"Lo Squalo" (gli stralci più belli)


Il film l'ho visto da bambina, insieme ai vari "Grizzly", "L'Orca Assassina", "Cujo", "Gli Uccelli" e molti altri del filone "Animali incazzati contro l'uomo" (un'analisi a parte meriterebbe "Orca Assassina", dove un'orca maschio si vendica dell'orribile scempio che uno spregevole pescatore assetato di soldi ha commesso contro la sua compagna, ammazzandola, e per di più facendola abortire, col piccino che viene espulso dal corpo sanguinolento della madre... una scena veramente straziante), che andavano di moda negli anni '70 e '80, ma me lo ricordo poco. Lo rivedrò, se possibile, dopo aver letto il libro... Intanto devo dire che già il primo capitolo parte bene, con questa scena super splatter...


Trama: Una notte d'estate, una spiaggia a Long Island. Un uomo e una donna in lunghi giochi d'amore. Poi la donna si immerge nell'acqua per una refrigerante nuotata. La mattina dopo il suo corpo, orrendamente nutilato, viene scoperto poco lontano dal luogo del convegno. La polizia della piccola cittadina balneare di Amity indaga: l'assassino è una spaventosa creatura degli abissi marini, il terribile squalo bianco mangiatore d'uomini, potente e innafferabile macchina di morte. Il capo della polizia, Martin Brody, uomo dai ferrei principi, è intenzionato a chiudere la spiaggia, ma si scontra con gli interessi di altri cittadini che non accettano questa misura di sicurezza, temendo che si diffonda la notizia della presenza dello squalo: il crollo economico di Amity, che vive esclusivamente di turismo, sarebbe inevitabile.
Inoltre l'amministrazione cittadina ritiene che ormai il pescecane se ne sia andato: ma il mostro colpisce ancora e questa volta la vittima è un bambino.
Il capo della polizia inizia la caccia.
Intanto, la comunità viene paralizzata dall'incubo di questa demoniaca presenza: sentimenti, affetti, modi di pensare, vite familiari vengono sconvolte.
Perfino Brody è colpito nella sua vita privata: sua moglie cercherà l'evasione da questo incubo con un vecchio amico attraverso una serie di allucinate fantasie erotiche.
I momenti culminanti del romanzo sono l'amore, l'odio, la ricerca della sopravvivenza, l'intrigo politico, la discesa agli inferi di paure ancestrali, la morte: lo squalo rappresenta la rivolta della natura devastata dall'uomo, la materializzazione di un inconscio collettivo che vuole autopunirsi ed espiare le proprie colpe.
 

"Il grande squalo scivolava silenzioso nelle acque notturne, spinto da brevi colpi della coda a mezzaluna. (...) L'animale era a una dozzina di metri da lei, di lato, quando puntò bruscamente verso sinistra, si immerse completamente sott'acqua e con due rapidi colpi di coda le fu addosso. Dapprima la ragazza pensò di avere urtato uno scoglio o un pezzo di legno galleggiante. Non ci fu dolore immediato, solo un violento strattone alla gamba destra. Abbassò un braccio per toccarsi il piede muovendo la gamba sinistra per tenersi a galla, e muovendo a tentoni la mano in quel buio. Non riusciva a trovare il piede. Cercò più in alto e fu sopraffatta da un'ondata di nausea e vertigini. Le dita cieche avevano incontrato uno spuntone di osso e carne lacerata. E capì che quel caldo fiotto pulsante contro la sua mano nell'acqua gelida era il suo sangue. Dolore e panico l'aggredirono insieme. La donna arrovesciò la testa all'indietro e lanciò un urlo gutturale di terrore. Lo squalo si era allontanato. Inghiottì l'arto della donna senza masticare. Ossa e carne scivolarono oltre l'enorme gola in un'unica contrazione. (...) Le mascelle si serrarono attorno al torso, riducendo in poltiglia ossa, carni e organi interni. L'animale, con il corpo della ragazza tra i denti, ripiombò in acqua facendola schioccare violentemente, sollevando spruzzi vistosi di spuma e sangue e fosforescenze. Sotto la superficie lo squalo scosse rabbiosamente la testa resecando con i denti triangolari, seghettati, i pochi tendini che ancora resistevano. Il cadavere si squarciò in due. (...) L'acqua era striata di sangue e brandelli di carne, e l'animale non riusciva a distinguere i segnali dalla sostanza stessa. Guizzò avanti e indietro nella nube di sangue che andava dissipandosi, aprendo e chiudendo le fauci cercando bocconi a caso." 

"Aggrovigliata in quell'intrico d'alghe era una testa di donna, ancora attaccata alle spalle, con parte di un braccio e circa un terzo del torso. Quella massa di carne sbrindellata era di un grigio azzurrino e mentre rovesciava lo stomaco sulla sabbia, pensò - e questo pensiero gli diede un ulteriore conato - che il seno restante della donna appariva piatto come un fore essicato tra le pagine di un libro"



N.B Più terrorizzante di uno squalo bianco c'è solo uno squalo rettiliano della finanza vestito in giacca e cravatta che odia le persone come me e vuole trucidarci...


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