Conan!

Non sono neanche andata a cercarlo, che mi capita tra le mani un libro della saga di Conan! In questo post https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-sassoni.html  avevo detto che avrei ripreso l'argomento leggendo qualcosa di più rispetto a "I Signori della Spada" (letto talmente tanti anni fa che non me lo ricordo più!)

Devo dire che già passate le prime venti pagine di "Conan lo Zingaro" mi ha "preso", non immaginavo fosse così coinvolgente, forse perché non amo le storie di guerra e di armi... e pensavo, per pregiudizio, che i romanzi di Conan fossero solo basati su scontri e razzie di guerrieri inferociti... Invece pur essendoci pagine che descrivono questo aspetto imprescindibile del genere, devo dire che è scritto bene e l'elemento magico\esoterico\terrifico che di tanto in tanto spunta fuori, la descrizione di città misteriose e paesaggi desertici e primordiali, rende la lettura gradevole anche alle persone che, come me, potrebbero non entusiasmarsi molto per vicende di guerra e combattimenti... Difatti per il momento, fino a dove sono arrivata a leggere, mi sono piaciute soprattutto le descrizioni del deserto, "Terra degli Spettri", con i nomadi terrorizzati che abbandonano Conan alla deriva, e il suo arrivo nella città maledetta, dove deve fronteggiare, come dice una profezia, una sanguinaria demonessa (simile a Medusa) che succhia la vita degli esseri umani... per il momento sono arrivata lì, poi proseguendo la lettura trascriverò qualche altro stralcio, se ne trovo altri che mi piacciono.

Curiosamente, lo stile di Howard è molto più "scattante" rispetto a quello, davvero pedante e prolisso, della regina del Fantasy, Marion Zimmer Bradley... che non ho ancora finito di leggere (per lo meno, il ciclo di Avalon), proprio per la sua prolissità che procede alla moviola... difetto che per il momento non ho riscontrato nel libro di Howard (i libri fantasy sono noti per essere eccessivamente poderosi, dal punto di vista di mole di pagine :P se ci aggiungiamo uno stile narrativo prolisso che va a passo di lumaca... non si arriva più alla fine del romanzo, che fa "effetto mattone")

N.B: qui ho parlato di Barbari: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/arte-barbarica.html

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Tra i molti mondi fantastici creati dagli autori dell'Heroic Fantasy, l'Era Hyboriana in cui si muove Conan, il cupo barbaro inventato da Robert Erwin Howard nel 1932, è certo il più affascinante.

Questo mondo del lontanissimo passato, la cui civiltà si colloca tra l'inabissamento di Atlantide e la nascita dell'Egitto, è teatro di gesta grandi e favolose, di avventure meravigliose e di battaglie spietate, di incantesimi maligni e di conquiste.

Tra le guglie splendenti delle città dell'antica Hyborea, o in mezzo alle misteriose rovine o nelle giungle primitive popolate di mostri orrendi, si aggira Conan, il supereroe per eccellenza, il superbarbaro sceso dalla nordica e gelida Cimmeria a cercare fortuna nelle ricche terre del sud, come guerriero mercenario al soldo dei signori del Turan, come ladro nelle insanguinate strade delle lascive città della Nemedia e di Zamora, come pirata sulle coste del Kush, come bandito nei deserti orientali dello Shem. 

Ed è appunto qui, tra i deserti dello Shem e le steppe turaniane che ha inizio "Conan lo zingaro" (Nota di Lunaria: titolo assurdo... l'originale è "Conan the Wanderer")

R.E.Howard ha creato anche il Ciclo di Kull di Valusia.

Ciclo di Conan:

- Conan!

- Conan di Cimmeria

- Conan il pirata

- Conan l'avventuriero

- Conan l'usurpatore

- Conan lo zingaro

- Conan il conquistatore


Gli stralci più belli, tratti da "CONAN IL CONQUISTATORE" (trascritti da Andrea)

"Le fiamme dei lunghi ceri neri tremolarono, facendo vacillare le ombre nere sulle pareti, e gli altri drappi di velluto ondeggiarono. Ma nella stanza non c'era un alito di vento. C'erano quattro uomini, fermi ai lati del tavolo d'ebano che reggeva il sarcofago verde rilucente come giada scolpita, e ciascuno teneva alta nella mano destra una strana candela nera che bruciava con una luce sinistra di colore verde sporco. Fuori era notte fonda, e un vento cupo gemeva nel buio fra gli alberi. All'interno, nel silenzio  e tra le ombre, quattro paia di occhi ardenti fissavano con intensità la grande arca funeraria e i geroglifici occulti che serpeggiavano sulla sua superficie e che il tremolio della luce restituiva a una parvenza di vita e di movimento. Dei quattro, colui che stava ai piedi del sarcofago vi si chinò sopra e mosse la candela nell'aria. Posò quindi la candela in un nero candeliere d'oro, mormorò le parole di un incantesimo che gli altri non riuscirono ad afferrare e affondò una grande mano bianca nella tunica bordata di pelliccia che gli scendeva fino ai piedi. Quando la ritrasse, teneva nel palmo qualcosa che sembrava una sfera di fuoco vivo. A quella vista, gli altri trassero un profondo respiro; dal lato opposto del tavolo, l'uomo vigoroso e di carnagione bruna sussurrò: - Il Cuore di Ahriman! - ma un rapido gesto della mano lo riportò subito al silenzio. Lontano, lugubre, si alzò l'ululato di un cane, e un passo furtivo si accostò alla porta, sprangata e chiusa col catenaccio. Ma nessuno distolse lo sguardo dal sarcofago, sul quale l'uomo dalla tunica bordata di pelliccia faceva passare la grande gemma fiammeggiante, mentre mormorava un incantesimo che era già antico quando Atlantide fu inghiottita dalle acque. Lo splendore della gemma abbagliava gli occhi e nessuno era certo di cosa stesse realmente osservando; ma ad un tratto il coperchio istoriato del sarcofago si spalancò con un rumore di pietra che si frantuma, come se dal di dentro l'avesse divelto una spinta irresistibile. I quattro si chinarono impazienti di spiarne l'interno, e così ne poterono scorgere l'occupante: una forma confusa, vizza e rinsecchita, avvolta da cadenti fasciature di lino che lasciavano intravedere membra prosciugate di ogni linfa vitale, scure come legno marcio."


"CHIODI ROSSI"

Questa volta Conan si trova, accompagnato dalla guerriera Valeria, tra i superstiti di due antichi popoli che si sono giurati reciproca distruzione, e, schieratosi a favore di una parte, riesce a distruggere totalmente gli avversari. Purtroppo però l'odio di millenni si è così profondamente radicato nell'animo di questa gente che anche il capo dei suoi alleati incarica due dei suoi di uccidere il loro salvatore... "L'uomo attraversò rapidamente la stanza, poi si chinò e girò l'altro per le spalle. Non appena vide la testa ciondolare all'indietro, rivelando la gola recisa da parte a parte, gli sfuggì un grido soffocato. Lasciò ricadere il cadavere sul tappeto sporco di sangue e si rialzò in piedi, tremando come una foglia al vento. La sua faccia era una maschera di terrore. Pronto a fuggire, si bloccò invece all'improvviso, immobilizzandosi come una statua e scrutando la sala con due occhi sgranati. Nelle ombre proiettate dalla balconata cominciò a luccicare una luce diabolica sempre più forte, una luce che non era emessa dalle pietre di fuoco. Valeria si accorse che le si sollevavano i capelli mentre la guardava, perché appena visibile tra quei raggi pulsanti, fluttuava un teschio umano. Era da quel teschio - umano ma al tempo stesso mostruosamente deforme - che sembrava emanare la luce sepolcrale. Stava sospeso come una testa staccata uscita dalla notte e dalle ombre, e diventava sempre più nitido nei contorni; era umano, eppure non umano nel senso in cui l'intendeva Valeria."


"CONAN E I VEGGENTI NERI"

Trama: Sulla cima di una montagna inaccessibile vivono i Veggenti Neri, padroni di antiche arti che si perdono nella magia di secoli, quando il Sole della Terra era ancora giovane. Qui giunge Conan, per cercare di sottrarre al Capo dei Veggenti una donna che è caduta nelle sue grinfie. Sfuggito a tutta una serie di artifici magici che fanno comunque strage degli uomini che lo accompagnano, Conan arriva finalmente a tu per tu col diabolico Signore del tempio sulla montagna e...

Gli stralci più belli:

"Conan guardò e vide un mucchietto d'ossa rotte e di sangue sparso: i resti di un uomo ancora vivo. Solo gli Dei dell'Oscurità che governano i foschi destini dei Maghi sanno come Khemsa fosse riuscito a trascinare il suo corpo maciullato lontano da quell'orrido tumulo di pietre cadute e a risalire la pendenza che portava al sentiero."


"CONAN: L'ORA DEL DRAGONE"

Comandante dell'esercito di Aquilonia, Conan, imprigionato dal Re Numedide geloso dei suoi successi, riesce a fuggire e postosi a capo di una rivolta di ufficiali, succede al Re. Persa e riconquistata la corona, questa avventura lo vede sul trono di Aquilonia, che sta vivendo un periodo di pace e prosperità. Ma le oscure forze di una magia antichissima sono all'opera contro di lui nella confinante terra di Nemedia, e Conan dovrà fare ricorso a tutta la forza per avere ragione di un nemico estremamente pericoloso.

Gli stralci più belli:

"Conan continuò a stare supino e a guardare (...) gli tornavano alla mente, semidimenticate, le orribili storie narrate a bassa voce, sulle mostruosità che infestavano quelle foreste disabitate alla base delle montagne che segnavano i confini tra Zingara e Argos. Ghoul, li chiamava la gente, divoratori di carne umana, progenie delle tenebre, frutto di esecrandi connubi tra una razza perduta e dimenticata e i demoni degli inferi. Da qualche parte, in quelle foreste primitive, c'erano le rovine di un'antica città maledetta, così sussurrava la gente, e fra le sue tombe scivolavano grigie ombre antropomorfe... Conan rabbrividì profondamente."

"In quell'enorme vuoto, la voce dell'uomo accanto all'altare echeggiava spettralmente "... e la parola venne a Sud. La sussurrarono i venti nella notte, i corvi la gracchiarono volando, e i pipistrelli la passarono ai gufi e ai serpenti nascosti nelle antiche rovine. La riconobbero il lupo mannaro e il vampiro, e la udirono i demoni dai corpi d'ebano che percorrono le tenebre in cerca di presa. Sonnolenta, la Notte del Mondo si scosse e agitò la sua chioma pesante; nell'oscurità più fitta incominciarono a battere i tamburi e l'eco di lontane grida soprannaturali atterrì al crepuscolo gli uomini. Perché il Cuore di Ahriman era ritornato a compiere la sua missione imperscrutabile."



N.B. un cd dei Bal Sagoth cita Lemuria https://www.metal-archives.com/albums/Bal-Sagoth/A_Black_Moon_Broods_over_Lemuria/40

Non ho letto i loro testi, potrebbero essere ispirati a questo libro di Conan?










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