La "Stria" nel Folklore Italiano

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La parola "strega" ("stria" o "striga" in latino medievale) deriva da "strix", "uccello notturno" e fino all'XI secolo indicava soltanto certi spiriti malvagi che si nascondevano nei boschi; la "strega" era la creatura diabolica, non la donna (essere umano). Distinzione che sarebbe stata mantenuta fino al tempo di Carlo Magno.

A quel tempo, e anche prima, le strie erano più simili a certe creature malvage del Piccolo Popolo e ogni regione italiana aveva "le sue streghe".

Le Animulari (zona del Trapanese) passavano attraverso le fessure delle porte e uccidevano con un bacio; erano molto temute dai marinai.

Le Bazure abitavano in Liguria, e si incontravano nelle notti di burrasca; sempre in Liguria e in Piemonte vi erano anche le Masche.

Le Beate Donnette (affini alle Bele Butele e alle Genti Beate) sono diffuse in Veneto e sono belle, diversamente dalla strega locale, la Vecia Barbantana.

Le Cogas sarde volavano sulle scope (1), le Janare della Campania, famose a Caserta, hanno dato il nome al borgo di Ianara.

Le Abitatrici dei Campi della Calabria erano dette "Perjashtmazit", un termine albanese molto sinistro.

Altrove, le strie erano chiamate Gatte Masciare, Zobiane, Streghe Marine e il loro nome ha lasciato traccia nei nomi di località: un "Pontesel de le strie" a Trento, un "Sedile delle streghe" a Siusi (Trento), un "Monte delle streghe" a Bagni di Lucca.

(1) "De sas doighi paraulas, nide naramus una pius podede su sole chi na sa luna; de sas doighi paraulas, nide naramus sese. De sas sesas candeles, de sas chimbe piagas, un occiuntu e s'atro puntu, chi ti lassinti inzurpau" Pronunciando queste parole in lingua sarda mentre si trafigge con aghi un pupazzo di cera (il quale dovrà essere sepolto presso un pozzo, vicino al teschio di un cane) è possibile scagliare una fattura che acceca ("inzurpau") il destinatario. Questo rito, e altri, sono stati descritti in "Credenze e riti magici in Sardegna" Nelle campagne d'Italia la stregoneria è sempre stata molto diffusa. La fattucchiere, spesso analfabeti e ignoranti, celebravano questi rituali in ore e zone particolari (cimiteri, chiese sconsacrate, pozzi, alberi dove qualcuno è stato impiccato) 

In Occidente, la tradizione fantastica si fondeva con le pratiche notturne dei riti della fertilità, più tardi demonizzati come "sabba delle streghe".

Nacquero così le leggende sulla stregoneria e la caccia alle streghe.

La parola "strega" evoca un cosmo favolistico e tenebroso: è l'aspetto oscuro del femminile; col cristianesimo la strega divenne la serva (e l'amante) di Satana; in questo periodo si bruciarono streghe, filosofi, maghi, profeti ed eretici.

Per questo motivo è difficile stabilire se le streghe del Piemonte (le Masche), quelle del Tonale (Strie), le "Borde" emiliane, le Sabias spagnole o le streghe sull'Isola di Man subissero la coercizione di un archetipo comune o se sia stata la realtà ad influenzare l'immaginario.

Maghe leggendarie furono Circe e Medea, Canidia (menzionata da Orazio) e Panphila (Apuleio) con i loro scrigni di erbe salutari e tossiche; i loro aiutanti sono i famigli o magistelli, piccoli animali come il rospo, il gatto e la donnola che le streghe nutrivano con gocce del loro sangue.

Formule magiche, col passare dei secoli, vennero trasformate in alliterazioni senza senso: ne è un esempio "Huat Hunat Huat ista pista sista dannabo dannastra", riportata nel "De agri cultura" di Catone, o alla celtica "Harr Harr shebath Hemen Hethan".

Sotto la tortura, le streghe ammettevano qualsiasi cosa: metamorfosi, infanticidi, voli magici, patti col diavolo; la strega turbava i meccanismi del funzionamento ordinato, per questo era considerata diabolica.


2 commenti:

  1. Giacomo Tessaro17.10.25

    Sono lieto che tu abbia scoperto Martin Mystère. I fumetti mancano nel tuo ricchissimo blog, e Martin Mystère è un ottimo stimolo alla conoscenza

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    1. In realtà, leggevo questi fumetti a 12 anni... ne ho ancora molti, e ancora li compro (vecchi numeri che magari mi mancavano a quel tempo) ma do precedenza ai libri, a livello di recensioni...

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