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Nei luoghi d'acqua corrente o sorgenti vi sono creature femminili dai piedi deformi che attirano i viandanti con il loro canto: nelle leggende del Biellese si racconta della Cattivora, una creatura dagli occhi verdi e mani con artigli, che attira i fanciulli o chi guarda l'acqua; in Calabria, dall'acqua stagnante delle cisterne emerge una strega altissima che corre velocemente per le strade di Paola.
Il Brenta, nelle Alpi vicino al monte Subiolo, pullula di fate e beatrichi (a volte orchi a volte folletti) che attirano i viandanti.
Una "Maddalena" abitava nel lago di Iseo o stava sulle rive per ghermire i bambini che giocavano sulla sponda. Non si sa che aspetto abbia, l'unica cosa che si conosce di lei è il braccio lungo e nodoso, con gli artigli affilati.
Anche nei laghi del Trentino, come il lago di Carezza, vi sono fate custodi di tesori; le Anguane (Aganis) sono bellissime fanciulle che si specchiano nelle acque mentre si pettinano, ma si pensa che abbiano anche dei piedi di capra.
A Roncone vi è la "la Grotta delle Anguane": uscivano di notte, adorne di campanelli, e attiravano i giovani; a Trento, alle falde del monte Bedolé, vi è il "Sass delle Guane"; a Vito d'Asio (Pordenone) è possibile vedere le impronte dei loro piedi in una caverna: le Anguane di questa zona rapiscono i bambini e se li mangiano.
Anche draghi e basilischi sono descritti come creature acquatiche.
Si pensava che i draghi-basilischi nascessero da un uovo deposto sul letame da un vecchio gallo e covato da un rospo; sulla testa portava una corona o pietra preziosa.
Un drago nero viveva in Valsugana, nei dintorni del Brenta, ed era possibile vederlo in estate quando si tuffava nel lago Rovetta.
Il drago più tremendo viveva in Liguria, ad Ameglia: fu cacciato da san Venerio; a Chieti, san Leucio uccise un drago, del quale resta una costola immensa custodita nella chiesa di Atessa.
nella Valle del Lys in Valle d'Aosta vi sarebbe la tana di un drago enorme.
Nello scomparso lago Gerundo, un lago paludoso della pianura Padana, viveva un drago chiamato Taranto; morì solo quando le paludi vennero prosciugate.
In Sud Italia vi sono molti luoghi associati ai draghi: Torre della Serpe (Lecce), Colle del Dragone (Calabria), Rocca del Drago, Gorgo del Drago (Sicilia)

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