1) Ciao e benvenuti! è da parecchio tempo che non intervisto una band Doom e sono molto contenta che abbiate accettato!
Grazie a te per l’opportunità!
2) Vi ho scoperto per un post caricato dallo youtuber Holy Parish of Doom, e non posso negare che ad attirarmi sia stata anche la splendida copertina (adoro il viola!!!) molto "Saint Vitusiana", di "III". Potete riepilogare un po' la storia della band, per chi ancora non vi conosce o vi ha scoperto da poco?
Il progetto Cancervo nasce nel 2019 come cover band di stampo stoner. Con l'arrivo del covid e l’impossibilità di fare live inizia la fase di songwriting e la registrazione di qualche brano che andranno a comporre “I”. Durante quel periodo nasce anche la collaborazione con la nostra etichetta Electric Valley Records. Passata la pandemia è ripresa l’attività live e di composizione in questa nuova forma.
3) Proponete un Doom molto old style, senza innovazioni ultrafuturistiche e stravolgimenti. A differenza di altri tipi di Metal che magari sono più predisposti a "sperimentare, ibridare" (penso alla scena Black post anni '90, Prog, Nu...) il Doom staziona sempre immutato in se stesso. O per lo meno, questo è uno dei motivi per cui me lo fa amare immensamente: questa staticità, questa fissità, un sound alla moviola, che ha persino un effetto catartico, l'essere anacronistici strafregandosene di trend e anche dell'essere acclamati dalla massa. Infatti il Doom è totalmente anti-commerciale e non fa proprio niente per essere "catchy"...
Primo credo dei Cancervo è di non sfociare mai nel metal ma di rimanere sempre ancorati a quel rock 70’s che ha dato il via a tutto il panorama odierno. Diciamo che non sarà mai un genere commerciale, ma catchy assolutamente si! Un bel riff è difficile da dimenticare…
4) "III" è un concept? Come si è svolto tutto il processo di songwriting? Come vedete, alla luce di "III" i precedenti "I" e "II"? E come mai questi titoli?
III ha molti elementi aggiuntivi rispetto a II, che a sua volta ne ha molti rispetto a I. Lo definiremmo una sana e naturale evoluzione del nostro essere. La composizione è stata relativamente veloce e come sempre è partita da un riff di basso/chitarra per poi estendersi sugli altri strumenti fino a completare con la voce. Dopo la sua uscita, II ha preso una forma ancora più arcaica per il suo sound volutamente scarno e I si è confermato il nostro vero concept album, un turbinio di idee e influenze che pian piano sono andate a affinarsi. I titoli sono numeri atti a sigillare un capitolo fine a se stesso, e un forte richiamo agli anni ‘70 (qualcuno ha detto Led Zeppelin?)
5) Dal punto di vista dei live? Sul vostro facebook vedo che vi siete esibiti di recente... Pensate che il Doom dal vivo renda, e vada reso, come se fosse una sorta di cerimonia? Del resto è un tipo di Metal estremamente "spiritualistico", e probabilmente qualcuno oserebbe dire anche "spiritistico"...
Noi ci mettiamo del nostro per farlo diventare un rito. Non vogliamo scimmiottare il genere con certi cliché ma ci piace avere dei punti fermi del nostro live che ripetiamo di volta in volta. I colori, i vestiti, l'intro ecc fanno parte di qualcosa di imprescindibile come le canzoni stesse.
6) Come vedete il futuro del Doom Metal? Viviamo in un'epoca sempre più insopportabile (almeno per come la vivo io, e non nascondo la mia misantropia), vuota, orrendamente frivola... Ormai, poi, il Metal è visto come musica "per vecchi", visto che il ricambio generazione non c'è quasi stato e al netto di qualche isolato e raro ventenne che approfondisce la storia del Metal e supporta le band, vedo che ormai l'andazzo è principalmente l'ascoltare in maniera "disinteressata" le band (magari giusto quelle più commerciali che vengono graziate dall'algoritmo youtubiano e compaiono in home page...), riducendo il Metal "a musica leggera, al pari del vituperato pop o dance di plastica". Certo, il Doom è sempre stato "affare per pochi", era già così quando ho iniziato a sentirlo io (anni '90)
Non saprei dirti, ma sicuramente essere parte di quel vecchio mondo, con i propri valori (musicali e non) in un mondo che si lamenta e si alimenta dell'assenza di valori un po’ ti fa godere perché ti permette di cogliere l'essenza di tante cose che le altre persone semplicemente non colgono. Quindi apprezzi la musica underground e riesci ad ascoltarti un disco intero e a catturarne l’essenza e il messaggio.. roba da poco? Io non direi…
7) Bene, concludete a vostro piacimento con tutto ciò che è utile da sapere per avvicinarsi al vostro concept!
Grazie ancora per la chiacchierata, ovviamente trovate tutte le nostre info sulle nostre pagine social e le nostre canzoni sulle principali piattaforme streaming ( https://cancervo.bandcamp.com/music ) o in vinile! Vi aspettiamo ai nostri live per conoscerci di persona! Ciao
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