Chiesetta Campestre e Mulino...

 Classiche cose che solo io posso voler andare a vedere nei weekend 


ovviamente CHIUSE E PURE RECINTATE

visto che gli stessi cristiani non si accalcano di certo per andare a fare il pellegrinaggio lì davanti


difatti lì davanti ci staziono solo io (https://intervistemetal.blogspot.com/2023/01/la-stupenda-cappella-diroccata-in-mezzo.html)

avendo passato "la fase in rigor mortis" di qualche giorno fa (per merito di chi ci tiene tanto alla mia salute... e non vede l'ora di trasformarmi, in maniera perpetua, nel sex symbol dei necrofili...) sono riuscita a raggiungere la Chiesetta Campestre di Santo Stefano, edificata nei pressi del piccolo cimitero di San Vittore Olona e a 20 minuti di distanza a piedi (sui tacchi 😂) dal mulino.


Chiesetta molto "alla Thomas Gray" (che ovviamente avrebbe voluto andarci con Me e Me Sola 😘), ovviamente chiusa con tanto di cancello serrato con lucchettone che rende impossibile anche solo avvicinarsi di striscio (ma voglio dire... e su... non penserete di certo che qui in "italia", e più precisamente a San Vittore Olona, esista l'Inner Circle, vero?!? Tanto interessano solo a me le vostre chiesette mezzo diroccate! e sono rimasta solo io, quaggiù, ad ascoltare Black Metal 😂 Potreste anche lasciarle aperte e solo per me, visto che tanto non ci entra nessuno!!! 😂)

Io però che mi ci sono messa di picca (😂) ho ravanato sui libri fino a trovare le foto dell'interno (foto di pessima qualità ma questo passa il convento 😂 ) 




e l'ancora più nebulosa foto "del cartello esterno"




Ovviamente una Retrograda come me la la chiesetta-lazzaretto la gradisce molto di più... come fu un tempo



Non così funebre come il Lazzaretto di Marnate ma carina, tutto sommato. Ecco qui un paio di info che ho trovato sui libri consultati in biblioteca:

"La piccola Chiesa campestre di Santo Stefano è la più antica di San Vittore Olona. Se ne parla già nel 1304.
Probabilmente esisteva già in precedenza, sotto forma di cappella.
Nel 1452 viene trasformata in Chiesa e la popolazione si appellò al santo perché la preservasse dalla peste. 
Gli affreschi della Chiesa risalgono a diversi periodi: il primo (1487) forse dipinto da Gian Giacomo Lampugnani; il secondo del 1577 sul martirio di Santo Stefano con ai lati San Lorenzo e San Teodoro; il terzo ciclo, del 1700, con crocifisso, il teschio e ossa: la chiesa venne usata come lazzaretto in tempo di pestilenze.
Un tempo, alla Chiesa di Santo Stefano si radunavano i Confratelli del Santissimo Sacramento per cantare il mattutino dell'Officio della Madonna e recitare l'Officio mortuale per i fratelli defunti.
L'usanza scomparve nel 1915 ma la sera del Venerdì Santo saliva il canto mesto dei Confratelli che con la croce alzata venivano dalla chiesetta sino alla parrocchia intonando lo Stabat Mater.
A quel tempo sorgeva un piccolo campanile  con una campanella, che venne abbattuto."

AGGIORNAMENTO, MAGGIO 2024: Finalmente sono riuscita a vederla aperta! 😁 Ecco le foto!


Ed ecco il mulino Meraviglia (il più famoso; in realtà esistono anche altri mulini, meno famosi e non così ben conservati)






I due affreschi ottocenteschi del mulino spiccano subito all'entrata (per fortuna conservati e restaurati a puntino, non come altrove dove è rimasta solo una macchia sbiadita dell'affresco che fu

Olgiate Olona




e solo io so che trattavasi di nicchia votiva pure risalente all'800 se non prima! 😓)





La cosa divertente è che ad un certo punto è sbucato fuori un cane (per fortuna piccino!) mentre ero lì che gironzolavo per vedere gli affreschi e si è messo ad abbaiarmi contro rincorrendomi! 😱

Io ho il terrore dei cani e solo per aver affrontato il pericolo, la Chiesa Cattolica dovrebbe darmi un bel premio: o la Coroncina di Dottoressa in Teologia (😂) questa volta corredata con la palma del martirio per il pericolo che ho affrontato (🐶) (😂) o, in alternativa, l'autista clericale che mi porta a vedere le altre chiese diroccate che ho sulla lista 😂 in primis, questa a Robecco sul Naviglio


Tanto sarebbe tutto ad Maiorem Ecclesiae Gloriam 😂 e non troveranno di certo altre persone interessate a stazionare davanti ai loro fatiscenti lazzaretti ragnatelosi dimenticati dagli stessi cristiani in questione. 😂 

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2022/06/villa-cortese-e-inveruno.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/09/alla-ricerca-della-chiesetta-perduta.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/la-chiesetta-di-sacconago-in-campagna.html

qui le info sul Castello di Legnano e l'Olona

Il Castello visconteo di S.Giorgio 


sorge su un'isola formata dalla biforcazione del fiume Olona che a valle crea un'area golenale; circondato da campi coltivati e raggiungibile da un ponte cinque-seicentesco. A partire dalla sua origine, tra IX-X secolo, ha attraversato vicende alterne, da convento a fortezza, da villa signorile ad azienda agricola e infine a museo. 

Nato come convento di Regolari Agostiniani con la chiesina dedicata a San Giorgio (ancora esistente) in origine era formato da una torre quadrangolare cui si addossarono via via le altre costruzioni. 

L'edificio di culto esisteva già nel IX-X secolo, mentre risalirebbe all'inizio del XIII secolo la costruzione del convento dei monaci agostiniani. Nel XIII secolo fu trasformato in Castrum da Ottone Visconti, arcivescovo di Milano, come rifugio per le spedizioni militari, vista la sua posizione difensiva a metà tra Milano e il Verbano e i confini del Contado del Seprio. Nel 1445 fu ampliato da Oldrado il Lampugnani che lo rese una costruzione signorile fortificata ispirata al castello di Milano, con mura merlate, torrione di ingresso, torri cilindriche, ponte lavatoio e fossato. Oldrado III lo ampliò, affrescandone anche alcune stanze tra il 1523 e il 1528. Nel 1792 fu acquistato dalla famiglia dei marchesi Cornaggia Medici: ne fecero una residenza di soggiorno, sistemando anche la chiesina come tomba di famiglia, poi trasformarono il castello in azienda agricola: furono edificate stalle per bovini, scuderie per cavalli, fienili, un pozzo. Purtroppo a partire dagli anni '60 il fiume Olona, a lato del castello, risentì per l'inquinamento delle industrie tessili. Nel 1973 dopo anni di abbandono, il castello e le aree circostanti furono acquistate dal Comune che restaurò tutta l'area.

Approfondimento sul fiume Olona (tratto dal cartello affisso al Mulino Meraviglia a San Vittore Olona)

Le acque del fiume Olona sono state usate per irrigare i campi, per allevare il bestiame e per muovere le ruote dei mulini da grano. Dal XIX la forza delle sue acque fu utilizzata per muovere le turbine idrauliche installate nei mulini, dando inizio alla tessiture cotoniere, tipiche dell'economia dell'Alto Milanese. L'Olona ha origine nel territorio della Rasa, a Varese, e si getta nel Po a sud est di Pavia, nel comune di San Zenone Po. Il Mulino Meraviglia, già censito nel 1606, di proprietà della famiglia Meraviglia che lo acquistò nel 1946 dai nobili Melzi-Salazar, produsse farina per molti secoli. I mulini di San Vittore Olona, nel 1606, erano cinque: Mulino Melzi-Salazar, poi Mulino Meraviglia, Mulino Cozzi, Mulino Montoli, Mulino De Toffol; purtroppo i mulini scomparvero agli inizi degli anni '80 per l'avanzare delle nuove tecnologie.

Nota di Lunaria: oltre al Mulino Meraviglia a San Vittore Olona, sono rimasti i ruderi del Mulino Cornaggia a Legnano (poco distante dal Meraviglia) 



e del Mulino di Marnate; 


il Mulino di Nerviano "Mulino Star Qua" è ancora ben conservato

e in attività (proprietari: famiglia Molaschi); nel 1733 la famiglia Crivelli possedeva quattro mulini nel territorio di Nerviano; mi risultano anche un Mulino Galletto, a Canegrate (origine secentesca e forse anche più antico) ma non sono ancora riuscita a vederlo dal vivo (ammesso che sia ancora visibile) e un Mulino Corvini (idem)

Il grande affresco della crocifissione che si nota entrando nel complesso rurale del Mulino di San Vittore, risale al 1883, e fu voluto dalla nobildonna Isabella Melzi Salazar. Venne realizzato con l'auspicio di protezione per la città di Legnano: sul fondo si intravede il profilo della città con la basilica di San Magno e il Castello; alla sinistra di Gesù si trova Sant'Agata, protettrice delle mamme in dolce attesa.


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