Per i miei haters del "laurea über alles" (LOL)

 Ah! I miei "haters"! I cari tesorini che o mi perculano per l'aspetto estetico (come se poi mi interessasse "essere il loro sex symbol", al contrario... 😂 a me interessa che siano "gli Ugo Foscolo", "gli Shelley" o gli "Igino Tarchetti" ad arraparsi con Me... 😍💋) o per "lo status sociale" (come se poi mi interessasse "fare la vita da VIP", considerato che me ne andrei a vivere volentieri in un bel lazzaretto diroccato e ragnateloso... 💀) ovviamente sono tutti cialtroni che NON SANNO SFODERARE la BIBLIOGRAFIA (libri, libri, libri), per dimostrare "la loro superiorità intellettuale sulla pezzente precaria senza laurea che vive nel monolocale ammuffito" (cit. di un mio fedelissimo hater dai molteplici account che ama stalkerizzarmi e non si perde nessun mio video) (😂)

Come se una Bibliomane Stirneriana Cioraniana Antipsichiatrica come me "sentisse il bisogno, la necessità" del "bollino dell'autorità, il pezzettino di carta scarabocchiato dall'autorità tal-dei-tali che certifica che Lunaria ha letto libri..." 

Avevo già trattato l'argomento (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-contadini-e-le-contadine-che-hanno.html) (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/niccolo-tartaglia-autodidatta-in.html), ma gli zucconi del "laurea über alles" sono "de coccio", perciò ecco qui lo stesso argomento AMPLIATO 


perché è giustissimo che sia proprio la Bibliomane senza laurea (PER SUA SCELTA 😎) ad umiliarvi: cialtroni palloni gonfiati pavoni vanesi e vanagloriosi: millantate "la vostra cultura universitaria" (😂) con il rolex al polso e i soldini di papà banchiere ma quando si tratta di SFODERARE LA BIBLIOGRAFIA siete mosci e ammoscianti (😂😂😂)

E qui elenco un bel po' di personaggi che hanno fatto la Storia, che erano analfabeti, semi-analfabeti, pezzenti, cenciosi, malaticci, autodidatti, mendicanti, contadini, pastori, perculati e sfottuti dall'intero paesello, considerati "scemi del villaggio", non idolatrati dalla massa, che hanno vissuto "vite nascoste nell'anonimato", che AL CONTRARIO DI VOI PALLONI GONFIATI RICCASTRI VANESI la Storia l'hanno fatta, PARTENDO DA ZERO, impegnandosi e "sputando sangue", andando contro tutti i preconcetti DEGLI ALTRI che "li affossavano".

Info tratte da







San Pasquale Baylon Yubero (1540-1592): pastore; quando entrava in chiesa a pregare, lasciando il gregge di pecore sul sagrato, le pecore, miracolosamente, non si allontanavano. Pur essendo illetterato, ha lasciato scritti di grande valore teologico. Tra i pastori che hanno "lasciato una grande eredità teologica" citiamo anche i tre pastorelli di Fatima: Lucia, Francisco e Jacinta.




San Felice da Nicosia (1715-1787): nato in una famiglia povera ma molto religiosa.
Rimasto orfano di padre, lavora fin da ragazzino come ciabattino (esattamente come suo padre).
Entrò nell'Ordine dei frati minori cappuccini. Si definiva "u sciccareddu", l'asinello carico che portava il raccolto.
Questuante, fu anche portinaio, cuoco, ortolano, calzolaio, infermiere. A seguito di alcune guarigioni a lui attribuite, divenne famoso come taumaturgo.
Analfabeta, trascriveva le sue orazioni in dialetto siculo su delle striscioline di carta ("polize") che distribuiva in giro.
Fu colto da malore mortale mentre lavorava nell'orto.
Si festeggia il 31 maggio.




San Teobaldo Roggeri (1100-1150): Lavorò come uomo di fatica, sobbarcandosi i lavori più gravosi; dormiva all'aperto sul sagrato della chiesa e lasciava ai poveri i suoi già miseri guadagni. Morì di stenti a 50 anni. Si festeggia il 1° giugno.




San Isidoro Agricoltore (1080-1130): contadino, gli furono attribuiti diversi miracoli; gli angeli aravano al suo posto quando Isidoro pregava. Si festeggia il 15 maggio.



San Lucio di Cavargna (XII-XIII secolo), pastore e casaro al servizio di padroni, distribuiva formaggio ai poveri. Venne ucciso dal padrone proprio perché san Lucio si prodigava per soccorrere gli indigenti dando formaggio e altro cibo. Si festeggia il 12 luglio.



Santa Giovanna d'Arco (1412-1431), la contadina più famosa di tutte!, che guidò i Francesi contro le armate inglesi.



Santa Giulia Martire di Corsica (420-450), martire crocifissa, ex schiava.



Sigiero (Sugerio) di Saint-Denis (1080-1151) figlio di servi della gleba, divenne erudito, diplomatico e abate.



Papa Silvestro II (940\950 - 1003), figlio di caprai, esattamente come Sigiero, divenne intellettuale e poi papa.



Menzioniamo anche Santa Oliva di Anagni (?- 492), ricordata il 3 giugno: vergine nata in una famiglia nobile, condusse per sua scelta una vita penitenziale in luoghi isolati dove ebbe visioni, Bakhita, donna schiava africana (1869-1947) che si convertì al cattolicesimo una volta giunta in Italia 



e San Filippo Smaldone (1848-1923) festeggiato il 4 giugno, che fondò la "Congregazione delle suore Salesiane dei Sacri Cuori per l'educazione dei sordomuti"; proprio per questo è patrono dei sordomuti.



Anche Camillo de Lellis (1550-1614) che gettò le basi del servizio sanitario ospedaliero, era "autodidatta" (si prendeva cura dei malati lavorando come infermiere volontario); 


da citare anche le donne che lo aiutarono ("Ministre degli Infermi di san Camillo" e "Figlie di San Camillo"), sempre "infermiere autodidatte", come Rosa Camilla Grimaldi (morta nel 1841) e Maria Domenica Brun Barbantini.



Il primo ospedale venne fondato da Santa Fabiola, prima del 395: ovviamente Fabiola e le donne che l'aiutavano NON erano "andate all'università, non avevano studiato medicina": semplicemente, si impegnavano per curare le malattie offrendo cure e assistenza.


Tra le sante con problemi di salute, menomate, invalide, "sfottute" dalla società del loro tempo, analfabete o che si fecero una cultura da autodidatta, lasciando una grande eredità teologica per visioni mistiche e\o con l'esempio della loro vita, citiamo:

1) Bernadette Soubirous (1844-1879)



2) Benedetta Bianchi Porro (1936-1964)


3) Katharina Emmerick (1774-1824)


4) Chiara Corbella (1984-2012)
5) Chiara Luce Badano (1971-1990)
6) Anna Schäffer (1882-1925, festeggiata il 5 ottobre). 


Carlo Acutis (1991-2006) è un beato venerato dalla chiesa cattolica, un adolescente appassionato di informatica: era autodidatta e da solo organizzò una mostra virtuale dedicata alla Madonna. 

In campo filosofico ricordiamo il filosofo "barbone" Diogene di Sinope, detto anche Diogene il Cinico ("il cane") che viveva, come mendicante, in una botte e che rifiutò "i favori" di Alessando Magno: quando Alessandro andrò a trovarlo, Diogene, che stava disteso per strada, al sole, gli disse di "scostarsi" perché con la sua figura eretta stava coprendo il sole. 


Ad un certo punto, gettò persino la scodella nel quale mangiava perché, vedendo un ragazzino che usava le mani a mo' di coppa per bere, si rese conto che poteva fare a meno della scodella. 
La vita di Diogene è narrata da Plutarco ("Le Vite Parallele") e Diogene Laerzio "Vite dei Filosofi"  

In campo scientifico, citiamo Tartaglia, ovvero Niccolò Fontana (1499-1557). Pubblicò a Venezia una raccolta di opere archemidee, ("la quadratura della parabola", "l'equilibrio dei piani", "i galleggianti", "la misura del cerchio", "sulla sfera e il cilindro") traducendole lui stesso e completando le parti mancanti. Nel 1543 tradusse Euclide in italiano. 



Quello che fece Niccolò Tartaglia ha dell'incredibile: era nato in una famiglia poverissima; a sette anni venne colpito al volto da un soldato francese, che lo ferì con una sciabolata in mezzo alla faccia, causandogli fratture al cranio, al palato e alla mascella. La madre riuscì a salvarlo, ma Niccolò da lì in poi balbettò e per questo lo soprannominarono "Tartaglia". Crescendo, Niccolò decise di usare questo nomignolo come cognome. Imparò a leggere e a scrivere da solo e divenne un maestro d'abaco stimato. 
I suoi successi nello studio dell'equazione cubica gli portarono fama e successo ed egli stesso sfidò i matematici del suo tempo in "mathematiche disfide". Trovò la formula risolvente per le equazioni di terzo grado oltre a vincere molte "sfide di matematica" che gli venivano proposte. Tentò anche una modellizzazione del moto dei proiettili d'artiglieria, uno studio su una bilancia idrostatica e un metodo per recuperare le navi affondate utilizzando la spinta verso l'alto che ricevono i corpi immersi in acqua. La scoperta del triangolo numerico porta proprio il suo nome: "Triangolo di Tartaglia"

Alcune figure storiche che partirono da ZERO:

Ivailo di Bulgaria, fu un contadino che divenne zar, capeggiando una rivolta di contadini e poi scontrandosi con i Bizantini e i Mongoli 

Massimino il Trace, pastore che divenne imperatore, aveva iniziato come soldato semplice, facendosi stimare dai suoi superiori e dalle legioni. Non aveva neanche la cittadinanza romana, essendo "un barbaro" 


Masaniello, pescatore e pescivendolo, figlio di un pescatore e di una massaia, guidò una rivolta contro il governo spagnolo nella Napoli del Seicento 

Sojourner Truth, la più sfortunata: era schiava, sfruttata, picchiata, stuprata, divenne un'icona dell'abolizione della schiavitù. 




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