Gli inquietanti esseri vetrificati

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Negli antichi testi vedici e indù si parla di alcuni avvenimenti mitologici che possono alludere ai moderni ordigni nucleari. Per esempio, un manoscritto del 500 a.c, racconta che Ravana, il re dei Demoni di Ceylon, nemico dell'eroe Rama, "volò sugli avversari facendo cadere ordigni che causarono grandi distruzioni".  Quando viene ucciso, la macchina volante passa a Ram Chandra, che volò fino alla città di Adjudhia...

Il "Bhisma Parva" parla di armi (appartenenti agli Dei Brahma e Indra) che causano danni che oggigiorno noi definiremmo "danno atomico"; le "lance volanti" di Mahadeva ricordano i moderni missili e le armi di Agni ricordano le bombe all'idrogeno. Forse questi miti e queste leggende raccontano degli eventi realmente successi? E se così fosse, che spiegazione dare di fronte all'esistenza, già millenni fa, di armi atomiche?

Diversi esploratori hanno visto, negli anni Venti, tra il Gange e i monti Rajmahal, i ruderi carbonizzati con giganteschi massi fusi. Nel pavimento semi-vetrificato di un cortile erano state impresse delle inquietanti forme di corpi umani. Queste lastre di cristallo (bucate, con crepe o corrose) sono state rinvenute in diversi altri ruderi dispersi nelle foreste indiane. Un esploratore, Hamilton, raccontò la sua esperienza: "Ad un tratto, il suolo cedette sotto i miei piedi con un crepitio curioso. (...) Mi trovai in un locale lungo e stretto, che prendeva luce da un tratto di volta crollato; al fondo vidi una specie di tavolo ed un sedile del medesimo cristallo di cui erano fatte le pareti. Sul sedile era rannicchiata una forma bizzarra, dai contorni vagamente umani. Osservandola da vicino mi parve dapprima che fosse una statua danneggiata dall'azione del tempo, ma poi scorsi qualcosa che mi riempì di orrore: sotto il vetro che rivestiva quella "statua" si potevano chiaramente distinguere i particolari dello scheletro!"

Nota di Lunaria: libro d'avventura ed esotismo macabro ambientato in India: "I Misteri della Jungla Nera" di Salgari





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