I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra", stride il gabbiano di vedetta, e Kengah si tuffa, insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio.
A stento Kengah spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo.
C'è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbianella morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse.
E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.
In questo racconto, il grande scrittore cileno tocca i temi della natura e della solidarietà e riconosce all'uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza.
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2022/02/leggende-sul-martin-pescatore.html
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