(Come) Felicita e Perpetua

Mentre le femministe e quelli del "diritti per tutt*!" NON stanno facendo niente per aiutare le persone che non arrivano a fine giornata (perché senza stipendio) o le persone psicofisicamente rovinate e devastate da certi provvedimenti e sostanzialmente abbandonate a loro stesse (come la sottoscritta, per esempio) onde poi essere conteggiate come "morte di coviddi" se schiattano di tutt'altro, i cristiani cattolici del 2022, quelli dissidenti dalla chiesa "di adesso", con le loro armi spirituali e\o partecipando alle manifestazioni, danno battaglia, anche facendosi manganellare nelle piazze, mentre, disarmati, recitano i loro rosari.

Tutto il contrario delle "paladine contro le violenze, lotta al patriarcato, sorelle! se toccano una, toccano tutte!", visto che nessuna di queste signorine si è degnata di "offrirmi sorellanza" e la solidarietà la trovo sotto i video dei "sovranisti no Euro di Destra" o "cattolici\evangelici". 

Io, quando studio il cristianesimo, tengo conto di tutto, non tengo conto solo "della questione 92", proprio no, tengo il conto di tutto quello che succede nella macrogalassia cristiana. E quindi tengo il conto anche delle cose che certi cristiani hanno fatto e stanno facendo nel 2021-2022. 

Le signorine della lotta contro "tutte le discriminazioni" sono affaccendate a fare la battaglia contro i filmini di Moana, le bambole gonfiabili o a sfoggiare i peli sulle gambe e sotto le ascelle, non penserete che perdano il loro prezioso tempo ascoltando le istanze delle vittime di questo totalitarismo?!? Ma certo che no, l'emergenza è il "catcalling", eh, la gente sta proprio crepando di quello, mica di altro... 

Un post, quindi, per celebrare la costanza e la tenacia di questi cristiani del 2022 che ci ricordano, per coraggio, le martiri come Felicita e Perpetua che NON si prostrarono all'oppressore, NON obbedirono al tiranno. 

Info tratte da

Tibia Perpetua era una giovane nobildonna, molto colta, di 22 anni, sposata e madre di un bambino, che venne rinchiusa in carcere con Felicita, la figlia dei suoi servitori. Felicita era incinta. Entrambe le giovani donne vollero convertirsi al cristianesimo e vennero condannate a morte dall'imperatore Settimio Severo. è Tertulliano ad informarci sulla vicenda del loro martirio.  Prima i parenti delle due donne cercarono di dissuaderle, poi le donne vennero incarcerate e Felicità partorì in prigione. Per salvarsi, sarebbe bastato obbedire: rinunciare alla fede cristiana. Ma Felicita e Perpetua rifiutarono di abiurare: neppure di fronte alle bestie dell'arena di Cartagine, davanti alle quali le due donne vennero lasciate per morire sbranate. Perpetua accettò il martirio con tranquillità. Quando vide Felicita assaltata dai morsi delle belve, la sollevò e la sostenne. Mentre le zanne e le corna delle bestie facevano brandelli della sua veste, lei cercava di rimetterla a posto per mostrare il suo pudore.  Tutto questo stupì la folla che assisteva al martirio.








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