Recensione a "Il ritorno dei dannati"






 "Il ritorno dei dannati" di Harry Small [pseudonimo di Mario Pinzauti]


Trama:  Jerry Istok, uno scettico, deve scrivere un reportage sui Rosa Croce. Si troverà invitato ad un incontro con l'inquietante psicologo Sat Astar che afferma di essere un diavolo. E quando Lamia, la bellissima e perversa assistente di Sat Astar seduce Jerry nel bel mezzo di una messa nera, Jerry ricorda improvvisamente la sua vita passata, quando era Jezorlavy, servitore ed amante della sanguinaria contessa Bathory...

Le pagine più belle: 37- 48 - 52 - 70 - 73 - 77 

 
Mentre lo sguardo di Jerry si fermava su una cassetta di legno dalla quale  proveniva un tramestio sommesso, Sat Astar si avvicinò al catafalco dal quale tolse il drappo nero scoprendo un ripiano di pietra levigata sulla quale erano disposti in un freddo ordine un corto scudiscio, un affilato coltello e quattro candele nere.

Lamia si alzò allontanandosi da Jerry e raggiunse gli altri officianti della messa nera intorno all'ara sacrificale, dove Sat, con un preciso, netto colpo di lama mozzò la testa del gallo il cui sangue uscì a caldi fiotti dal collo mozzo sporgendosi sul corpo nudo della donna che il sedicente diavolo aveva posseduto.
L'isterismo della rossa parve calmarsi di colpo sotto gli spruzzi caldi e vischiosi del sangue, che le lordarono la pelle candida, fondendosi con le striature delle scudisciate e scorrendole in densi rivoli scuri lungo la sinuosità del ventre verso la vellutata brunitura del pube. Con la mostruosa voracità di avvoltoi, i partecipanti al rito, si protesero con sordi mugolii a lambire con le lingue fuori dalla mascelle spalancate il sangue che scorreva sul corpo supino della donna.

Intorno alla coppia non vi erano più le oscure pareti della cripta sotterranea, ma le ricche, affrescate pareti di una grande camera nella quale troneggiava un enorme letto a baldacchino, sovrastato dal cielo di raso rosso.
E rosso era il sangue copioso che macchiava il pavimento di mosaico, uscendo a fiotti dal corpo orrendamento straziato e nudo di una ragazza diciassettenne, seviziata ed uccisa poco prima dalla scatenata, sanguinaria, contessa Bàthory!
Adesso, inginocchiata sul grande letto, come una bestia, con le mani e la bocca ancora lorde di sangue, Erzsébet Bàthory gemeva e dimeneva il corpo bellissimo sotto l'assalto irruento del suo amante-servitore, per placare in quell'innaturale amplesso l'isterismo sessuale che sempre scaturiva dai suoi sanguinosi giochi sadici.
Le vittime della sua perversione erotica erano sempre ignare, giovanissime ragazze assunte al suo servizio, senza alcun sospetto della sorte atroce che le attendeva!

Con un urlo improvviso, la contessa Bàthory abbandonò il divano e si scagliò con un balzo felino tra le ragazze; le sue mani, le sue labbra attinsero con avido, forsennato disordine sui corpi delle tre impazzite ragazze, i cui urli riempivano adesso la sala rossa; grida isteriche, incontenibili, sovrastate improvvisamente dallo schiocco secco di due fruste. Le due lunghissime, sottili code di cuoio sibilarono nell'aria ripetutamente, maneggiate con diabolica abilità da Darvulia e Kisegley, si abbatterono con matematica precisione sui glutei nudi delle tre ragazze e della stessa Erzsébét, le cui grida di masochistico piacere si fusero a quelle delle tre malcapitate.

Le tre ragazze adesso imploravano le loro aguzzine di smettere e le loro lacrime di dolore si mischiavano al sangue che usciva copioso dai volti lacerati dalle frustate; ormai gli scudisci non si limitavano più a colpire soltanto i punti più carnosi dei tre giovani corpi nudi. Una delle vittime aveva addirittura un occhio penzoloni, fuori dall'orbita.
Erzsébét Bàthory si rotolava ridendo istericamente tra i corpi insanguinati e sofferenti, poi si staccò da loro con un balzo...

Le anime dannate tornano sulla terra ogni 500 anni, se il loro corpo non ottiene una giusta sepoltura o se le loro membra vengono disperse dalle leggi terrene; il loro ritorno sulla terra cessa nell'eternità soltanto quando la materia trova la pace ed è a questo punto la protezione di Satana mio Signore non può più nulla per il corpo di Erzsébèt Bàthory!