Comprato alle bancarelle dell'usato, è talmente kitch nei fumetti (che scadono in una parodia involontaria, e che ora non vi metto perché non ho avuto manco la forza per riordinare le pagine) e con una grafica d'impaginazione più in linea con roba da paninari che non da appassionati di Dark Wave, dubito abbia avuto "un numero 2"
ma io l'ho comunque comprato, tanto per aggiungere questa stramberia alla mia collezione di riviste musicali
Diciamo che gli intenti erano anche buoni... si voleva trattare il fenomeno allora nascente della musica Dark e New Wave
Ma, ad eccezione delle prime pagine (purtroppo mi mancano la numero 3 e 4) che riportano una storia della Dark Wave in sintesi
Il resto scade nella parodia involontaria con storie a fumetti, veramente imbarazzanti per la profusione di cliché e tamarrate.
Va meglio con l'approfondimento sui The Cult
Anche se io, da sistersiana, avrei preferito vedere i The Sisters of Mercy
Per poi ritornare a rubriche improponibili, come la testimonianza dell'amico dello Skin Ciambella (!)
Pagine di paccottiglia vestimentaria già kitch all'epoca
E una galleria fotografica che riporta qualche Dark italiano che bazzicava le vie di Milano
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