De Rivera, la Falange, Pio XI e Pio XII



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LA FALANGE, PRIMA DI FRANCISCO FRANCO



Negli anni Venti\Trenta del Novecento la Spagna era uno dei paesi più arretrati d'Europa, ancora semi-feudale e governato da un generale, Miguel Primo de Rivera.



L'economia era agricola, da latifondo, e la condizione dei contadini era pessima: analfabeti, erano condannati quasi ad una condizione di servi della gleba.
La chiesa cattolica, da sempre alleata e sostenitrice della classe regnante monarchica e dei grandi proprietari terrieri, deteneva un potere immenso e totalitario su tutti gli aspetti culturali, legislativi ed economici della Spagna, gestendo sanità, scuola, assistenza, in mano soprattutto alla Compagnia di Gesù o l'Opus Dei.

In nessun altro paese la Chiesa godeva di simili privilegi e di un così vasto patrimonio ecclesiastico: i capitali erano investiti nelle banche e nelle industrie.

Il malcontento popolare portò consenso al movimento repubblicano, anarchico e socialista, di impostazione anti-clericale. Il colosso politico formato dalla Chiesa, dal re Alfonso XIII e da Primo de Rivera, perse consenso. Venne quindi proclamata la Seconda Repubblica.
Il primo a pronunciarsi contro la Repubblica fu il cardinale Pedro Segura, il quale invitò i cattolici a dissociarsi e ad andare contro il nuovo Stato laico "che minacciava la chiesa".

Il nuovo governo repubblicano, intenzionato a far uscire la Spagna dalla condizione arretrata cui versava, propose subito un forte riformismo per rendere totalmente laico lo Stato, riducendo lo strapotere della chiesa che veniva ridotta al pari di tutte le altre confessioni religiose, privata di aiuti finanziari e dei beni e della possibilità di gestire l'insegnamento. I simboli (crocifissi, immagini ecc.) vennero tolti dai luoghi pubblici.

Fu nel 1933 che la chiesa cattolica dichiarò guerra alla Repubblica spagnola. Papa Pio XI con l'enciclica "Dilectissima Nobis" definì la Repubblica spagnola come "nefasta conseguenza del laicismo" e che la separazione Stato\Chiesa stava a significare "la tirannide dello Stato sopra la chiesa".

Intanto, il cardinale Pacelli e Papa Pio XI esortavano i cattolici alla disobbedienza al nuovo Stato democratico spagnolo e stipulavano con il Führer e Mussolini i Concordati.

Quando lo Stato varò una riforma agraria che prevedeva l'esproprio dei latifondi, i proprietari terrieri, la Chiesa e i partiti di Destra si riunirono in un'associazione nota come CEDA (Confederaciòn de Derechas Autònomas) guidata dal cattolico José Marìa Gil Robles.
Citiamo anche l'altrettanto famigerato cattolico integralista Alejandro Lerroux, i cui scopi erano annullare le riforme progressiste del Governo.


In questo periodo venne fondata anche la Falange, creata da José Antonio Primo de Rivera (il figlio del dittatore). La Falange era un'organizzazione squadrista paramilitare ispirata al fascismo di Mussolini.




 Francisco Franco si proclamò capo della Falange nel 1939.

Questo è un estratto del loro pensiero inerente il cattolicesimo:

"È obiettivo essenzialmente dello Stato, mediante una disciplina rigorosa dell’educazione, conseguire uno spirito nazionale forte e unito e creare nell’anima delle future generazioni la gioia e l’orgoglio della Patria. Tutti gli uomini riceveranno un’educazione militare che li prepari all’onore di entrare a far parte dell’Esercito nazionale e popolare di Spagna.
[...] Il nostro Movimento integra il sentimento cattolico – di gloriosa tradizione e predominante in Spagna – alla ricostruzione nazionale.
La Chiesa e lo Stato si accorderanno sulle loro rispettive facoltà, non sarà però concessa alcuna intromissione o attività che riduca la dignità dello Stato o l'integrità nazionale."


Fu quando la coalizione progressista vinse le elezioni politiche nel 1936 che le Destre non accettarono la sconfitta e iniziarono a fomentare disordini e violenze in piazza, organizzando attentati per rovesciare un Governo democraticamente eletto.

L'insurrezione era stata promossa e preparata dal clero, con il parere favorevole di Hitler e Mussolini.

Il golpe venne guidato dal generale Francisco Franco, alla guida di una milizia che includeva marocchini musulmani (!), fascisti italiani, nazisti tedeschi, monarchici, cattolici spagnoli e miliziani
portoghesi (i Viriatos di Salazar)




Il papa e i vescovi non smisero mai di esortare i cattolici a combattere a fianco della Falange, e papa Pio XI dichiarò legittimo l'uso della forza come "autodifesa" contro "i miscredenti", tanto che la guerra civile spagnola diventò ben presto una crociata.
Lettere episcopali benedicevano gli aiuti militari nazisti concessi a Franco ("Che il nostro Führer possa, con l'aiuto di Dio, portare a termine questa impresa difficilissima, con la determinazione irremovibile e con la partecipazione leale di tutti i connazionali").

Lo stesso Pio XI non solo approvò la guerra ma ammonì quei cattolici "contrari", impartendo una speciale benedizione ai "combattenti per Cristo".

Il vescovo Enrique Plà y Deniel proclamò "Comunisti e anarchici sono figli di Caino... Questo conflitto si configura come una guerra civile ma in realtà è una crociata"; il cardinale Isidoro Gomà aggiunse "La causa di Franco è la causa di Dio" (Nota di Lunaria: sì, avevo già riportato in un altro post le nauseabonde frasucole in lode di Francisco "Cristiano Esemplare" Franco...
"Caudillo salvatore e investito dal cielo dalla missione di riscatto della Spagna", rappresentato sui manifesti come soldato crociato, protetto e ispirato da Dio...)


Salazar...



Mentre la Chiesa trasformava la guerra spagnola in crociata, anarchici e comunisti rispondevano agli attacchi uccidendo preti, suore, cattolici e devastando i luoghi di culto o organizzando roghi di immagini sacre per liberare la Spagna dalla "dominazione fratesca". Sembra che siano state 7000 le vittime di questi furori anticlericali.

E tuttavia, l'influenza e la mediazione della Chiesa provocò a Franco sostegno internazionale, facendo passare "solo i comunisti\anarchici senza dio" come gli unici assassini, mentre i falangisti venivano beatificati&venerati. Preti benedivano le armi dei franchisti, gli eserciti recitavano rosari collettivi, cantando inni religiosi prima di recarsi in battaglia.

La propaganda cattolica a sostegno franchista\nazifascista denunciava il furore anticlericale (conseguenza della mancanza di diritti per i contadini e per i lauti finanziamenti che venivano dati alla chiesa da secoli) contro preti&chiese, ma taceva su quei religiosi e cattolici uccisi dalla Falange perché "anti-franchisti."

La persecuzione franchista contro i cristiani "non fedeli a Franco" si abbattè in particolare contro i cattolici baschi, fucilati senza processo o condannati ai lavori forzati.

Anche certi filosofici cattolici, come Maritain, presero le distanze dal golpe franchista, affermando: "è un orribile sacrilegio massacrare dei preti, per quanto fascisti, sono pur sempre ministri di Cristo, in spregio alla religione. Ed è un sacrilegio non meno orribile massacrare dei poveri, per quanto marxisti, in nome della religione."

I franchisti utilizzarono anche "i miscredenti musulmani" esortandoli ad uccidere i cristiani "disobbedienti".
A Badajoz, per festeggiare l'Assunzione di Maria, vennero fucilati centinaia di uomini; l'episodio più famoso resta il bombardamento di Guernica, con la gente in fuga che veniva falciata con le mitragliatrici.


Nota di Lunaria: niente di nuovo, era già successo in Croazia che il paladino ultracattolico Pavelić si alleasse con gli imam e i fanatici islamici, pur di sterminare i serbo-ortodossi, i partigiani anti-Ustascia e gli ebrei http://serbianna.com/blogs/savich/archives/60



I musulmani nazisti bosniaci erano inquadrati in una particolare milizia, la 13. Waffen-Gebirgs-Division der SS Handschar,  che aveva questo simbolo:



La stessa cosa l'aveva fatta anche Hitler, intrattenendo rapporti con Haj Amin el Husseini.



Anche nell'Iran e nell'Africa del Nord i nazisti si servirono dell'aiuto degli islamici e persino di qualche africano per la "Legione Araba Libera", la Freies Arabien
http://www.mourningtheancient.com/truth-2.htm
https://allthatsinteresting.com/free-arabian-legion
Non è molto citato, come fatto storico, comunque ci sono anche delle foto (molto rare e che non vengono mostrate di frequente)







Lo so, ci si chiede perché mai islamici e africani - ritenuti inferiori dai nazisti - aiutarono i nazisti in Africa... :P

Beh, banalmente, la maggior parte di essi erano persone che dovevano pur avere una fonte di guadagno e di sussistenza, e quindi si arruolavano nell'esercito nazista. Non è neanche detto che sapessero con esattezza tutto quanto riguardava il nazismo...
Verosimilmente ai nazisti in espansione in zone inospitali come l'Africa del nord servivano uomini robusti e che già conoscessero bene i luoghi in questione.
Inoltre, gli stessi africani odiavano i francesi, i belgi e gli inglesi colonizzatori, esattamente come i nazisti, anche se per motivi diversi.
Non è difficile ipotizzare che i nazisti avessero sobillato gli africani dicendo loro che se combattevano arruolandosi nelle milizie naziste, avrebbero combattuto e scacciato gli odiati inglesi\francesi...
Per gli stessi motivi si trovano immagini di combattenti nazisti asiatici e indù.
Infine, i musulmani detesta(va)no gli ebrei.


Comunque sì, esistono ancora musulmani nazisti. Io stessa vidi, alcuni anni fa, un profilo di un musulmano nazista con tanto di foto. Non mi ricordo però se fosse un marocchino o yemenita o non so che altro...
Difatti ci rimasi di sasso, chiedendomi se il tizio in questione avesse una vaga idea di cosa fosse il nazismo... poi leggendo qualcosa e riflettendo sull'antisemitismo islamico, ho capito perché ci sono islamici a favore del nazismo. Comunque no, non ho mai letto un libro che riportasse nel dettaglio questo aspetto del nazismo in Africa o Asia o Medio Oriente.


Per sua stessa ammissione, la Chiesa era schierata con i golpisti, benedicendo gli emblemi di guerra. Tutta la gerarchia di 900 vescovi riconobbe legittimità alla guerra condotta da Francisco Franco.

Con la vittoria di Franco e la salita al potere di Papa Pacelli (Pio XI era morto), il nuovo pontefice ringraziava pubblicamente Franco per "la vittoria cattolica della Spagna": una guerra costata un milione di morti. (e stupri)

Il nuovo dittatore fece il suo ingresso trionfale a Madrid. Giornali cattolici celebrarono l'evento mentre bandiere della Falange, tricolori italiani, svastiche naziste invadevano le piazze.
Nella chiesa di santa Barbara, il Caudillo, il Generalissimo Franco, davanti a tutto il clero e l'esercito, consegnò al cardinale Gomà y Thomas la spada vittoriosa e prostrandosi, recitò preghiere chiedendo a Dio di accettare lo sforzo del popolo che aveva vinto
e di assisterlo ancora a condurre il popolo alla piena libertà dell'impero per la gloria di Dio e della chiesa.
"Fa che tutti gli uomini credano che Gesù è il Cristo, il figlio di Dio vivo", concludeva Franco, mentre il cardinale invocava su Franco la benedizione divina "Il Signore sia sempre con te. Egli, da cui proviene ogni diritto e potere e sotto il cui imperio è ogni cosa, ti benedica e continui a proteggerti con amorosa provvidenza.".

Mentre Madrid era in festa per la vittoria dei franchisti, papa Pacelli dedicava un saluto solenne a Franco, ai microfoni della Radio Vaticana, definendo la Spagna "La nazione eletta da Dio"
Nei giorni successivi, dopo aver sterminato i suoi oppositori con fucilazioni e garrota, Francisco Franco riportò in vigore tutti i privilegi finanziari per la Chiesa cattolica: le restituì i beni confiscati, il monopolio dell'istruzione, abolì la legge sul divorzio, ripristinò il "reato di bestemmia" e soprattutto le diede generosi finanziamenti statali.

Nota di Lunaria: niente di nuovo, la chiesa era ingorda di soldi già secoli fa: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/agrippa-inquisizione-e-pene-pecuniarie.html

Francisco Franco era così "zerbino prostrato verso il clero" che lo stesso Hitler rimpianse di averlo aiutato, "per ripristinare privilegi medioevali all'aristocrazia e al pretume spagnolo."

L'11 giugno 1939 Papa Pacelli ricevette in udienza 3000 legionari franchisti lodandoli per il "cristiano eroismo" che avevano dimostrato.
Pur di non perdere neanche un centesimo dei finanziamenti che lo Stato teocentrico monarchico aveva versato da secoli nelle casse del clero, e pur di far trionfare il dogmatismo cattolico, la Chiesa non esitò, neanche un istante, a provocare e aizzare una guerra civile costata un milione di morti (inclusi cristiani non collaborazionisti e dissidenti) che portò ad una dittatura cattolica bigotta e censoria, che rimase in vigore più o meno fino al 1976, quando, finalmente, anche in Spagna arrivarono i primi diritti civili.

Avevo già evidenziato simili vicende anche parlando di Croazia e di Slovacchia: cambiano i nomi, le nazionalità, le facce di chi lo porta avanti... ma lo spietato totalitarismo cristiano è sempre lo stesso.


Video in italiano, riassunto su Francisco Franco con filmati d'epoca:



Intanto, scaricatevi questo pdf  in inglese, che parla della condizione della donna e degli omosessuali nel Portogallo ultracattolico di Salazar:

https://efptporto2015.files.wordpress.com/2015/07/02_psychiatry_and_society_palha.pdf

che poi è la stessa identica roba che succedeva pure in Spagna, nella Germania nazista, nell'Italia fascista e nella Croazia Ustascia.

Lo abbiamo visto qui, che cosa le dittature hanno fatto agli omosessuali:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/pierre-seel-e-gli-omosessuale-deportati.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/omosessualita-ed-omofobia-riflessioni.html



APPROFONDIMENTO:

Nella notte tra il 17 e il 18 luglio 1936, il colpo di Stato delle truppe guidate dal generale Franco segnò l'inizio di una guerra civile che dilaniò la Spagna per i tre anni seguenti: fu una vera e propria prova generale della Seconda Guerra Mondiale nella quale vennero sperimentate sistematicamente quelle atrocità sulla popolazione che avrebbero caratterizzato il conflitto successivo. Anche alcuni dei protagonisti furono i medesimi: Hitler e Mussolini inviarono delle truppe regolari in aiuto di Franco, e Stalin sostenne con armi, volontari e denaro le formazioni comuniste. Dagli Stati Uniti e da tutta Europa, nonostante la posizione ambigua e di sostanziale neutralità tenuta dai governi democratici, giunsero, mossi dallo sdegno per quanto stava avvenendo in terra iberica, migliaia di volontari: scrittori come Hemingway e Orwell, politici come Togliatti e Pietro Nenni, pronti ad aderire alle brigate internazionali per fronteggiare la minaccia fascista e difendere la Repubblica spagnola.
(Nota di Lunaria: ad onor del vero ricordiamo che anche gli anticlericali repubblicani massacrarono in maniera disumana i falangisti\carlisti e che ricorsero allo stupro come arma di guerra, specialmente sulle suore; idem parlando di falangisti\carlisti, che si accanivano sulle donne repubblicane, donne comuniste\sospettate di essere delle spie o donne semplici civili "che capitavano al momento sbagliato, nel posto sbagliato".)

Qui di seguito elenco i principali partiti politici, gruppi armati e fazioni di destra al tempo della Guerra Civile in Spagna.

I NAZIONALISTI

Monarchici (Alfonsini)
Acciòn Española
Renovaciòn Española

I monarchici alfonsini appoggiavano i discendenti della regina Isabella II, figlia di Ferdinando VII, contro quelli di suo fratello Don Carlos. Così i monarchici del XX secolo furono quelli che favorivano Alfonso XIII e poi suo figlio Don Juanm conte di Barcellona e padre di Juan Carlos.
La fazione monarchica era forte tra gli ufficiali conservatori dell'esercito e si considerava la guida naturale della "Vecchia Spagna". Il sostegno popolare era scarso.

Carlisti
Communiòn Tradicionalista
Requetés (milizia carlista)
Pelayos (movimento giovanile carlista)
Margaritas (servizio femminile carlista)

I carlisti sostenevano la linea rivela dei Borboni di Alfonso Carlos e credevano in una monarchia ultracattolica opposta alla monarchia alfonsina che consideravano corrotta dal liberalismo del XIX secolo. La sua direzione, in particolare il conte de Rodezno, tendeva ad un orientamento di corte, mentre la base dei piccoli proprietari, perlopiù navarresi, era populista.

Falange
Falange Española de la JONS
Flechas ("Frecce", movimento giovanile falangista)
Auxilio Social (Servizio femminile falangista)

La Falange era un piccolo partito di tipo fascista fondato da José Primo de Rivera nel 1933, che l'anno successivo si era fuso con le più proletarie JONS (Juntas de Ofensiva Nacional-Sindicalista). C'era una certa tensione fra i "reazionari moderni" che seguivano José Antonio e credevano negli ideali nazionalisti della "Vecchia Spagna" e l'ala socialista che disapprovava il modo con cui "i señoritos" dei ceti superiori si mettevano sotto i piedi la sua ideologia capitalista.
La fazione di sinistra era ancor più in svantaggio per il vasto afflusso di opportunisti nel 1936 e 1937. La sua influenza venne ulteriormente ridotta quando Franco istituzionalizzò il movimento, fondendolo con i carlisti.

Falange Española Tradicionalista y de las JONS (FET)

Questa fusione dei movimenti politici nazionalisti, soprattutto dei falangisti e dei carlisti, venne ordinata nell'aprile del 1937 da Franco che ne diventò il capo. L'uniforme del movimento combinava la camicia azzurra della Falange e la bòina, il basco rosso dei carlisti.

Destra Anteguerra
Confederaciòn Española de Derechas Autònomas (CEDA)
Acciòn Popular (AP)
Juventudes de Acciòn Popular (JAP)
Partido Agrario

La Confederazione spagnola della Destra autonoma era un'alleata politica di partiti cattolici di destra, riuniti sotto Gil Robles.
Vinse le elezioni del 1933, ma la mancata vittoria in quelle del febbraio 1936 portò alla sua rapida disintegrazione. Il movimento giovanile JAP passò in massa alla Falange nella primavera del 1936.

Partido Republicano Radical (PRR)

Guidato da Alejandro Lerroux, un ex rivoluzionario anticlericale spostatosi a destra, era considerato il più corrotto dell'epoca.
Nel 1934 la sua ala progressista si scisse sotto Diego Barrio per costituire l'Uniòn Republicana.

Derecha Liberal Republicana (DLR)

Il partito della destra liberale repubblicana dei conservatori come Miguel Maura e Niceto Alcalà Zamora, che si era posto sotto la monarchia.

Lliga Catalana (LC): Era il partito nazionalista catalano della grande borghesia e rappresentava l'insoddisfazione degli industriali di Barcellona contro il centralismo e la tassazione di Madrid.


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