Breve introduzione al Confucianesimo

Nota di Lunaria: NO, non mi metto qui a sciropparmi tutta una storia del confucianesimo nei dettagli, men che meno lo faccio a tempo di record (come invece ho fatto per una storia della medicina,
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/recensione-pericolo-medico.html
quando venni inzigata da quell'aristotelico... e sto ancora aspettando di leggere le sue "confutazioni"...).

Di letteratura, esoterismo e arte cinese\orientale mi occupo di tanto in tanto, a piccoli sorsi, https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/breve-introduzione-allo-zen.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/qualche-concetto-di-filosofia-orientale.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2022/01/temi-e-simboli-della-poesia-cinese.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/lao-tzu.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/cina-antica-e-black-metal.html    
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/larte-nellantica-cina.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/i-ching.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/animali-e-alberi-nel-simbolismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/il-simbolismo-del-loto.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/breve-introduzione-al-taoismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/tantra-e-tao.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/il-pozzo-nel-simbolismo-cinese.html
anche perché, nella sua forma antica, trattasi di una cultura totalmente androcentrica e misogina, orrendamente basata sulla gerarchia, sull'obbedienza e l'autorità (in questo caso, autorità del maschio vecchio sul maschio giovane e obbedienza del popolo tutto all'Imperatore) e sulla sottomissione (moglie sottomessa al marito).

Diciamo pure che posso apprezzare la singola frasetta confuciana o taoista, il singolo dipinto, esattamente come faccio per il cristianesimo, ma niente più.

Per quanto mi riguarda, bastano le frasi maschiliste di Confucio (nonché l'approvazione delle percosse da dare alla moglie) per rifiutare totalmente il confucianesimo... e per dire alle donne occidentali di stare alla larga da questa ideologia e dall'idolatria che si porta a Confucio (e al Buddha https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/violenza-e-misoginia-nel-buddismo-e-non.html) (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/la-condizione-delle-donne-nel-myanmar-e.html), visto come "Il grande saggio, il grande maestro di morale"
Comunque, qui troverete una sintesi sul confucianesimo (e il post sarà via via aggiornato, quando mi viene il capriccio di leggermi roba confuciana e di trascriverla)

Ah, certo: similmente a cristianesimo, ebraismo, islam (cioè LA Misoginia per definizione) nelle loro versioni moderne (ridicole) "per donne" ideate (di sana pianta e con contorsionismi mentali allucinanti https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/wiccislam-si-hanno-inventato-anche.html) da femministe monoteiste, anche nel confucianesimo dei giorni nostri c'è il settore "femministe confuciane".
https://www.schwarzmanscholars.org/news-article/confucianism-feminism-conflict-new-understanding-necessary/#:~:text=Confucianism%20and%20feminism%20have%20been%20inherently%20at%20odds.,women%20in%20China%20has%20been%20associated%20with%20Confucianism.

Va bhè: se vogliono pensare che i diritti per le donne asiatiche li ha portati Confucio... :P 
Non mi impiccio, anche perché per fortuna la sbobba misogina confuciana non c'è toccata in sorte, qui da noi.
Bastano e avanzano le femministucole cristianoidi di casa nostra, quelle del "la madonna è una Dea!\la chiesa ha sempre dato dignità e diritti alla donna\gesù è stato il primo femminista\gesù in realtà era mezzo maschio e mezzo femmina, era il profeta della Spiritessa Santa", senza che io battibecchi anche contro femministucole confucianoidi che vorrebbero convincerci che "ma Confucio è stato il primo femminista della Storia! La donna asiatica ha sempre goduto di tutti i diritti, il confucianesimo è la religione delle donne!"

Qui ho trattato la vera condizione della donna asiatica, quando i precetti di Confucio e di Buddha vengono applicati alla lettera:
Myanmar: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/myanmar-spiriti-black-metal.html
Laos: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/laos-spiriti-e-brutal-death-metal.html
Corea: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/corea-sciamanesimo-antiche-divinita-e.html

Questa è una delle poche donne dell'antica Cina che si dedicò alla scienza e alla cultura:
 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/la-matematica-cinese-e-wang-zhenyi.html

A proposito: ricordatevi che i comunismi asiatici furono più cruenti di quelli occidentali perché i loro dittatori fecero un mix tra precetti comunisti di origine europea (Stalin, Lenin, Marx, roba del genere) e precetti confuciani e buddhisti (dei loro pensatori) basati sull'assoluta obbedienza all'autorità e sulla rinuncia perpetua e volontaria: è per questo che il comunismo dittatoriale cambogiano è stato molto più cruento di quello albanese o romeno. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/cambogia-arte-culto-shiva-spiriti-e.html)


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Info tratte da


Nell'antica Cina, quella delle dinastie, esistevano tre grandi ideologie: il Confucianesimo, il Taoismo e il Buddhismo (che però proveniva dall'India, pur influenzando il Confucianesimo e il Taoismo).
Il Confucianesimo, pur portando un nome che rimanda a Confucio, non venne creato da lui perché esisteva già in  precedenza: lo stesso Confucio diceva "Non ho creato nulla di nuovo, vi trasmetto soltanto fedelmente la dottrina dei padri"; ma fu Confucio con le sue opere e parole che diede un riassetto qualificato al pensiero antico cinese e resta la figura più rappresentativa.
Per i Cinesi il Confucianesimo rappresenta la loro cultura tradizionale, la loro letteratura, stile di vita: ha influenzato l'etica, la politica, la letteratura, la scienza, l'arte; il Confucianesimo ha nutrito, per millenni, la cultura cinese.
Il Confucianesimo venne istituzionalizzato come dottrina ufficiale delle dinastie cinesi, per offrire un'etica e un'ordine al paese; i rapporti tra Confucianesimo, Taoismo, Buddhismo non furono sempre sereni, anche se il Buddhismo influì sul Confucianesimo, dando avvio al Neoconfucianesimo.

Mentre il Confucianesimo è una dottrina etico-sociale che vuole costruire e migliorare la comunità umana, pur rifacendosi a certi principi superiori come il Cielo ecc, il Taoismo di Lao-tze viene considerato come eresia o dottrina stravagante e nociva all'amministrazione pubblica perché tende a eludere i problemi della società invece che a risolverli e il suo relativismo non ammette l'esistenza dei valori del mondo, neanche quelli morali, giudicati irreali.
A sua volta il Buddhismo cerca di evadere dalla realtà e vede nel mondo solo fenomeni effimeri e irreali: non risolve i problemi, ma cerca di evitarli, puntando sull'annientamento radicale delle cause per formare il "vuoto dell'anima"; per questo motivo durante la dinastia Han il Buddhismo venne criticato dai confuciani che lo giudicavano distruttivo della società umana.

Ma c'è una domanda da porsi: il confucianesimo è una religione? Se usiamo il criterio più diffuso per definire una religione, possiamo dire che il confucianesimo è una religione in quanto ha tre requisiti: un concetto di divinità, una fede, un culto, almeno il confucianesimo verso la fine del primo millennio dopo l'era cristiana.
Poi il concetto di Dio tende a svanire e a confondersi con le forze naturali o lo spirito razionale dell'uomo.
I grandi sacrifici al Cielo (T'ien) celebrati dall'Imperatore durarono sino alla fine dell'ultima dinastia Ch'ing (1911).
Pur cessando le liturgie, rimane l'etica confuciana, profondamente radicata nella mentalità cinese, anche nella Cina comunista: un marxismo a sfondo confuciano non è impossibile (Nota di Lunaria: anche il comunismo cambogiano era influenzato dalla mentalità buddista: per questo fu più atroce dei comunismi occidentali, come dimostravo nel mio post dedicato a Pol Pot)

Comunque, è importante far notare che Confucio non è stato il fondatore di una religione, e non volle esserlo: la sua missione era quella di riordinare la società corrotta e ricondurla sul cammino dei principi espressi dai padri (Nota di Lunaria: in primis, l'inferiorità della donna), affinché tutti gli uomini potessero vivere in armonia secondo la volontà del Cielo.

Il confucianesimo ama esprimersi con i simboli, specialmente quelli del mondo della Natura o ricreati in modo fantastico, derivandone le forme da elementi mitico-arcaici e in funzione didattica, essendo una dottrina che si pone lo scopo del perfezionamento morale e spirituale dell'uomo.
Uno dei simboli del confucianesimo è il cubo di porcellana della dinastia Ch'ing: le quattro facce rappresentano l'universo verso il quale si affacciano i dragoni a cinque teste avvolti di fiamme, simbolo delle forze terribili-benefiche della natura, stringenti negli artigli la perla, simbolo dell'energia vitale.
Il "Tempio del Cielo", presso la muraglia meridionale di Pechino, racchiude elementi architettonici come l'Altare del Cielo, costituito da una serie di scale e terrazze, il cui numero ha un significato magico: l'Imperatore, alle tre del mattino del capodanno cinese veniva a pregare perché si realizzasse il "Decreto del Cielo", uno dei concetti fondamentali del confucianesimo, tramite la fortuna della dinastia e la prosperità del popolo.

è molto difficile fare una storia delle idee religiose nella Cina antica: i cinesi hanno sempre considerato le religioni dal punto di vista pratico, come codici di morale sociale e politica e persino come mezzo per raggiungere la felicità o la ricchezza.
Gli antichi cinesi non si sono mai granché occupati dei problemi metafisici tipici della mentalità occidentale; il confucianesimo è sempre stato piuttosto restio ad occuparsi di spiriti o vita futura.
è sul piano della pratica morale che Confucio (e quindi il confucianesimo) si muove: l'interesse del confuciano non è orientato all'aldilà del mondo ma verso qualcosa o qualcuno che è lui stesso.
Se il confuciano modera i suoi desideri lo fa nella giusta misura empirica in cui essi gli impediscono di integrarsi al mondo, ma non lo fa come il buddista che soffoca il desiderio per sfuggire al mondo.
Il confucianesimo, rispetto ad altre morali basate su principi metafisici, è pratico: si tratta di realizzare la virtù, la morale, e questo presenta il confucianesimo come un'etica.
Tuttavia, una certa forma di confucianesimo si trasformò in una sorta di religione: Confucio venne venerato dopo la sua morte e la dottrina confuciana si impose come "religione di Stato" come fondamento del sistema sociale cinese e non subì varianti, se si escludono pochi cambiamenti, denominati "neo-confucianesimo".
Comunque, anche se viene inteso come religione, il confucianesimo è sempre rimasto all'interno dello "ju shih", cioè parlando di principi superiori (dio o gli dei) sempre in sintesi, senza perdersi in definizioni.
Per esempio, Confucio non parlava volentieri di faccende che non avessero una portata pratica. A Tzu Lu, che lo interrogava sulla morte, rispose: "Non sai cos'è la vita; come potresti sapere cos'è la morte?"
Quando Tzu Lu gli chiese come servire gli Dei e gli spiriti, Confucio rispose: "Voi non sapete come servire gli uomini; come sapreste servire gli dei?"
Confucio parlava del Cielo (1), degli Dei e degli spiriti (2) in modo allusivo: esistevano in quantità innumerevole: Dei tutelari della casa, del terreno, del cammino, dei monti e dei fiumi (solo per citare qualcosa) e gli spiriti ancestrali.

Nel K'ung-tzu chia-yü "Ricordi della Famiglia di Confucio" è scritto: "Ciò che si distingue dal Tao (La Via) è il Ming (il Decreto del Cielo): nella sua forma unita è il Hsing (la Natura dell'Uomo); nelle sue trasformazioni mediante lo yin e lo yang, producendo forme e aspetti, è la vita; trasformandosi sino all'ultima fase voluta, è la morte. Per questo il Ming è l'inizio della natura dell'uomo e la morte ne è la fine. Se c'è un inizio deve esserci una fine."
Sarebbe questo Decreto che dona la nascita alla natura o essenza dell'uomo, la quale ha una forma unitaria.
Il concetto di Decreto del Cielo si concentra sulla conoscenza della natura dell'uomo, su uno sforzo per condurre tale natura alla sua perfezione.
Si può dire che Confucio ha compreso solo verso i 50 anni il Decreto del Cielo, compreso e conosciuto attraverso una conoscenza non-concettuale: ha compreso l'esigenza morale e che vi è un ordine del tempo che l'uomo deve scrutare con riverenza e al quale deve conformarsi e sottomettersi: "Che la via sia praticata: questo è il Decreto. Che la via si abbandonata: questo è il Decreto."

Note:

(1) Ti, il Signore del Cielo, l'Antenato primordiale.
T'ien è il Cielo, Ti personifica il Signore Supremo.
Nel Shu ching ("Il libro dei Documenti") ci è descritto Shu che agli inizi della sua vita stava presso il monte Li: "Egli andava nei campi ogni giorno per gridare al Cielo misericordioso e ai suoi parenti, prendendo sopra di sé tutta la colpa e caricandosi la loro cattiveria"
Il "Li Chi" ("Memoria sui Riti") specifica "La cerimonia in onore di Hou Ch'i, l'antenato mitico del re di Shu, guarda verso il Cielo; il culto del re Wen nella Sala della Luce guarda verso il Signore Altissimo."
La Sala della Luce (Ming t'ang) era il tempio ancestrale

2) "Gli esseri spirituali non hanno offerte che essi accettino sempre; esse accettano soltanto quelle fatte con un cuore sincero."
Lo Shung Yung afferma: "Mediante i sacrifici si rende omaggio al Signore Sovrano"

Per il Confucianesimo l'intervento sull'uomo e sulla sua vita, è anche motivato da forze che esistono anche al di là della sola visione mondana; tutto ciò induce a vedere nel Confucianesimo un'etica della vita saggia e buona ma combinata col Decreto del Cielo, legata a riti, eppure sempre proiettata verso il "chung", il centro di se stessi.
Il confuciano prende in considerazione i suoi rapporti con tutto l'universo creato e armonizza la propria esistenza col resto del mondo della natura il cui padrone supremo è il Cielo.

La virtù ("Jen" o "Ren") è il centro del pensiero confuciano.
è una virtù primaria ed essenziale per il Cielo e che si manifesta tramite la Natura, viene accettata e imitata dall'uomo come sua virtù fondamentale.
Come il Cielo che genera, vivifica e ama tutte le creature, anche l'uomo deve amare tutti gli uomini (Nota di Lunaria: sì, ricordandosi però che la femmina la si può pestare eccome, secondo la mentalità confuciana...)
Il riconoscimento in Dio come origine e come l'antenato dell'uomo rafforza questa convinzione.
Per il confuciano, tutto ha un significato perché in tutto esiste il principio yin-yang, un principio di vita in cui si manifesta la virtù Jen del Cielo.

Nelle prescrizioni rituali ci sono i sacrifici per i monti, i fiumi, offerte per gli animali, perché contribuiscono tutti alla vita dell'uomo.
Ogni animale, pianta, fiore, insegnano una virtù morale che l'uomo deve imparare.
I monti (rappresentati spessissimo nella pittura cinese, tipica espressione confuciana) simboleggiano la virtù Jen, essendo rifugi delle piante e degli animali; l'acqua è simbolo di vita e giustizia; i pini e i cipressi insegnano la costanza e la resistenza ai mali; la gru simboleggia la longevità, il cavallo è simbolo di servizio, i fiori di peonia alludono alla ircchezza.
Molti nomi cinesi sono elementi della Natura.
Coltivare piante e fiori, sostare nei luoghi naturali vengono considerati opere utili alla propria santificazione.
Mencio insegnava a meditare l'insegnamento morale della "grande aria" aperta nella Natura per conoscere meglio la grandezza del Cielo.
La Natura è grande, immensa, dolce e durissima, generosa anche con i cattivi, ma serve tutta e tutto serve alla vita.
Curiosamente, in passato, tutti gli alti funzionari dello Stato che venivano licenziati, tornavano a fare il contadino: l'agricoltura era una delle più alte espressioni della virtù Jen e una collaboratrice del Cielo. Nella graduatoria confuciana dei mestieri, al primo posto stavano i pubblici funzionari, al secondo posto gli agricoltori, al terzo gli artigiani, all'ultimo i commercianti, poco stimati perché si riteneva che il commercio fosse uno sfruttamento dei poveri; il mestiere di soldato era fuori dalla graduatoria, perché causava la morte. 

Per quanto riguarda Confucio non scrisse nulla, a farlo furono i suoi discepoli; i libri più importanti sono cinque, i "Cinque Ching" (Libri Canonici):
L'Yi-Ching, Libro dei Mutamenti\Mutazioni
Lo Shu-Ching o Libro di Storia, che raccoglie eventi e leggende dei primi regni cinesi
Lo Shih-Ching, Libro delle Odi
Il Ch'un Ch'iu, Annali di Primavera e di Autunno
Il Li-Chi, la Raccolta di Riti

I libri classici sono:
1) I dialoghi (Lun-yu)
2) La Grande Scienza (Ta-hsuch)
3) Il Giusto Mezzo (Chung-yung)
4) Il Libro di Mencio (Meng-tzu)

IL PENSIERO CINESE PRECONFUCIANO

La storia della Cina ci permette di risalire fino al XIV secolo a.c. ma le documentazioni archeologiche (reperti di bronzo e ossa con scrittura + la letteratura tradizionale) si possono far risalire fin verso il XXI secolo a.c
La storia cinese in forma scritta ci presenta una Cina socialmente organizzata, con abitanti sedentari e agricoli, ed è possibile che l'ambiente di vita che ha contribuito al pensiero antico cinese è stato quello della pastorizia e dell'agricoltura.

L'origine stessa della scrittura cinese composta dagli ideogrammi viene attribuita all'osservazione della natura: tutti gli ideogrammi antichi, specialmente quelli più antichi, sono figure stilizzate prodotte dall'imitazione delle cose, piante, animali, addirittura dall'osservazione delle viscere degli animali; i caratteri cinesi nella scrittura ideogrammatica assumono forme antropomorfe per indicare che la buona scrittura è l'espressione stessa della perfezione dell'uomo: "Ci sono i segni in Cielo e ci sono i segni sulla Terra. L'uomo li copia, ed ecco la scrittura".
Al Sole e alla Luna gli antichi cinesi davano particolare importanza perché erano legati alle attività di pastori e agricoltori.
Il concetto di "mutazione" era espresso con un ideogramma composto dalle immagini del Sole e della Luna: il Sole sta sopra per la sua maggiore importanza, e la Luna sta sotto, formando un unico ideogramma yi.
Dall'osservazione del Sole e della Luna e dei relativi fenomeni del giorno e della notte, veniva formulato il principio dualistico di Yin-Yang per spiegare l'evoluzione e la trasformazione di tutte le cose.
Yin vuole dire Luna, Notte, Ombra, Femmina, Umido, Freddo
Yang significa Sole, Giorno, Luce, Maschio, Secco, Caldo.
I numeri dispari erano maschili, quelli pari femminili.

Schematizzando, possiamo evidenziare:

L'epoca preistorica può essere suddivisa in:
1) Civiltà di Lung-Shan, culto guerriero funerario
2) Civiltà del Kansu, culto delle forze cosmico-sessuali\idee escatologiche
2) Civiltà di Yang-Shao, culto agricolo funerario

In epoca Shang si privilegiano il politeismo naturalistico, cerimonie sacrificali di umani e animali, tecniche divinatorie scapulo-mantiche con ossa di animali, sciamani e indovini, usi funerari, ideologie sacrali come la forza fecondante del sangue, il culto degli antenati o antenati regali con rango divino e il concetto di Shang-di (Shang-ti), l'Essere Celeste dominatore supremo.

Per quanto riguarda i termini usati per esprimere l'idea di Dio, abbiamo "Ti", Dominatore, Imperatore, e "T'ien", Cielo.
Il termine Ti era molto in uso durante la dinastia Shang (1766-1133 a.c) e veniva spesso usata la locuzione Shang-Ti, cioè Dominatore Supremo, Regnante Supremo.
T'ien, Cielo, era usato durante la dinastia Chou (1134-250 a.c) per indicare Colui che ci copre e ci protegge.
Oltre a Dio, gli antichi cinesi credevano anche a spiriti o geni dei monti, mari, fiumi, ai quali offrivano periodicamente sacrifici per chiedere protezione.
Il culto più importante era quello degli antenati.
L'antichissimo ideogramma usato per indicare l'antenato (che poteva favorire, proteggere o nuocere ai discendenti) era l'immagine dei "due occhi" oppure del triangolo, sempre inteso come occhio vigilante.
Garantire la discendenza era la preoccupazione di tutti gli antichi cinesi: chi non aveva figli era maledetto.
In epoca antica, si trovano tracce di totemismo e animismo con guerrieri ornati come animali e vessilli di animali feroci, similmente ad alcune tribù africane o dell'America.
Piante, animali, sassi, rocce hanno sempre affascinato i cinesi. 

I "Riti del Chou" contengono le istituzioni e le classificazioni dei pubblici funzionari dello Stato durante la dinastia Chou.
Erano suddivisi in diverse categorie, in onore del Cielo, e per armonizzare la vita sociale dell'uomo con quella della natura:
la categoria celeste governa il popolo;
la terrestre pensa al benessere del popolo;
L'autunnale comprendeva i giudici e i militari, perché "il Cielo uccide e purifica la Natura in autunno";
la categoria invernale si occupava di artigianato ed industria; la categoria primaverile era responsabile dei riti e dell'educazione del popolo.
Quella estiva era dedita alla politica e all'agricoltura.
Ogni categoria era divisa in vari gradi e funzioni.

C'è da dire che alcuni pensatori cinesi non erano d'accordo con la distinzione in classi e categorie: per Mo-tzu (479-381 a.c) era importante l'amore universale senza distinzione di classe, gradi, parentela, perché, come predicava Mo-tzu, Dio ama tutti gli uomini senza distinzioni. Per Mo-tzu i mali della società derivavano dalla distinzione di classe e di parentela.
Era anche contrario ai riti confuciani, perché vedeva una spesa dispendiosa, inutile e dannosa al benessere dei poveri: "Dio che ama tanto gli uomini ed è un Dio della vita, non può vedere gli uomini morire di fame a causa dei ricchi e pomposi sacrifici offerti a Lui e agli spiriti"
Gli altri confuciani lo accusarono di immoralità e disordine sociale.

Nota di Lunaria: meglio mettere una prova, prima che qualche cristiano starnazzi (avendo torto marcio) che "solo il cristianesimo ha predicato l'amore, la pace, la carità, l'aiutare i poveri!"


Il primo confuciano dissidente fu Hsün-tzu (289-238 a.c), che ebbe anche delle espressioni contrarie a Dio e considerava il Cielo come il cielo materiale; secondo lui la natura umana è originalmente cattiva e la bontà dell'uomo è soltanto frutto dell'educazione intervenuta posteriormente. Per Hsün-tzu, la natura dell'uomo è come una materia grezza, sensuale, malvagia, bramosa, piena di egoismo; l'unica salvezza è l'intelligenza.
Per questo motivo, propose una legislazione molto severa nei confronti dei cittadini, per limitare i loro desideri egoistici.
"Il libro di Hsün-tzu" non venne annoverato tra i classici cinesi, a causa delle sue affermazioni giudicate eretiche; dalla sua dottrina si originò una "Scuola di Legisti", capeggiata da Han Fei, che proponeva leggi penali severissime e la dittatura.

La "Grande Scienza", di autore ignoto, probabilmente datata al III secolo a.c, è una sorta di sintesi della dottrina etica confuciana: si occupa dell'educazione dell'individuo, dell'uomo, della famiglia, della Nazione, del rapporto uomo-universo.
Nelle prime righe del libro, si legge che lo scopo della vita è quello di manifestare le virtù del Cielo, virtù luminose come il Sole e la Luna.

Ricordiamo anche il "Libro della Pietà Filiale" (Hsiao-ching), di importanza capitale: è un dialogo tra Confucio e il discepolo Tseng-tzu.

La dottrina confuciana permeava l'intera società cinese, influenzandone anche l'Arte; per esempio, il detto di Confucio "Riposa il tuo cuore nell'amicizia, ama la conversazione degli amici saggi" ha favorito nell'arte cinese il tema del "discepolo in meditazione" e del "simposio dei saggi". Persino la cura dei giardini era influenzata dai precetti confuciani:
i giardini del "Palazzo d'Estate" a Pechino che si trovano all'interno dell'antica cinta della "Città Purpurea\Proibita", venne aperta al pubblico solo nel 1924; l'imperatrice Chu Hsi chiamava questi giardini "Dove l'armonia è coltivata".
La scelta estetica, nei giardini cinesi, era sempre in relazione alla dottrine confuciane classiche dell'armonia interiore.

Per quanto riguarda il Neoconfucianesimo, è un Confucianesimo inquinato dalla dottrina buddista: mitiga la costruzione sociale del Confucianesimo ortodosso e promuove i pensieri speculativi. Questo tipo di dottrina troverà la sua maturità durante le dinastie Sung (960-1279) e Ming (1368-1661). 
Il buddhismo ebbe uno sviluppo durante i quattro secoli successivi alla dinastia Han e raggiunse il massimo splendore durante la dinastia T'ang: seppe sfruttare le debolezze dottrinali del Confucianesimo e l'instabilità politica, nonché le guerre e i disordini; introdusse nella vita cinese una dimensione spirituale sino ad allora sconosciuta, e influenzò la pittura: i paesaggi di monti e sorgenti attraversati da brume. 

è importante far notare che i primi autori cinesi comunisti incorporavano le proprie idee in temi filosofici confuciani: l'idea comunista cinese di riplasmare la personalità perché acquisti le corrette attitudini proletarie di classe era familiare a gente avvezza all'insistenza confuciana sull'auto-miglioramento e sulla modellazione della personalità quale base della vita morale e politica.
Sul modello della devozione a Confucio, si è ricalcata l'idolatria a Mao, con i suoi detti visti come "unico ricettacolo di verità".
Il Confucianesimo influenza ancora la mentalità cinese: nel 1982 un segretario del partito comunista cinese disse: "Se Confucio tornasse oggi lo inviterei a dare qualche lezione di etica ai giovani d'oggi"


Glossario e concetti chiave:

Tian: il Cielo
Shang-ti: dominatore supremo, dio in alto
Ren: vita-amore, la Virtù del Cielo
Tao: Via del Cielo
Ming: Decreto del Cielo
Yang: corrisponde a Sole, Fuoco, Cielo, Estate, Maschio, Padre, Principio Attivo
Yin: corrisponde a Terra, Acqua, Luna, Inverno, Madre, Femmina, Principio Passivo
Xing: amare, vivere, dare vita, natura dell'uomo realizzato armonicamente sull'armonia dell'ordine cosmico, riflesso del Ren celeste.
Sen: la Virtù di Umanità, realizzata nella vita personale e sociale\politica