"Il Diavolo in Corpo" di Radiguet

 

Raymond Radiguet scrisse questo breve romanzo, in parte autobiografico, a soli 18 anni. Pubblicato due anni dopo, riscosse un successo straordinario, soprattutto in virtù delle descrizioni scabrose in esso contenute.

La storia d'amore tra un adolescente e una giovane donna sposata che si incontrano segretamente, grazie all'assenza del marito partito per il fronte, diviene il luogo in cui confluiscono le inquietudini, lo smarrimento e la rivolta morale dei giovani cresciuti durante la Prima Guerra Mondiale.

Da Cocteau fu definito un classico della letteratura.

"Ripetimi che mi lascerai", le dicevo, ansimando e stringendola tra le braccia fino a spezzarla. Sottomessa, come non potrebbe esserlo nemmeno una schiava, ma solo una medium, lei ripeteva, per farmi piacere, frasi di cui non capiva nulla. Quella notte degli alberghi fu decisiva, ma di questo, dopo tante altre stravaganze, non mi resi conto. Tuttavia, se io credevo che una vita intera può trascinarsi in quel modo, Marthe, in un cantuccio del vagone di ritorno, sfiancata, costernata, battendo i denti, capì tutto. Forse si rese anche conto che alla fine di quella corsa durata un anno, in una vettura guidata follemente, non poteva esserci altra via d'uscita che la morte."



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