Il Computer di Antikythera e la Pila di Bagdad

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Nel 1900, alcuni pescatori scoprono, nei dintorni dell'isola di Antikythera, il relitto di una nave affondata nel I secolo a.C; insieme a reperti come anfore e manufatti, c'è anche uno strano oggetto ormai ricoperto di incrostazioni.

Quando viene ripulito, i ricercatori scoprono che l'oggetto è formato da una lastra di bronzo incisa con diversi simboli e 40 rotelle: una sorta di primitiva macchina calcolatrice astronomica.

Chi crede all'ipotesi aliena, ritiene che sia una macchina donata agli esseri umani dagli alieni.


Nel 1936, nei pressi di Kuyut Rabbou'a (Bagdad, Iraq) viene scoperto uno oggetto strano, risalente ai Parti (II secolo a.C): è un contenitore di argilla a forma allungata, 12 cm di altezza, con un tappo di bitume che lo richiude. Il coperchio presenta un cilindro di rame, 9 cm di lunghezza per 2 di larghezza, chiuso, verso il basso, da un altro tappo. Dentro il cilindro, vi è una barra di ferro. Lo strano oggetto ricorda una sorta di pila a carbone-zinco, una sorta di primitivo generatore. Incredibilmente, quando viene ricostruita, la pila funziona, anche se in maniera molto rudimentale. Alcuni ipotizzano che alcuni popoli del passato potessero aver scoperto l'energia elettrica, senza però saperla usare correttamente. Chi crede all'ipotesi aliena, lo ritiene un dono proveniente dagli extraterrestri.



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