1) Ciao e benvenuti sul mio blog! Presentatevi ai lettori!
Ciao a te Luna e a tutti i tuoi lettori! Sono Giorgio dei Becerus, gruppo death metal balordo composto da Mario Balatonicus (voce), Paul Bicipitus alla batteria e io a chitarra e basso. Siamo attivi dai primi dell'anno scorso e abbiamo appena pubblicato un album intitolato “Homo Homini Brutus”, uscito in CD e cassetta per la Everlasting Spew Records (ITA).
2) Siete già stati intervistati su Metal Italia https://metalitalia.com/intervista/becerus-leta-della-pietra/
e in effetti, vi ho scoperto proprio lì. Musicalmente vi muovete nel sound Death Metal americano primi anni '90 (con un tocco Brutal, specialmente nelle vocals e in certi tecnicismi) ma la vostra proposta suona accattivante e penso potrebbe essere apprezzata anche da chi, come me, il Death Metal lo prende a piccole dosi.
Grazie mille! Nonostante le contorsioni e le svolte epilettiche di certi pezzi ci piace pensare che qua e là ci sia qualcosa di memorizzabile e non troppo astruso. Penso che le metriche vocali siano particolarmente dritte, anzi, credo proprio che abbiano “raddrizzato” anche i riff più storti e schizofrenici.
3) "Homo Homini Brutus" è il titolo (geniale) del vostro debut album, ma avete alle spalle la militanza in altre band: Balatonizer, Haemophagus e Assumption. Prima di parlarci del debut a nome Becerus sviscerandocelo nei dettagli (e il latino sembra essere una vostra caratteristica visto che rispunta fuori anche nella tracklist...) potete riepilogarci le vostre esperienze con le band precedenti?
Mario è attivo dalla metà degli anni '90 con i suoi Balatonizer, alfieri di un certo tipo di death metal brutale e cafone ma chirurgicamente eseguito e corredato da riferimenti a film come Mery per Sempre e Ragazzi Fuori, novità assoluta per questo genere e dunque culto automatico per chiunque abbia avuto la fortuna di assistere ai loro concerti. Io ho cominciato più o meno nel 2002/2003 con i primi gruppetti e da allora ho accumulato esperienze con situazioni di aree sonore diversissime, principalmente death ma anche progressive, folk, funk, doom, stoner, thrash, black e, più di recente, elettronica. Sono o ho fatto parte di: Haemophagus, Assumption, Bottomless, Undead Creep, Sergeant Hamster, Elevators to the Grateful Sky, Cavernicular, Morbo, Interior Demise, The Smuggler Brothers, Dolore, Shrieking Demons, Furious Georgie, Thysia, Il Tempo del Cane, Noise Demon e altri. In tutto questo tempo ho cercato di dare alle stampe più musica possibile, nonostante poi mi penta regolarmente del 90% delle cose che pubblico, e di proseguire continuativamente con l'attività live in Italia e fuori. Ogni progetto ha le proprie storie, quindi sarebbe impossibile elencare quanto di bello, interessante o allucinante mi sia capitato con ciascun gruppo ehehe!
4) "Becerus have absolutely NO LYRICS!" Interessante questa vostra scelta, in un mondo dove spesso si fa il possibile per risultare "ermetici" col fine di "tirarsela". Il "cantare suoni a caso" lo fecero i primi Cocteau Twins, mentre nel Jazz alcuni artisti ebbero l'idea di mimare il suono degli strumenti musicali; Ella Fitzgerald divenne celebre col suo "scat vocal"; Diamanda Galas ha realizzato delle prove vocali decisamente estreme, al limite del cacofonico; in letteratura i Futuristi come Marinetti si divertivano a dissacrare tutte le regole della Poesia distruggendo anche la sintassi, mimando persino il suono delle bombe e dei rimbombi ("Zang Tumb Tumb") e disseminando a caso le parole (spesso onomatopee e segni grafici scritti anche con caratteri diversi) sulla pagina come "Un volo futurista" di Paolo Buzzi. In Mongolia, è celebre il canto Khoomii (ma quanto a canto gutturale, neanche gli Inuit scherzano...). Questo per dire che, in realtà, anche esprimere suoni che non significano nulla può avere una valenza culturale decisamente interessante per chi sa andare oltre la prima impressione... Non esprimere parole rende più troglodita il vostro sound e quindi ha un suo perché nel vostro concept. Ma avete rifiutato anche l'idea di testo perché non volevate essere il "solito" gruppo brutale con "i soliti" testi basati su splatter e smembramenti a tutto spiano?
Alcune delle cose che hai menzionato ci interessano ma in realtà l'unico motivo dietro la scelta del “no lyrics” è la ferma volontà di non esprimere alcunché al di fuori della musica. Per noi death metal significa violenza, brutalità, cafonaggine, riff martellanti, batterie ossessive, growl obesi e scream lancinanti. Semplice come un hamburger. Lasciamo volentieri a gruppi più volenterosi l'onere di scrivere la nuova Divina Commedia della musica estrema, ahaha! Quando ci chiedono lumi in merito a questa storia dei testi solitamente rispondo “se vuoi la musica coi testi ascolta Bob Dylan!” (Nota di Lunaria: o i Cradle of Filth di "Dusk and Her Embrace" con i loro testi lunghissimi in inglese letterario, eh eh eh!)
5) Insomma, il vostro concept, in sintesi, è basato su... trogloditi e brutalità. Avete anche una simpatica mascotte, il Becer, che avete messo in copertina... Devo dire che in effetti dal punto di vista grafico il logo e la copertina "si stampano in testa" a chi vi vede per la prima volta. Rispetto alle solite copertine splatterose vi siete distinti con questa particolarità. Siete appassionati di Paleolitico? Come epoca, insieme al Neolitico, l'ho studiata soprattutto in riferimento ai simboli della Grande Madre...
e gli appassionati di Fantasy si ricordano della saga di "Ayla".
Ma voi di questa epoca volete enfatizzarne esclusivamente l'aspetto brutale!
Hai colto nel segno. Il Becer, quindi in un certo senso anche i grugniti di Mario, sono da leggere come l'immagine e l'anti-lingua dell'intero gruppo. Ci intriga un mondo primitivo dove uomini delle caverne se le danno di santa ragione ogni giorno per i motivi più banali. Questa è, in fondo, anche l'essenza di questo genere: alza il volume, caca per terra e fai baldoria!
6) Come vi è venuta l'idea di girare un video nel bel mezzo di un allevamento di capre?!?(https://www.youtube.com/watch?v=rJuENUvvqCQ)
L'idea è stata architettata da Mario e tutto è stato studiato nel minimo dettaglio, dalla creazione dell'etichetta della Becerus Beer (opera della mia ragazza, Sara) alla scelta della location al reperimento della clava della giusta forma, consistenza e dimensioni. È stato girato dal videomaker Vincenzo Lo Piccolo nel mese di marzo 2021 a Collesano, in provincia di Palermo. Decisivo, in questo senso, è stato l'aiuto del nostro amico Peppe Blanda, di Gianmarco (ovvero l'attore che ci prende a bastonate nel corso del video) e dei ragazzi della fattoria che ci hanno spalancato le porte della loro stalla e fatto conoscere le loro splendide capre. Volevamo un oceano di capre e loro ce le hanno date. Perfetto!
7) Siete originari della Sicilia, forse più nota per il Black Metal decisamente innovativo cantato in dialetto che non per altri generi Metal. Da appassionata di Paganesimo, Wicca ed Esoterismo oltre che di letteratura ho spesso citato la Sicilia per le sue origini pagane, per la magia popolare (Benedicaria) e la grande letteratura (Verga su tutti, a mio parere).
Mi affascina molto la storia del territorio (non solo dove vivo io) ma avendo intervistato diverse band provenienti dal Sud Italia, so che molto spesso è difficile, se non impossibile, riuscire ad esternare se stessi, quando si suona certa musica estrema in contesti quali piccoli paesi bigotti.Siete mai stati ostracizzati per quello che suonate o per il vostro stile di vita? C'è qualcosa, dal punto di vista folkloristico, che potete raccontarci sulla vostra terra?
Si, in Sicilia il black forse ha avuto sempre un peso maggiore considerando Sinoath, Inchiuvatu, Heruka, Schizo (mai stati strettamente black), Nazgûl e altri. Ancora adesso i gruppi a tinte più o meno black, black/thrash o con riferimenti in quel senso sono tanti, vedi Malauriu, Fordomth, Ortro, Bunker 66 ecc. Un aspetto interessante del metal e delle sottoculture musicali in Sicilia è la loro impermeabilità alle mode. Se nel resto d'Italia si può talvolta parlare di “cose che vanno”, “trend” o tendenze di qualche tipo, da noi una cronica lentezza di ricezione opera su gruppi, logistica e ascoltatori, nel bene e nel male. Nel bene perché penso che, sul piano squisitamente locale, la Sicilia abbia sviluppato proposte stilisticamente autonome o che, di sicuro, non pagano dazio più di tanto ai big del momento. Nel male perché all'isolamento geografico e mentale seguono tutte le arretratezze pratiche e organizzative che puoi ben immaginarti. Di sicuro ci sono state stigmatizzazioni o, per meglio dire, prese per il culo nei confronti di metallari e punk in tempi passati, ma già nei primi 2000, ovvero quando ho cominciato a muovermi musicalmente, buona parte di quel mondo era sparita, forse perché dovendo scegliere fra l'odio e la persecuzione il siciliano doc sceglie sempre l'indifferenza. L'aspetto folkloristico, invece, è talmente esteso che meriterebbe un'intervista dedicata solo a quello ahah! Superstizione, follia, degrado, genio, inventiva, intimidazione sono tutti elementi integranti dell'impasto umano di noi siciliani.
8) Non ho intervistato molte band Death Metal e Brutal... in effetti, conosco molto di più la scena Black e Sympho Black. Ma, pur ascoltandolo di tanto in tanto, è impossibile non voler bene al Death Metal e mi fa sempre piacere avere l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere su un genere di Metal così brutale e molto spesso anche ultratradizionalista, ortodosso e retrogrado nel senso di "evoluzione? sia mai!". Ricordo ancora la diatriba tra "True Death Metal" (da intendersi unicamente come Death\Morbid Angel\Deicide\Obituary) e quello che veniva giudicato "Death Metal modaiolo", ovvero la scena svedese\finnica melodica (In Flames, i Dark Tranquillity di "Projector", Children of Bodom) più "orecchiabile" e quindi meno "underground" rispetto a band come At The Gates o Dismember, e in effetti, le band Melodic Death di Death Metal "all'americana" avevano poco o niente. E ancor prima, la diatriba tra Death Metal e Black Metal... Non sono così esperta di Death Metal in ogni suo gruppo esistente (sono rimasta principalmente ai classici anni Novanta e parlando di scene parallele ma ugualmente amate da molti Deathsters come quella Grindcore\Crust sono totalmente ignorante) ma, da osservatrice esterna, mi sembra che rispetto ad altri generi che, in alcune correnti si sono contaminati con tutto e di più (come il Black, basti pensare alla corrente Blackgaze o alla scena PostBlack) il Death Metal è rimasto piuttosto "monolitico" e tradizionista; a parte la scena Death melodica\Gothenburg Sound capeggiata dagli In Flames che successivamente sarà fonte di ispirazione per il Metalcore più melodico (As I Lay Dying, Caliban ecc., mentre i gruppi Deathcore guarderanno di più ai classici gruppi Death americani) alla piccola scena Techno Death che sarà di ispirazione al Djent, e alla scena Doom Death che proponeva il connubio tra growls e riff Death e i ritmi sulfurei e catacombali del Doom, che io sappia, il Death Metal è rimasto piuttosto restio a contaminarsi con generi agli antipodi o anche al trattare argomenti "culturalmente impegnati". Tolte le solite eccezioni (gli Obituary e il video ecologista di "Don't care", gli Xipe Totec e il loro "Death Metal Azteco", i Mortification e il loro Christian Death Metal...) il Death Metal e ancora di più il Brutal Death è da sempre sinonimo di un certo tipo di riff, un certo tipo di vocals, un certo tipo di copertine e di testi. Insomma, non ce lo si immagina, un gruppo Brutal Death Metal, a mettere in copertina rose rosse e a cantare lyrics alla Dolce Stil Novo... Voi che ne pensate? Come è cambiata (se è cambiata) la mentalità dell'ascoltatore tradizionalista di Death Metal? Pregi e difetti delle scene Death Metal e Brutal, facendo una retrospettiva dalle loro origini ad oggi? Quale pensate sarà il futuro di questi particolari generi?
Beh, hai già elencato tante derive in seno al death metal di ieri e di oggi. Per me la tua ricognizione è esaustiva. Forse a corredo di tutto ciò aggiungerei alcuni gruppi che stanno mescolando le carte in tavola in tempi recentissimi, vedi i synth e gli strumenti orientali sull'ultimo Blood Incantation o le atmosfere prog, quasi malinconiche di Sweven e Bedsore (questi ultimi di Roma). Per quanto riguarda la retrospettiva su death e brutal, a noi piacciono vari gruppi brutal della prima ondata ma ci fermiamo a pochi nomi. I Dying Fetus sono di gran lunga il gruppo col senso più sviluppato di “forma canzone” e si distinguono nettamente dalla media. Il motivo principale per cui siamo diffidenti nei confronti del brutal è la fuoriuscita dell'elemento memorizzabile. I gruppi eccessivamente progressivi e senza alcuna ripetizione ci annoiano, forse una volta risultavano più intriganti ma adesso è stato abbondantemente detto e scritto tutto a riguardo. A fronte di un numero elevato di classici del genere noi non desideriamo altro che concentrarci su roba congegnata abbastanza bene da restarti in testa e avere qualche “gancio” che ti rimane a disco concluso, tutto qua.
9) Del tutto in linea con le origini del genere la scelta di far uscire "Homo..." anche in formato tape...
Quella è stata una scelta della nostra etichetta e a noi è piaciuta subito. Era il loro primo esperimento ed è stato divertente riascoltare il disco su nastro, anche perché gli ha conferito all'istante quell'aria da 1991 che crediamo aleggi su Homo Homini Brutus. Alla cassetta in generale sono legati bei ricordi, tipo andare al mare a Mondello, Palermo, ascoltando le Spice Girls, passarmi Beneath the Remains da copia CD fraterna su cassetta per poi andarci a scuola col walkman e così via.
(Nota di Lunaria: e nella mia collezione di cassette tape al primo posto ci va il fantastico debutto dei Nefarium, intitolato "Demo '99", che acquistai direttamente da loro... solo tre canzoni, ma è uno Splendore di demo!)
10) Ora siete impegnati a promuovere "Homo Homini Brutus", ma potete anticiparci qualche altra novità? Cosa avete in mente?
Siamo già al lavoro su nuova musica e non perdiamo occasione per buttare sul piatto nuove idee malsane in merito ai prossimi movimenti del Becer, che speriamo diventi sempre più grasso, ostile e antidiluviano!
11) Prima di salutarvi, colgo occasione per fare un po' di pubblicità anche ad altre band, del triennio 2000/2003 che penso si siano sciolte... Tutte queste band erano accomunate dal fatto che uscirono sulle compilation di "Psycho!", spesso come demo del mese; qualche nome: Bullet In The Head, Impherya, Humanity Eclipse, Necrophilism, Disciplina Plastika, Eresia, Love Forsaken, è schiattamuort, Stillbirth, Ingraved, Above the Rim, Anonima Disastri, Affliction, Atrepsia, Mad Brains, Stigeis, Ossian, Ze Monsta, Pink Little Pig, Edenshade, Animestesia, Darkest, Art of Darkness, Rising Moon, Sylva Mala, Unpure, MPS, Synaptic, Convergence, Apeiron, Orion, Etherized, Arkenemy. E per quanto vi riguarda, cosa vi piace ascoltare nella scena italiana e straniera?
I miei preferiti sono Siderean, Messa, Bunker 66, Sněť, Fordomth, Atramentus, Malthusian, Spasticus, Eraser, Of Feather And Bone, Tenebra, Gothic Stone per limitarci a metal, rock e derivati. La lista è lunga e non include tante cose che mi/ci piacciono fuori da quel genere.
12) Bene, concludete a vostro piacimento!
Grazie per aver avuto il coraggio di lasciare spazio ai rantoli del nostro Becer!
GRUNT!!
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