"Medicina Violenta" di Arthur Hailey

Libro trovato per caso,

a vedere la copertina del medico mascherinato con siringone eretto e pronto a bucare, dopo essere sopravvissuta per miracolo (se essere malconcia può essere considerato "sopravvivere"...) a scenari da "clinical fetish a tinte forced estremamente hard", ho annaspato.

Già, chi l'avrebbe mai detto, prima del 2021, che il clinical fetish potesse essere così terrorizzante... specialmente se non sei consenziente... scenari degni di un "Misery non deve morire", insomma...

Non che io sia così sicura di riuscire a leggere tutte le 551 pagine (per il momento sono arrivata a pagina 27), comunque, nel caso non crepo di..., per poi essere inserita nel conteggio dei "è morta di coviddi! Povera fanciulla, si sarebbe potuta salvare!", quando invece sono crepata di ben altra cosa, nel caso mi salvo dallo scenario gigglesiano che ancora mi minaccia trascinandomi sul patibolo, vedrò di estrapolare i concetti più utili: è un romanzo, sì, ma è basato sulla corruzione di Big Pharma, fenomeno più che reale, specialmente negli Anni Ad Maiorem Siringae Gloriam 2021-2022, perciò se mai avrò la forza di trascrivere qualche pagina... per proseguire la mia lotta contro Big Pharma... che comunque mi ha tirato un tale colpo basso che  non mi capacito neanche di essere campata "così a lungo", per un anno intero...

Trama: Celia è un tipo deciso. Quando si innamora, non esita a chiedere ad Andrew di sposarla. Quando decide di far carriera, la sua scalata è rapida e inarrestabile. Arriva al vertice di una colossale industria farmaceutica, ma non perde un briciolo della sua sensibilità né dei valori in cui crede. Per anni si scontra con la corruzione e l'avidità e, alla fine, quando le ragioni del profitto travolgono quelle della scienza, Celia è pronta a pagare di persona. Attraverso le vicende umane e professionali di una donna straordinaria, "Medicina Violenta" mette a nudo i segreti della grande industria farmaceutica. Successi ed errori che pesano sulla salute di milioni di uomini. 

Come sa chiunque si sia letto i libri giusti: 


E no, chi starnazzava dicendo che "L'ha detto La Scienzah!" non ha letto i libri giusti...


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