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Diffusa nelle zone tra Belluno e il Veneto, la Redodesa, chiamata anche Aredodese e Redodeia, è simile alla Befana; indossava un enorme cappello nero.
A Gron (BL), la Redodesa era seguita da 12 Redodesegot, e poteva fermare le acque dei fiumi per far avanzare il suo corteo.
Chi si trovava sulla riva di uno dei fiumi sarebbe stato trascinato via dalle acque ma chi il mattino successivo si fosse avvicinato alle rive avrebbe trovato dei fiori esotici.
Questa creatura non amava essere vista e così andava in giro di notte; se trovava qualcuno sveglio, si avvicinava alla casa urlando e se non riusciva a spaventare, saliva sul tetto e faceva calare la sua gamba gigantesca nella cappa del camino, urlando "Fora de qua che iddio comanda, se non credè, guardè la jamba" ("Fuori di qui che Dio comanda, se non ci credete, guardate la gamba")
Nota di Lunaria: in Lombardia esiste la stessa leggenda, ma con la Gamba Rossa al posto della Redodesa.
Durante l'Epifania, se la Redodesa trovava delle donne intente a lavorare, appariva e portava via l'aspo, il fuso e il gallo più bello del pollaio.
Se una fanciulla le stava simpatica, la Redodesa le appariva bella e splendente e cercava di rapirla.
Uno dei suoi divertimenti preferiti era quello di arrampicarsi sugli alberi inseguendo gli scoiattoli.
Spalancava le porte delle baite, ridendo e sapeva trasformare le foglie di castagno e i ricci in bronzo, donandoli ai fanciulli.
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