Daphne du Maurier

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Daphne du Maurier, nata a Londra nel 1907, narratrice inglese, figlia di due attori, cominciò a scrivere poesie e racconti durante l'influenza ispirata da Katherine Mansfield (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2021/04/katherine-mansfield.html), Webb, Guy de Maupassant. Nel 1928 alcuni suoi articoli vennero pubblicati su alcuni giornali. 

Il suo primo romanzo, "The Loving Spirit", "Spirito d'Amore", apparve nel 1931; il successo venne con "Rebecca" ("La prima moglie: Rebecca"), l'originale ma angosciosa vicenda che ha come eroina una morta "la quale vista attraverso gli occhi di un'altra donna vive di vita vera e prende a poco a poco forma e sostanza." Il tema del romanzo ha punti di contatto con il racconto "Vera" di Elizabeth Mary Russell.

"Rebecca" fu un gran successo e ne venne tratto un film; altri successi furono "Taverna della Giamaica" (1936), "Mia cugina Rachele" (1951), "Il capro espiatorio" (1957), "Donna a bordo" (1941), "La collina della fame" (1943), "Baciami ancora, sconosciuto" (1953), "Gerald: un ritratto" (1934), una biografia del padre e un libro incentrato sulle vicende dei suoi antenati: "Il Calice di Vandea" (1963)

Du Maurier era convinta che l'egoismo umano fosse alla base della società moderna e che non si potevano compiere passi verso la pace universale a meno che l'uomo non cessasse di pensare e di lavorare per il successo e per il profitto personale.

Questa autrice si è imposta con la poetica rivelazione dell'intimità femminile e con tematiche complesse.

 

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