I Vampiri (spiegati scientificamente)

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Forse la leggenda dei vampiri è stata originata da alcuni processi fisici che possono verificarsi nei cadaveri.

Tra il XVIII e il XIX in Europa si diffuse la paura del vampirismo.

Anche Rousseau, pur essendo scettico, lo testimoniava: "Se mai c'è stata al mondo una storia certa e provata è quella dei vampiri"

Fu l'abate Calmet a raccogliere diverse testimonianze ed aneddoti sui vampiri nel suo "Dissertazioni sopra le apparizioni de' spiriti e sopra i vampiri" (1746)

La mancata decomposizione era uno dei campanelli d'allarme che faceva scattare la psicosi dei vampiri, fenomeno che oggi è spiegato scientificamente (in ambienti caldi e asciutti avviene la mummificazione, se il cadavere è esposto al freddo o all'umido avviene la saponificazione) ma che all'epoca suscitava terrore.

Era proprio la saponificazione ad essere comune nell'Europa centrale, dove più intensamente si credeva ai vampiri: infatti il cadavere saponificato ha un aspetto ceroso, dato dalla trasformazione degli acidi grassi in un composto simile a sapone, che ne rallenta la putrefazione.

Probabilmente, i morti che all'epoca venivano fatti passare come vampiri deposti nella tomba, erano in realtà dei morti saponificati.

Anche il sangue che veniva trovato sui cadaveri oggi ha una spiegazione scientifica: il tempo durante il quale il sangue resta fluido dipende dalle caratteristiche ambientali: col freddo resta liquido anche per quattro giorni. Inoltre, possono verificarsi anche emorragie post mortem (che secoli fa terrorizzavano le persone, che pensavano che il morto fosse uscito dalla tomba per succhiare sangue e avesse poi fatto ritorno nella bara)

L'unico rimedio, a quei tempi, per uccidere un vampiro, era ficcargli un paletto nel cuore.

Calmet riporta un aneddoto: "un governatore locale fece inserire un paletto nel cuore del morto [...] che gettò un orribile grido"

Anche questo ha una spiegazione scientifica: la violenza del colpo può causare la fuoriuscita rapida dell'aria presente all'interno del cadavere, che fuoriuscendo può produrre un suono simile a un grido.

Quanto alla credenza che ai morti vampiri crescessero capelli e unghie, è spiegata, scientificamente, con il fatto che la pelle del cranio, ritraendosi, lascia scoperte parti del cranio e i capelli tendono a ricadere all'indietro, dando l'illusione ottica che siano cresciuti; idem per quanto riguarda la unghie: sembrano più lunghe perché la pelle attorno alle dita si è ritratta.

E per quanto riguarda i fuochi fatui? Sono emanazioni di idrogeno e fosforo del cadavere, che entrando in contatto con l'ossigeno, si infiammano.

Insomma, le antiche credenze sui vampiri si spiegano con l'ignoranza sui processi di decomposizione.


Nota di Lunaria: e va bhè! In questo caso le spiegazioni scientifiche rovinano tutto, 


perciò noialtre, da brave appassionate di Sympho Black vampirico del tempo che fu, 














ignoriamo "la ScienzaH" e ci teniamo le idee e l'estetica vampiresca! 😁


















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