Metal & Interviste: I Quattro Cavalieri dell'Apocalisse (+ il nuovo cd dei COF)

Nel mentre ho di sottofondo il nuovo cd dei Cradle Of Filth (praticamente l'unica cosa bella di questo 2022 Anno BigPharmae)

ecco un commento ai Quattro Cavalieri dell'Apocalisse.

Mi sono occupata poco di escatologia cristiana, ad essere sinceri, non mi era mai interessata molto... https://intervistemetal.blogspot.com/2022/03/le-sette-coppe-nellapocalisse-il-doom.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/interpretazione-numerologica.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/10/paradiso-e-inferno-nelle-frasi-dei.html https://intervistemetal.blogspot.com/2022/02/apocalisse-i-cataclismi-e-i-sette-angeli.html https://intervistemetal.blogspot.com/2023/01/il-666-spiegato-bene-lol.html

Ma adesso ci auguriamo che abbiano ragione i cristiani evangelici e calvinisti, quelli che credono ad un letterale fuoco infernale, e che affermano che i malvagi saranno scagliati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, essendo vasi d'ira predestinati ad andare in perdizione (ché la salvezza è per grazia e non per opere e Dio salva chi vuole e indura chi vuole)

Ci auguriamo proprio così, questa volta la pensiamo esattamente come i cristiani integralisti, perché VOGLIO VEDERE I MIEI AGUZZINI CONTORCERSI NELLE FIAMME PER TUTTA L'ETERNITà. LI VOGLIO VEDERE CONTORCERSI NELLE FIAMME COME IL RICCO EPULONE, VOGLIO VEDERE TUTTI QUEGLI INCRAVATTATI RETTILOIDI CONTORCERSI NELLE FIAMME ETERNE, MEGLIO ANCORA SE PATISCONO LO STESSO MALESSERE DEVASTANTE CHE HO PATITO IO, A MAGGIO E A DICEMBRE 2021, PER COLPA LORO, E CHE MI HA TOTALMENTE LOGORATO.

Altro che "L'inferno è vuoto", come suggeriva e sperava Von Balthasar https://intervistemetal.blogspot.com/2021/10/paradiso-e-inferno-nelle-frasi-dei.html

No no, questa volta ce lo vogliamo immaginare pieno zeppo di tutti i TIRANNI che ci hanno angariato.

Info tratte da

Dall'Apocalisse, 6:

Ed ecco la mia visione continuò. Quando l'Agnello aprì il primo dei sette sigilli, udii il primo dei quattro Viventi gridare come con voce di tuono: "Vieni" Ed ecco, apparve ai miei occhi un cavallo bianco; colui che lo cavalcava teneva in mano un arco; gli fu data una corona, poi partì da vincitore per vincere ancora. Quando aprì il secondo sigillo, udii il secondo Vivente gridare: "Vieni" Allora apparve un altro cavallo rosso-fuoco; a colui che lo cavalcava fu dato di espellere la pace fuori dalla terra e di far sì che si sgozzassero gli uni gli altri; gli fu data una grande spada. Quando aprì il terzo sigillo, udii il terzo Vivente gridare: "Vieni" Ed ecco, apparve ai miei occhi un cavallo nero; colui che lo cavalcava teneva in mano una bilancia; udii come una voce in mezzo ai quattro Viventi che annunciava: "Un litro di grano per un denaro, tre litri d'orzo per un denaro. Quanto all'olio e al vino, non sciupateli" Quando aprì il quarto sigillo, udii il grido del quarto Vivente: "Vieni" Ed ecco, apparve ai miei occhi un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava ha nome Peste; e l'Ade lo seguiva. Allora fu dato loro il potere su un quarto della terra, perché facessero strage con la spada, con la fame, con la peste e con le belve della terra.

I Quattro Cavalieri dell'Apocalisse vengono chiamati a turno e balzano in scena tutti nello stesso modo: basta che uno dei quattro misteriosi Viventi (1) lanci un comando.

Il Primo Cavaliere è il vincitore. Il suo cavallo è bianco. Gli viene offerta la corona del trionfo ancor prima che inizi a cavalcare. è una promessa di vittoria e di trionfo.

Il Secondo Cavaliere cavalca un cavallo rosso che significa sangue e fuoco: è in partenza per la guerra, con bandiere al vento e squilli di fanfare; la strage sarà sanguinosa. La spada portata dal secondo cavaliere significa massacro; gli viene conferito il potere di massacrare gli uomini.

Il Terzo Cavaliere dal cavallo nero simboleggia la fame, la carestia. La bilancia che tiene in mano rappresenta il razionamento del cibo: ci sarà penuria di cibo. Il denaro citato nel testo biblico era lo stipendio giornaliero al tempo di Giovanni; quando ci sarà la carestia, con il denaro si potrà comprare solo l'indispensabile. L'olio e il vino dovranno essere risparmiati. Anticamente, l'olio e il vino erano i rimedi medicinali antichi; sono citati anche nella parabola del buon samaritano, per lenire il dolore delle ferite.

Il Quarto Cavaliere è la Morte; il cavallo verdastro ha il colore tipico della morte e della putrefazione. Dietro di sé trascina il carro di trionfo dell'Ade, cioè dell'Oltretomba; vi carica sopra il suo bottino, cioè i covoni di uno spaventoso raccolto: la Morte inghiotte tutto (inclusi i miliardari che spadroneggiano e si credono immortali...) Una quarta parte della terra cade in balia della morte: spada, fame, peste e belve feroci.

Questi Cavalieri spaventosi cavalcheranno in ogni secolo fino alla fine del mondo. Sono sempre presenti ma se Dio li lascia cavalcare è perché deve ricavarne un bene maggiore. La storia umana e gli eventi naturali sono strutturati nel piano di Dio. Queste sciagure sono una conseguenza del peccato, ma Dio utilizza tutto, anche il peccato. (Nota di Lunaria: alcune teologhe femministe hanno sostenuto che la violenza sulle donne e l'ordine dato a Genesi\Corinzi\Efesini\Timoteo di essere sottomesse ai maschi, è causa del peccato, e non "volontà di Dio", come invece l'hanno sempre fatta passare i teologi...)

Nota:

(1) I Viventi stanno intorno al trono di Dio e sono costellati di occhi davanti e dietro; il primo Vivente è come un leone, il secondo come un torello, il terzo è come un volto d'uomo, il quarto è come un'aquila in pieno volo. Hanno sei ali e ripetono "Santo, Santo, Santo il Signore, Dio Onnipotente Egli era, Egli è ed Egli viene" La visione di Giovanni ricorda quella di Isaia, dove i serafini si tenevano al di sopra del trono di Jahvé; ciascun serafino ha sei ali, due per coprirsi il volto, due per coprirsi i piedi e due per volare. https://intervistemetal.blogspot.com/2021/12/breve-introduzione-agli-angeli.html Nella visione di Giovanni i Viventi rappresentano tutto quanto è forte, grande potente; sono tempestati di occhi per esprimere la loro perpetua contemplazione di Dio.