Psichiatria, Dominio e Misoginia

Nota di Lunaria: visto che le altre femministissime da social network, molto più famose e seguite di me ovviamente,  (io sono la pezzente inascoltata, menagrama e schivata come la peste dalle community di Sorellanza che contano...) sono impegnate a vedere "la misoginia" in cose ridicole ed ininfluenti, inezie e minuzie (che non uccidono nessuno) come "camicie hawaiane, video trap, modelle pagate profumatamente per vestirsi sexy, battute umoristiche",


Devo essere io a ricordare dove stanno le vere origini della misoginia e del dominio...

Mentre le femministe che contano, quelle trendy, superhashtaggate, super instagrammate e super riverite che dettano tutte le mode (gli scritti di Lunaria non sono mai l'ultima tendenza per cui scalpitare, nella Sorellanza che conta, vero??!!), sono impegnate a fare la guerra contro la camiciola multicolour di tizio, come se fosse la camiciola multicolour di tizio a causare cose come la privazione dei diritti e delle libertà o "morti di nessun nesso",

(o, per quel che vale per l'interesse del mio prossimo, i miei incubi attuali... ormai da dicembre)

io farò la guerra ai veri totalitarismi che spadroneggiano su questo mondo. Specialmente in 'sti giorni.

E non lo faccio solo per le vittime e per i sopravvissuti, questa volta lo faccio anche per me, perché in questo periodo sono stata "metaforicamente salassata" (anche con insulti vili e spregevoli da parte dei figliocci di Mamma Big Pharma).

Salassata, ma non affondata.

Non ve la darò mai la soddisfazione di vedermi azzerbinata e ammutolita e quel poco fiato che mi resta lo userò per fare informazione su queste cose. 

Ve l'ho già detto: 


E su quel patibolo io ci salirò come c'è salita Olympe de Gouges.

***

Info tratte da

Nota di Lunaria: saranno riportate anche i numeri delle pagine, prima che qualcuno sbotti dicendo che "non è vero niente, non ti credo, te lo sei inventata tu, tutte menzogne, tutte calunnie".

Si sa, dopo il monoteismo, l'altra ideologia intoccabile è la psichiatria.

Un'altra cosa: mi ritengo, nel mio piccolo, un'attivista antipsichiatrica, perché in tanti anni che studio l'argomento, ho conosciuto e ascoltato le vittime di psichiatria (ne ricordo in particolare una, con la felpina di un gruppo Metal e gli occhi completamente vuoti e spenti. Quando la vidi, ciondolante a quel modo e così vuota e spenta già negli occhi, provai per lei una grandissima compassione e una grande rabbia per quello che le avevano fatto, per spegnere la luce dentro i suoi occhi. Lei non doveva essere lì, avrebbe dovuto essere a qualche concerto, e invece l'avevano segregata lì, in quel reparto ospedaliero, concedendole di poter uscire per andare al bar dell'ospedale a fumare una sigaretta. Chissà che fine ha fatto).

Specifico che io non sono vittima di psichiatria, anche se a qualcuno sarebbe piaciuto (e piacerebbe...) che io lo fossi.

Sedata e lobotomizzata a dovere, che così la smetto di sputare sentenze contro il monoteismo e contro lo psichiatrismo, vero?!?

Eh lo so, a qualcuno piacerebbe, ma io sono Solipsista, Fissista e Bibliomane perciò non cambio di una virgola e vado avanti spedita a fare post contro certi totalitarismi.

I selfie frivoli con l'hashtag "cosa mi sono comprata oggi" li lascio alle altre femmine, io vado avanti imperterrita a sfoggiare e snocciolare libri.

Sono contro la psichiatria da diversi anni.

Questo non significa che io "voglio proibire alle persone di andare dallo psichiatra". 

Per me, anche il mondo intero può correre negli studi dei Benjamin Rush e degli Johann Reil, anzi possono pure frantumarsi il cervello tramite punteruolo ficcato nell'orbita. Io non ve lo vieto di certo, di osannare i Walter Freeman come vostri Signori, Salvatori e Lobotomizzatori e che il Grande Punteruolo e il Maglio Sacro siano con noi e con la nostra corteccia prefrontale, Amen.

Se siete consenzienti e consapevoli, non si pone neppure il problema di vietarvi di spappolarvi il cervello seguendo "la cura dello stimato dottor Walter Freeman".

Per davvero, non mi interessa privarvi di questo diritto. 

O di farvi electroshoccare o mutilare o di essere legati e poi frullati al "girotore" per farvi fluire il sangue alla testa (Benjamin Rush docet).

Non mi interessa privarvi di queste "cure psichiatriche del tempo che fu", se siete consenzienti e consapevoli e le volete subire. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-della-psichiatria-raccolta-di.html)

Quello che mi importa è che le persone prima di andare dallo psichiatra, conoscano, almeno in sintesi, certi retroscena e faccende (che non vengono dette nei salotti tv che invitano gli psichiatri...), che sia fatta luce su certi misfatti, che ci siano processi e risarcimenti per le vittime, che sia data la possibilità, per una persona Anti-psichiatria, anti Big Pharma e no-vax, di parlare (senza metterle il bavaglio, senza far cancellare il suo video, senza minacciarla...) 

che una persona CONTRARIA alla psichiatria NON SIA OBBLIGATA TRAMITE RICATTI E "OFFERTE CHE NON SI POSSONO RIFIUTARE", A SOTTOPORSI A PRATICHE SANITARIE O PSEUDO SANITARIE A CUI NON HA MAI DATO IL PROPRIO CONSENSO. 

Il problema della psichiatria, infatti, è questo: che molto spesso ha violato e calpestato il consenso delle persone, imponendo loro trattamenti e farmaci che sono stati dannosi e hanno recato danno (inclusa la morte) a persone che non avevano mai dato il loro consenso e sono state forzate e\o ingannate.

Le vittime vengono zittite e cancellate perché mentre tutti sanno cos'è la violenza sessuale, sono poche le persone che conoscono la violenza psichiatrica e sanitaria.

A me non interessa proibire a tizio e caio di andare dallo psichiatra. Se sono consenzienti e consapevoli dei pro e dei contro, il problema non si pone neanche.

Mi interessa che "il lato oscuro" della psichiatria venga discusso pubblicamente e non "messo sotto il tappetino" sperando che nessuno "sappia certe cose". Che poi è l'atteggiamento da "psichiatria on TV" che passa sui mass media.

Quando, di fronte ad una sparatoria in una scuola americana, compiuta da adolescenti completamente strafatti di Zoloft, Prozac e Xanax, sui mass media si smetterà di dare la colpa "Al rock satanico! Hanno stati i cd di musica rock satanica a far commettere la strage!" e si comincierà a parlare di psicofarmaci e di danni causati dalla dipendenza da queste sostanze, dando voce e spazio alle vittime sopravvissute e non solo agli psichiatri (che parlano al posto delle vittime, spesso dicendo quello che secondo loro le vittime dovrebbero dire...), allora la smetterò di impuntarmi così, parlando di psichiatria e di lobby farmaceutica (nel caso di vaccini... https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/tutto-e-stupro-e-tutto-e-femminicidio.html)

Fino ad allora andrò avanti a dissentire, ad indignarmi e a demolire l'aura di "rispettabilità sempre e comunque, senza se e senza ma" della quale gode la psichiatria, nella percezione che ne hanno le persone comuni che certi libri e certe storie non le conoscono.

Tra parentesi e in corsivo ci trovate i miei commenti.

Un'altra cosa: su youtube guardate "Psichiatria un'industria di morte", 

per conoscere una vera storia della psichiatria. Che non è quella "che si sente dire nei salotti tv".

No cara lobby psichiatrica, i panni sporchi non si lavano in famiglia, proprio per niente. I vostri panni sporchi li si mette in mondovisione affinché alle persone sia permesso avere certi strumenti critici per ragionare su quello che dite e fate.

***

[Citando dal risvolto di copertina] è necessario domandarsi se sia utile considerare ogni sofferenza o problema come un disturbo psichiatrico, visto che i manuali diagnostici (DSM) hanno ampliato a dismisura il concetto e i sintomi di "malattia mentale", includendo pressoché qualsiasi cosa. (come faceva notare già Thomas Szasz nel fondamentale "I manipolatori della pazzia" e se non l'avete ancora letto fate un favore a voi stessi e leggetelo. http://www.area-c54.it/public/i%20manipolatori%20della%20pazzia.pdf

Per la psichiatria qualsiasi cosa è malattia: se siete troppo estroversi o troppo introversi, se vi piace fare tanto sesso o non ne fate per niente, se leggete e avete troppo libri, se vi lavate troppo o non vi lavate, se vi vestite monocromi o vi vestite sgargianti, se lavorate troppo o non lavorate affatto, qualsiasi comportamento che sia un filino oltre il comportamento usuale e allineato, se non stereotipato, della massa, viene giudicato malattia mentale\disturbo da curare, per la psichiatria. 

E non fatemi dire niente sulla demonizzazione psichiatrica - cara anche al monoteismo - della sessualità umana, specialmente in ambito fetish, con persone bollate come "parafiliaci da curare" unicamente perché si eccitano a fare cose innocue come spalmare marmellata o maionese sul corpo del partner! E vengono forzati a "cambiare fantasie sessuali" fino a "rimettersi nella carreggiata della normalità sessuale consentita dalla Norma" ovverossia, ovviamente, il modo monoteista di concepire il sesso tra individui) 

(A proposito: quello che gli psichiatri giudicano malattia, ovverossia leggere troppo libri, ammucchiarne anche di più ed essere misantrope monocromatiche e retrograde, oltre che cioraniane e fissiste dal 2003, è qualcosa che mi riempie di Orgoglio!)

Per approfondimenti su come per la psichiatria tutto sia malattia e quindi tutti siano malati, ovverossia tutti dovrebbero usare i loro "psicofarmaci" - andazzo che di recente viene copiato anche dal mondo della medicina, con parametri che vengono ritoccati di tanto in tanto per includere più persone possibili nella definizione di "malati" e quindi aumentare il business di vendite dei farmaci -, suggerisco di leggere questo libro



Quando tutto viene considerato malattia, tutti - bambini agitati, bambini a cui non piace la matematica, donne che si guardano troppo allo specchio, uomini che si eccitano con fetish, persone timide e riservate, persone estroverse ecc. - vengono considerati "non a norma" - ovviamente, la norma decisa da monoteismo e psichiatria - quindi "caldamente invitati" a confessare agli psichiatri qualsiasi cosa, i quali  affibieranno alle persone "le etichette" stigmatizzanti dei vari "disturbi di personalità", conosciuti anche dalla massa ("il paranoico", "lo schizofrenico", "il depresso", "l'ansioso", "l'asociale"...). Tutto questo serve a disumanizzare la persona in questione, riducendola ad etichetta di "diagnosi psichiatriche" alquanto opinabili che di scientifico non hanno proprio niente, spingendola al consumo di psicofarmaci.

E così è boom di vendite di trattamenti farmacologici, col giro di business e propaganda farmaceutica.

(Per Big Pharma siamo galline dalle uova d'oro, da spremere fino a che è possibile farlo, ovvero fino a che ci convincono di essere dei malati e quindi bisognosi dei loro rimedi per "curare" cose che non sono malattie: essere tristi non è una malattia, è uno stato d'animo. Essere troppo agitati non è una malattia, è uno stato d'animo.)

è l'interesse economico che prende il sopravvento sull'etica medica vera e onesta (e considerato quanto sia vasto il numero di potenziali clienti - l'intera umanità... - si capisce quanto Big Pharma si lanci a capofitto in  ogni possibile occasione di guadagno: più malattie vengono create - non scoperte, ma create ad arte - più le persone si sentiranno malate, più farmaci si venderanno, più soldi sonanti dlin dlin dlin  per Big Pharma!)

Gli psicofarmaci non sempre servono e anzi molto spesso sono dannosi (a sé e agli altri, aumentando l'aggressività; vedi la vicenda delle Columbine High School, con i due assassini stragisti strafatti di Zoloft https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/psicofarmaci-e-violenza-omicida.html ) ma oggigiorno vi è la tendenza a prescrivere psicofarmaci come se fossero caramelle, (*) cosa molto pericolosa, considerati gli effetti collaterali (che la lobby farmaceutica minimizza o nega, e lo stiamo vedendo pure in 'sti giorni... "nessun nesso, nessuna correlazione", anche dopo la centesima vittima, eh?! https://www.facebook.com/Il-DANNO-Nascosto-640096746433413/posts/?ref=page_internal  https://t.me/s/covidvaccinevictims)

Bene, dopo questa breve sintesi degli aspetti problematici della psichiatria, veniamo ora all'argomento che ci interessa: la misoginia psichiatrica. E non userò una fonte "antipsichiatrica" scritta da qualche "no vax anarchico asociale terrorista" (come ci definite)

perché qualcuno potrebbe malignare che "c'avete il dente avvelenato e state calunniando la psichiatria, non siete per niente oggettivi" - come sono stata accusata proprio di recente - 

proprio no, il libro che ho consultato è un libro scritto dagli stessi psichiatri e psicologi che hanno evidenziato i difetti della psichiatria.

Senza tirare in ballo le spaventose condizioni di vita (disumana) che uomini e donne subivano nei "manicomi" (e quanto, secoli fa, fosse facile poter abusare sessualmente di una persona giudicata "lunatica", segregata in qualche stanzino puzzolente), 

ci facciamo bastare, per il momento, lo stralcio che si trova a pagina 27.

Per amore di onestà, diciamo subito che alcuni psichiatri dissentono dalla "patologizzazione di qualsiasi cosa" (ripetiamo, peraltro fatta unicamente per poter vendere psicofarmaci come se fossero il pane) e hanno criticato questa deriva totalitaria.

Nei DSM quasi tutti gli aspetti legati ai comportamenti e alle emozioni (che sono sempre stati considerati normali) sono stati considerati disturbi mentali e quindi sottoposti a cura farmacologica. Tra i molti esempi che potremo fare di cose che non sono malattie ma vengono considerate disturbi mentali, soffermiamoci su un "disturbo" al femminile: il cosiddetto, per gli psichiatri che se lo sono inventati, "disturbo disforico premestruale".

Eh sì!

Non bastava la misoginia putrida delle religioni patriarcali (monoteismo in primis) che considerano le donne mestruate "impure, fetide, difettose" (o vedi anche cosa subiscono ancora le donne indù: https://www.msn.com/it-it/lifestyle/notizie/india-perch%C3%A9-le-donne-con-mestruazioni-sono-isolate/ar-AAKNmWt?ocid=msedgntp), come sa chiunque abbia letto certi libri (femministissime musulmane\cristiane non pervenute)


ci si mette anche la psichiatria (non contenta di aver già bollato le donne come mentecatte isteriche e ninfomani da curarsi tramite mutilazione della clitoride, in passato...), inventandosi che "esiste il disturbo disforico premestruale" e quindi rendendo le mestruazioni stesse (processo fisiologico del tutto naturale) una malattia, un disturbo.

La misoginia che si nasconde nel patologizzare una condizione del tutto naturale del corpo femminile, rendendola una cosa "sbagliata" quindi da "risolversi tramite farmaci" ci ricorda le definizioni aristoteliche e cristiane-tomiste della donna: la donna vista come qualcosa di malriuscito, difettoso, un maschio mancato e mutilato, inferiore al modello di umanità perfetta, l'uomo maschio, creato per primo rispetto ad Eva, e ovviamente capo della donna e rappresentante della Gloria di Dio nonché del genere di Dio, come insegnano l'apostolo paolo e san tommaso d'aquino, no? (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html) Con buona pace delle femministe cristiane che spacciano il cristianesimo come "la religione più femminista del mondo!"

Insomma, per quegli psichiatri che nel DSM-5 hanno votato come "disturbo" il ciclo mestruale delle donne, questo fenomeno fisiologico del corpo femminile sarebbe "disturbo depressivo" quindi tutti i sintomi legati al ciclo (peraltro, sottolineo, visibili pure ad occhio nudo) che tutte le donne sperimentano un po' prima dell'arrivo del ciclo come ingrossamento del seno e del ventre, lieve aumento di peso, vertigini\debolezza, insonnia\ipersonnia, voglia di dolci, malinconia, irritabilità, ansia ecc. (sono tutti sintomi che le donne che mi leggono conoscono bene e sappiamo tutte che sono transitori) sarebbero "patologia depressiva" da curarsi con psicofarmaci.

Al bando la cara, vecchia e salutare camomilla con il miele, la tavoletta di cioccolato fondente e la borsa dell'acqua calda!

Per questi psichiatri, le donne mestruate (nei giorni precedenti al ciclo) sono "depresse" che necessitano di psicofarmaci.

NON STO INVENTANDO PROPRIO NIENTE, PERCHé LA SUDDETTA IDEA PSICHIATRICA CHE HANNO SCRITTO NEL LORO MANUALE DSM-5 SI TROVA RIPORTATA ALLE PAGINE 27 e 28 DI QUESTO LIBRO


E VIENE PERSINO DETTO CHE IN AMERICA UNA DONNA PATOLOGIZZATA COME "DISFORICA PREMESTRUALE"  PUò PERDERE LA CUSTODIA DEI FIGLI E IL LAVORO.

Non che a me stupisca, aver saputo che, per la psichiatria, "avere il ciclo è disturbo depressivo".

Del resto la psichiatria è stata fondata dal super cristianissimo Benjamin Rush, per cui le idee sulle donne sono quelle lì.

Comunque, sempre bene informare "le femministissime da social network" che magari stanno pure facendo da testimonial per Big Pharma, che sarebbe un "zinzino più utile" occuparsi di come certa psichiatria continua a stigmatizzare, patologizzare e reificare le donne, (oltre che gli uomini) invece che occuparsi di bazzecole come "il trapper che dura una stagione ha fatto uscire il video con una vestita in bikini rosa shocking che fa il twerking! allarme epidemia di sessismo e maschilità tossica!" (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/erano-troppo-impegnate.html)


(*) Nota di Lunaria: L'ho subita anch'io, come cosa, molti anni fa: nonostante avessi un problema fisico, peraltro visibile ad occhio nudo, qualche medico "pensò bene di consigliarmi psicofarmaci", cosa che rifiutai (e rifiuterò sempre) per due motivi: 

1) tanto per iniziare, se parlo di un malessere fisico con un medico, pretendo di essere rispettata e ascoltata con quello che ho da dire e da mostrare (se è persino visibile sul corpo) e come prima cosa di ricevere esami medici veri, per stabilire le cause del malessere in questione.

E non di sentirmi ripetere "signorina, le consiglio di rivolgersi allo psicologo", unicamente perché si parte già dal presupposto che io sia "una depressa" (o a qualsiasi altra etichetta psichiatrica mi si voglia reificare) senza neanche essersi degnati di guardare la parte dolorante del mio corpo, infantilizzandomi e trattandomi come si tratta una bambina "che non può capire e che ha bisogno di qualcuno che la guidi".

Dermatite, acne, tachicardia, maldischiena, malditesta, astenia, vaginite, bruciore di stomaco ecc. sono SINTOMI FISICI - per giunta pure visibili, delle volte - che causano dolore e fastidio alla persona che si rivolge al medico, e prima di "consigliare il consulto psicologico", senza neanche essersi degnati di "ascoltare il battito cardiaco, misurare la pressione" ecc., come certi medici tendono a fare, bisogna eseguire esami medici veri per capire da cosa questi malesseri  siano originati. 

Tanto più che certe cose fatte passare per "attacchi di panico, di ansia" sono, in realtà, causati da cattiva digestione (la sindrome gastrocardiaca o sindrome di Roemheld può essere scambiata per "attacco di panico" perché causa tachicardia, oppressione e dolore al petto, aritmie; problemi alla tiroide possono far sballare il ciclo mestruale e causare anche secchezza vaginale senza tirare in ballo "disturbi da sessuofobia" con la malcapitata che si ritrova a dover rispondere a domande imbarazzanti sui suoi rapporti con gli uomini)

2)  Posto che siano malesseri "psicosomatici" originati da traumi o situazioni di stress\angoscia, è una grandissima mancanza di rispetto sparare giudizi e "secondo me\devi fare così". Di fronte ad un problema, trauma, dolore, ciascuno di noi ha una modalità diversa di affrontarlo. Sparare giudizi a muzzo, senza conoscere retroscena (e senza averli subiti), basandosi "sulla prima impressione", il tutto pure condito da frasi coercitive ("DEVI") è alquanto irritante, e, per la cronaca, l'essere palesemente ignorata sulle cose che avevo da dire, riducendo la mia soggettività e quanto dicevo\mostravo a "problema psicologico", mi fece sentire totalmente presa in giro e palesemente trattata come una mentecatta, infantilizzata con il "poverina, ti do la pillolina così ti passa la bua al pancino". 

Tanto mi bastò per cambiare medico e andare da uno che prima di sparare certi pregiudizi, un esame medico vero e competente me lo faceva fare, ascoltando scrupolosamente quello che io avevo da dire, senza reificarmi ad "etichetta psichiatrica" ("la depressa", "l'asociale").

APPROFONDIMENTO: LA SESSUALITà FEMMINILE COME MALATTIA NELLE TEORIE DI LOMBROSO

Info tratte da

Quando il Feuilleton divenne di moda, alle donne veniva raccomandato di concentrare le proprie energie dentro se stesse, visto che il loro compito era la riproduzione, piuttosto che di disperderle in intrighi, studi intellettuali o piaceri proibiti. Del resto, la scienza medica del tempo riteneva che "l'abuso di pensiero" fosse nocivo "alla salute dell'utero". La donna, per non diventare ribelle ed incontrollabile, doveva restare indifferente di fronte agli impulsi sessuali.

Per tutto l'Ottocento e parte del Novecento, la donne "dagli appetiti sessuali" furono "curate" con l'ablazione della clitoride per "calmarle" riportandole alla frigidità che le avrebbe rese docili e sottomesse all'autorità del marito.

Solo gli uomini potevano avere impulsi sessuali e molti medici giustificavano la prostituzione, almeno per gli uomini di classe abbiente, perché le loro mogli erano troppo delicate per sopportare la loro sessualità.

Le eroine femminili dei romanzi ottocenteschi, specialmente del Feuilleton, risentono dei pregiudizi della morale ottocentesca: la donna buona e funzionale, sana di mente e di corpo, era quella insensibile al piacere sessuale ma in grado di sfornare una nidiata di pargoli; viceversa, se una donna era troppo "sensuale", era malata e socialmente pericolosa.

La teoria della sessualità femminile come malattia fu delineata da Cesare Lombroso nel 1892 con "la donna delinquente".  Tra le varie prostitute catalogate da Lombroso, si trova una donna, l'unica di aspetto piacevole in una galleria di donne storpiate e deformi, molto simile al prototipo della seduttrice del romanzo ottocentesco: occhi e capelli neri, labbra tumide.

Questo tipo di raffigurazione compare in diversi romanzi sentimentali; per esempio in "L'addormentato cuore" di Liala: "Ella era là, in piedi, sciolti i capelli nerissimi, il viso bello e pallido dentro il gran manto di velluto vivo di quella chioma. Rossa la bocca, scintillanti gli occhi, candidi i denti, ella sarebbe apparsa come una creatura mirabile se tutto in lei non avesse tradito le origini, se ogni atto di lei non avesse tradito la vita stessa che ella viveva o aveva vissuto..."; anche la Marinka del romanzo di Luciana Peverelli ha queste caratteristiche: "Marinka avanzava verso di lui, i lisci capelli sciolti intorno al suo viso di mongola, scuri, odorosi e le grosse labbra accese, schiuse in un ironico sorriso." I capelli lunghi, soprattutto, sono "insegne di prevaricazione e di malia". 

METTIAMO LE PROVE, PRIMA CHE QUALCUNO SBRAITI CHE "NON è VERO NIENTE\NON TI CREDO\SONO TUTTE MENZOGNE\NON HAI MAI LETTO UN LIBRO"


PER CAPIRE PERCHé LA PSICHIATRIA è MISOGINA E HA SEMPRE OSTACOLATO L'EMANCIPAZIONE DELLA DONNA, VEDI QUESTO LIBRO: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/la-misoginia-di-freud-di-talcott.html

è SEMPRE BENE RIPORTARE CHE HANNO MUTILATO LE VAGINE DELLE DONNE, prima che qualche femminista bigpharmiana salti fuori a dire che "è stata la psichiatria a portare tutti i diritti per le donne! sì, sì, sì!" (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/06/mi-dissocio.html)

Info tratte da

Le mutilazioni genitali femminili (clitoridectomia) venivano già realizzate nel 1863. Il medico viennese Gustav Braun la sostiene nel suo "Compendio delle malattie delle donne". Anche Isaac Baker-Brown la raccomanda come rimedio "per debellare la masturbazione", uno dei sommi peccati nella rigida morale cattolica (per una volta, par condicio: sia per gli uomini sia per le donne). Brown era così convinto dell'utilità di questa pratica, che fonda addirittura un istituto, il London Surgical Home.

1882: il medico Demetrius Zambaco scrive nel suo trattato "Onanismo e disturbi psichici di due giovani ragazze": "è ragionevole ammettere che la cauterizzazione con un ferro incandescente elimina la sensibilità del clitoride e con bruciature ripetute si è anzi in grado di rimuoverlo completamente... si comprende facilmente che le ragazze, dopo che hanno perso con la cauterizzazione la sensibilità, sono meno eccitabili e meno inclini a toccarsi."

Padre Debreyne si pronuncia favorevole a questo modo nei confronti della mutilazione al clitoride "Non necessario alla procreazione e utile solo per il piacere femminile". 

Per approfondimenti vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/piacere-femminile.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/infibulazione-e-clitoridectomia.html


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