''Il ladro di cadaveri'': gli stralci più belli

L'origine delle storie del terrore viene fatta risalire al 1764: in quell'anno venne scritto "Il Castello di Otranto" di Horace Walpole, il primo romanzo ufficiale dell'orrore. Il romanzo di Walpole raccontava di apparizioni, maledizioni e avvenimenti misteriosi, il tutto ambientato in un Medioevo oscuro. "Il Castello di Otranto" fu un successo e inaugurò la moda dei romanzi gotici. In epoca vittoriana (1837-1901) le persone si riunivano attorno al focolare di sera, per raccontare storie di spettri. In quel periodo anche lo spiritismo andò molto di moda, e molti tentavano di mettersi in contatto con i defunti. Fu Virginia Woolf a tentare di spiegare perché le storie di spettri fossero così amate dal pubblico: "è piacevole aver paura, quando sappiamo di non correre alcun rischio..."

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"Il ladro di cadaveri" di Robert Louis Stevenson

"Fattes era sconcertato; strani dubbi lo assalirono. Spostò lo sguardo dal giovane medico al cadavere, poi di nuovo al medico. Alla fine, con un sussulto, fece come gli era stato detto. Si era quasi aspettato lo spettacolo che gli si parò innanzi agli occhi, eppure fu un colpo atroce. Vedere, fisso nella rigidità della morte e nudo sul grezzo strato di tela, l'uomo che aveva lasciato ben vestito e sazio di carne e peccato sulla soglia di una taverna risvegliò, persino nel menefreghista Fettes, alcuni terrori sepolti nella coscienza. Che due persone a lui note fossero giunte su quei tavoli gelidi era un momento mori che riecheggiava nel suo spirito."

"Nelle zone di campagna, dove l'amore è in genere più tenace e i legami di sangue e amicizia uniscono l'intera comunità della parrocchia, lungi dall'essere respinto per naturale rispetto, il ladro di cadaveri era attratto per la facilità e la sicurezza del compito. Presso i corpi deposti nella terra, in gioiosa attesa di un risveglio ben differente, giungeva, al lume di una lampada e accompagnata dal terrore, quella resurrezione affrettata a opera di una vanga e di un piccone. 
La bara veniva forzata, il sudario strappato e le meste spoglie, avvolte in tela di sacco, erano sbatacchiate per ore lungo oscure strade secondarie per essere infine esposte a supremi oltraggi di fronte a una classe di ragazzi attoniti."





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