Nuovo video ufficiale dei Cradle of Filth che anticipa l'uscita del nuovo album, che arriverà il 21 marzo! 😃😁
Devo dire che, musicalmente, di primo acchito mi ricorda le atmosfere tipiche di "Nymphetamine" e "Darkly Darkly Venus Aversa", che sono album dei COF che mi piacciono, nella loro deriva "extreme Gothic", molto melodici e autunnali...
Ma la cosa particolare è proprio il titolo! 😀 "White Hellebore",
cioè l'Elleboro, una pianta velenosa (anche se viene usata a scopo ornamentale) E da amante delle piante non potevo non celebrare i COF così! 😁💚
Anche se l'Elleboro non è proprio la mia pianta velenosa preferita... le mie preferite sono Arum maculatum, Erba Paris, Aconito, Giusquiamo e Belladonna, che trovate qui https://erbemagiche.blogspot.com/2025/03/piante-velenose.html
Del resto i COF fin dalle origini hanno sempre curato "la scenografia" dei libretti, inserendoci dettagli legati alle piante e ai fiori (che fanno così poesia cimiteriale campestre e da brughiera inglese! 😍 https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2013/06/thomas-gray-elegia-scritta-in-un.html) come gigli, edera, alberi...
Difatti è la loro iconografia che amo di più 💜😍 e alla quale sono legata mentre l'iconografia del post "Cruelty and the Beast" non mi è mai piaciuta... 😖 troppo posticcia, moderna e artefatta...
Idem per il video, che parte anche da un'idea azzeccata che ben si addice ai COF (lo scenario necroromantico) ma in versione così moderna (da "film horror dei giorni nostri") nell'obitorio asettico 😒, non ha lo stesso fascino delle loro prime iconografie...
E sì che se avessero girato il video con un'atmosfera più vintage (e non con il montaggio frenetico dei videoclip tipici della nostra epoca), con qualche elemento gotico propriamente detto, già per l'uso fortemente erotico che si poteva fare con il fiore dell'Elleboro usandolo per decorare\celare il corpo della donna (in una rivisitazione alla "Ophelia" di Millais)
avrebbero omaggiato le loro prime iconografie alla Dusk and Her Embrace\Vempire enfatizzando ancora di più il loro necroromanticismo delle origini... 💜💀😍
Una tomba dimenticata e quasi coperta d'erba: sulla lapide un nome probabilmente di invenzione, ma che è stato scelto per ricordare la purezza della fanciulla sepolta: su tutto una pace malinconica e il senso della vanità della vita.
Dietro spighe di tasso barbasso,
tra un rovo, onde un passero frulla
improvviso, si legge in un sasso:
QUI DORME PIA GIGLI FANCIULLA.
Radicchiella (1) dall'occhio celeste,
dianto di porpora, (2) sai,
sai, vilucchio, (3) di Pia? La vedeste,
libellule tremule, mai?
Ella dorme. Da quando raccoglie
nel cuore il soave oblio? (4) Quante
oh! le nubi passate, le foglie
cadute, le lagrime piante;
quanto, o Pia, si morì da che dormi
tu! Pura di vite, create
a morire, tu, vergine, dormi
le mani sul petto incrociate. (5) Dormi, vergine, in pace: il tuo lene
respiro nell'aria lo sento
assonare al ronzio delle andrene,(6)
coi brividi brevi del vento.
Lascia argentei il cardo al leggiero
tuo alito i pappi (7) suoi come
il morente alla morte un pensiero,(8)
vago, ultimo: l'ombra d'un nome.
Note:
1) Cicoria selvatica che mette un piccolo fiore azzurro
2) Il garofano dei campi
3) Il convolvolo
4) La morte
5) Sei rimasta fanciulla, e non hai creato altre vite destinate a morire
6) Api selvatiche. Il fruscio del vento diventa il sospiro della fanciulla, come se dormisse.
7) I semi disseminati dal vento
8) Il pensiero della vita
e "Digitale Purpurea" (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2018/06/la-natura-e-la-morte-nella-poesia-di.html)
Infatti, era un tema tipicamente ottocentesco quello dei "fiori di morte" o dei "fiori dei morti" (https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2025/01/i-fiori-dei-morti.html) come la pervinca: nell'Inghilterra medioevale, ghirlande e corone di Pervinca venivano portate dai condannati a morte, forse perché questa pianta sempreverde era ritenuta simbolo di immortalità.
Anche Gustav Meyrink, uno degli scrittori più visionari!, ha scritto un racconto al riguardo, "Le piante orribili". Pascoli in "Digitale Purpurea", come si è visto, descrive due fanciulle, una ancora incontaminata, e l'altra, già "posseduta" dal "Fior di Morte", dai fiori simili a "dita spruzzolate di sangue", che quasi induce l'altra ragazza a "coglierlo". A livello più subliminale, si può vedere "cogliere quel fiore purpureo" come la perdita dell'innocenza dopo un rapporto sessuale: sangue, lacerazione, dolore, contaminazione. D'Annunzio ritorna nuovamente su questo tema in "Favola sentimentale" un racconto del "Libro delle Vergini" (1884, ma il testo era già uscito nel 1882): "Dietro la villa, in un pezzo di terreno, una vegetazione malaticcia e pingue sonnecchiava nell'ombra; erano grosse foglie carnose di un bruno tendente al violetto, cosparse di pelurie come una muffa; erano ramificazioni nane, ignude, simili a rettili morti o a bruchi enormi; erano lame piatte di un verde pallido, rigate di bianco e macchiate come dorsi di rane... certi calici di un roseo di pelle umana si gonfiavano su li steli contorti; certe bocche di uno scarlatto cupo emettevano stami simili a piccole lingue giallicce. I petali avevano come il viscidume dei funghi... in torno, nell'autunno, le vitalbe sembravano viluppi di ragni pelosi o mazzi di piume grigiastre." Comunque, l'esempio più famoso di vegetazione maligna resta il titolo di Baudelaire "I Fiori del Male": http://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2018/05/introduzione-ai-fiori-del-male-di.html
Il critico letterario Getto ha così commentato la Poesia di Pascoli: "La Digitale Purpurea è il fiore forse più corrotto fra quanti produsse, dal seme dei Fiori del Male, il nostro Decadentismo."
Per curiosità, riporto anche la poesia di Gabriele d'Annunzio, "L'inconsapevole" (1883) (da "Intermezzo di rime")
Come da la putredine le vite
nuove crescono in denso brulicame (1)
e strane piante balzano nutrite
da li umori corrotti d'un carname: (2)
sgorgano i grandi fior' quali ferite
fresche di sangue (3) con un giallo stame
e crisalidi (4) enormi seppellite
stanno tra le pelurie de'l fogliame (5):
così dentro il mio cuore una maligna
flora di versi gonfiasi (6); le foglie
vanno esalando un triste odore umano.(7)
Attratta da'l fulgor de la sanguigna
tinta la inconsapevole (8) ne coglie;
e il tossico (9) le morde acre la mano.
Note:
1) Come un fitto brulicame di vermi o insetti cresce da un corpo in putrefazione.
2) E piante mostruose crescono rapide, alimentate dai liquidi corrotti di un carname putrefatto. (nel testo del 1894: "truci piante" e "liquidi fermenti")
3) Spuntano grandi fiori rosso vivo, che sembrano ferite colanti ancora sangue fresco.
4) Lo stadio tra il bruco e la farfalla.
5) Le foglie di questa pianta descritta dal Poeta sono coperte di una fitta peluria. (nel testo del 1894: "ne le rughe del carneo fogliame")
6) I versi ispirati dalla corruzione della sua vita proliferano rigogliosi come quella vegetazione malata che si alimenta della putredine.
7) è l'odore della decomposizione.
8) "La inconsapevole" è la fanciulla innocente, che legge versi di poesia, attratta dalla loro bellezza, senza sapere che le saranno velenosi, o ancora, una fanciulla che si avvicina a una pianta velenosa, ma di grande bellezza.
9) Veleno.
Insomma, queste suggestioni tra Eros e Thanatos che caratterizzano alcune piante si sarebbe potuto "inscenare meglio", con una bella scenografia gotica e cimiteriale alla "Dusk and Her Embrace" 😍💜💀, invece il freddo e asettico "scenario da obitorio" (che più che non il Gotico, rimanda al Romanzo Giallo\Thriller Legale alla "Kay Scarpetta" https://intervistemetal.blogspot.com/2022/04/la-madre-del-giallo-legale-sara-woods.html ) spegne sul nascere tutti questi poetici e decadenti riverberi "Dusk and her embraciani" che hanno reso i Cradle of Filth un gruppo epocale nella scena Symphonic Black, anche se molto atipici (fin da subito) rispetto a tutte le altre band.
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