Il Vampiro e la Morte nel concept dei Death SS


"Mi ero riservato il personaggio che amavo di più e che era stata la mia fonte di ispirazione sin dalle domeniche solitarie in compagnia di una manciata di fumetti e dei pomeriggi trascorsi a sognare con i film della Hammer: il Vampiro. Avevo scelto un abbigliamento che affondava le radici nell'iconografia tipica, tanto cara a Christopher Lee e Bela Lugosi, ma mediata dall'immagine fortemente glam dei miei idoli d'infanzia, i cari e sfacciati The Sweet (...) Come era accaduto con gli Smooth, cercavo un cordone ombelicale tra il glam e l'horror, il mio Vampiro doveva essere un ibrido tra Brian Connelly degli Sweet e l'attore icona Christopher Lee e quindi non il tipico Dracula in abito da sera e papillon, a cui certo cinema aveva abituato il pubblico.
Ma capelli lunghi, trucco pesante ed estremamente elaborato di diretta filiazione glam e, per finire, abiti dal rigoroso taglio da pipistrello, rubati ai fumetti RG. Non potevo certo essere accusato di mancanza di originalità. Confesso che mi ero ispirato alla citata Frau Murder, il mio personaggio preferito di "Zora", che indossava una specie di jumpsuit, una tuta a pezzo unico, tipo da paracadutista, la cui parte inferiore era sagomata a forma di pipistrello.
Una cosa che trovavo sexy ed estremamente affascinante. Ed era proprio questo che avevo chiesto di realizzare ad un sarto, spendendo tutti i miei risparmi.


Scusate per le censure sulle pudenda femminili, ma con i tempi che corrono, ci si mette niente a beccarsi segnalazioni e denunce da "partiti politici cristiani a difesa della famiglia tradizionale" che monitorano "i siti\eventi dedicati al rock satanico" - come lo chiamano loro - e il mio blog non è "Vietato ai minori di 18 anni", quindi per evitare grane ho messo il bollino bianco sulle gentil donzelle troppo scosciate. Ad ogni modo su google images potete reperire le foto non censurate ;)

Il mio costume di scena doveva essere unico ed indimenticabile.
Da parte sua Paul aveva scelto il personaggio della Morte, anche se inizialmente doveva essere una specie di creatura sulla scia di Frankenstein, ma poi lo trovò pacchiano e preferì qualcosa che fosse più in sintonia con la sua ossessione per le sedute spiritiche e le comunicazioni con l'aldilà.
Il nostro look era fortemente ispirato al personaggio principale del film "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman, un prete inquietante, vestito di porpora, di viola e nero. Paul si procurò rapidamente il necessario, gli bastò entrare in un paio di chiese della zona, per brandire le sue tonache e stole, il tutto senza troppa fatica."









Qui trovate la recensione al live:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/recensione-al-live-dei-death-ss-qualche.html

P.s prossimamente faccio una recensione anche a questo:


e pure a questo