Monastero di Cairate, le foto più belle

Info tratte da un cartello nel monastero

Età Romana (I-IV secolo d.C)

Cairate, in età romana, faceva parte del territorio di Milano (ager Mediolanensis) ed era un vicus, un villaggio, il cui stato sociale di alcuni abitanti era elevato: sono state trovate delle epigrafi funerarie di un certo pregio. Non mancavano piccoli santuari, recinti o boschi sacri, dedicati agli Dei: sono state trovate are con dedica a Diana, Mercurio e Silvano, nomi ricorrenti nella tradizione locale, che ricordano le antiche divinità celtiche romanizzate. (Nota di Lunaria: anche a Lonate Pozzolo era attestato il culto di Diana e Silvano) L'economia del territorio era collegata alla proprietà fondiaria, divisa in piccoli lotti, organizzata secondo le necessità dei coloni.

Ancora oggi nella pianura alla destra dell'Olona sono evidenti le tracce della centuriazione, cioè della divisione catastale dei terreni agricoli disposta dalle autorità e di assegnazione delle terre ai coloni e ai veterani dell'esercito, che lo ricevevano come pensione.

Le fonti antiche come Plinio e Strabone parlano di queta zona come ricca di vegetazione con aree disboscate e coltivate già dai Celti.

Vi erano vasti querceti nei quali si allevavano maiali e dai quali si ricavavano carni salate, affumicate, insaccate.

I boschi fornivano legname, usato sia per il riscaldamento sia per la costruzione. 







Qui trovate le immagini della Necropoli: https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2025/03/la-necropoli-il-sarcofago-e-lossario.html






















































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