Il Conte di Montecristo

Lo sto leggendo come "riedizione per ragazzi", quindi condensato, perché in tempi dove sono più di là che di qua, pensare di poter finire "Il Conte di Montecristo" (che saranno tipo 1000 pagine di romanzo) è pura illusione. Sarà già tanto se riuscirò a finire un altro romanzo di Liala ("Ombre di fiori sul mio cammino"), sulle 400 e qualcosa pagine, figuriamoci finire il classico di Dumas che sarà almeno il triplo.

Mi farò bastare la riedizione per ragazzi

Trama: Il marinaio Edmondo Dantès, benché innocente, viene arrestato e gettato in carcere, dove langue quattordici anni. Un altro prigioniero, l'abate Faria, che tutti credono pazzo perché offre al governo dei milioni che egli sa essere sotterrati nell'isola di Montecristo, rivela in punto di morte a Dantès il segreto sulle sue immense ricchezze. Dantès evade, sostituendosi al cadavere dell'abate, e impiega il denaro ottenuto per vendicarsi dei suoi persecutori. Tipico e fantasioso romanzo d'appendice, "Il Conte di Montecristo" (1846) è ancora oggi oggetto di successo.












Aggiungo anche "I Tre Moschettieri" (1844): scritto in collaborazione con A. Maquet, sulla traccia del "Memorie del signore d'Artagnan", romanzo storico di G. de Courtilz de Sandras (1709). Narra le avventure di quattro spadaccini del tempo di Luigi XIII. I tre moschettieri Athos, Porthos, Aramis e il cadetto d'Artagnan si mettono al servizio della regina Anna d'Austria, insidiata dalle trame di Richelieu, impegnandosi a recuperare i fermagli di diamanti da lei donati all'amato Buckingham.

L'intreccio serrato e avventuroso, nonché la caratterizzazione psicologica dei personaggi, motivano la non tramontata popolarità del romanzo.



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