Pur avendo iniziato ad ascoltare Metal quando gli Opeth se ne uscivano con questo album
all'epoca non potevo ancora avere "l'orecchio critico e le competenze" per poter apprezzare gli Opeth, uno dei gruppi più particolari e originali dell'intera galassia Metal.
Definire il loro sound è un'impresa ardua, visto che l'etichetta "Progressive Death Metal" rende solo approssimativamente cosa effettivamente gli Opeth suonino...
E non avendo mai messo piede nel genere "Prog Metal e derivati\ispirati al Prog" gli Opeth non li ho mai seguiti per davvero... leggevo le interviste, questo sì (https://intervistemetalanni90.blogspot.com/2020/09/opeth.html) e mi tenevo (e cerco di tenermi) aggiornata sul Death sperimentale (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/05/breve-analisi-al-techno-death-metal-tra.html) ma ho sempre preferito band "più standard e meno cervellotiche, più fruibili"...
Così, in fondo, pur conoscendoli da sempre (hanno sempre avuto moltissimo spazio sulle riviste) non li avevo mai seguiti per davvero accostandomi a loro con la volontà di "assimilarli".
Fino a quando non sono andata alla fiera dei vinili e cd che hanno organizzato a Rescaldina, e avendo visto gli Opeth in offerta (9 euro) ho deciso di comprarli "a scatola chiusa" come si suol dire (anche perché questa volta di Metal non ce n'era moltissimo, non è stato un evento paragonabile a quello di Busto Arsizio che resta il top https://intervistemetal.blogspot.com/2025/01/fiera-di-busto-arsizio-19-gennaio-2025.html)
Tra l'altro alla fiera di Legnano avevo già visto anche "Blackwater Park" ma non ero stata lì a comprarlo, 😒 pur essendo molto attratta dallo stupendo artwork (tra l'altro trovo che il logo degli Opeth sia uno dei loghi più belli dell'intera scena Metal, con quelle libellule dentro "la O in stile Liberty" 😍)
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