La Vergine di Norimberga (Bram Stoker)

 


















Piccoli Brividi: Il Pupazzo Parlante n°4

Jillian deve sopportare le due gemelle, Amanda e Katie, e la loro insopportabile bambola, Mary-Ellen, che le due bambine portano ovunque. Dopo uno spettacolo teatrale, Jillian, capitata per caso dietro le quinte, si trova ad assistere ad una scena sconvolgente: Slappy, il pupazzo usato dal ventriloquo durante lo spettacolo, sembra vivo ed interagisce con il ventriloquo dandogli uno schiaffo! Jillian fugge spaventata.

Poco dopo, l'amico di Jillian, Harrison, recupera Slappy e lo porta a casa di Jillian affermando di averlo trovato nella spazzatura.

Quando i due indagano per risolvere il mistero che c'è dietro andando nella casa del ventriloquo, vengono a sapere, leggendo il diario, che Slappy non è un semplice pupazzo, ma un fantoccio animato da uno spirito malvagio di un mago che ha preso possesso del pupazzo da lui costruito… e così Jillian si ritrova al centro di una trappola mortale ordita da Slappy.



"Senza Domani" di Vivant Denon

 

A Parigi, una qualche sera di uno degli ultimi anni dell'Ancien Régime, un gruppo di amici si pose la seguente questione: è possibile raccontare una storia erotica senza usare parole indecenti? Pensavano tutti di no, salvo il giovane Vivant Denon. 

Per dimostrare la sua tesi, Denon scrisse "Senza domani", un racconto che oggi ci appare come un vertice della letteratura erotica.

In poche pagine, con scansione impeccabile, si svolge qui una storia di seduzione, inganno e felicità, che si apre e si chiude nel corso di una sola notte.

Con mano leggera e segno preciso, Denon ha afferrato, come per gioco, l'effimero erotico in tutta la sua magia. 

Seguiamolo, provvisti di maschera, nel "boschetto labirintico di questa avventura d'amore" e ascoltiamone subito le prime parole "Amavo perdutamente la Contessa di... Avevo vent'anni, ed ero ingenuo; lei mi ingannò, io mi arrabbiai, lei mi lasciò. Ero ingenuo, la rimpiansi: avevo vent'anni, poiché ero ingenuo, ancora ingannato, ma non più lasciato, mi credevo l'amante più amato, e quindi il più felice degli uomini" 



















Margaret Oliphant "La Porta Aperta"

"Feci un salto all'indietro nel primo istante di sorpresa e orrore e urtai duramente contro la stessa ruvida superficie di pietra e gli stessi rovi contro cui ero finito la prima volta. Questo nuovo suono veniva dalla terra... era una voce bassa, lamentosa e disperata, carica di sofferenza e dolore. Il contrasto tra la voce e il grido della civetta era indescrivibile; uno era naturale e selvatico e non faceva male a nessuno, l'altro, pieno di umana sofferenza, raggelava il sangue nelle vene. […] Eravamo molto vicini e la porta vuota si affacciava direttamente sulla tenebra che avvolgeva il mondo. La luce mise in mostra un pezzetto di muro, l'edera che vi si arrampicava formando macchie verde scuro, i cespugli di rovi che si agitavano nel vento e sotto, la porta aperta, una porta che non conduceva a niente."


Lezione di Paura (Super Junior Horror)

Quando Andrew, Autumn, Mariah e Ned vedono affisso alla bacheca della scuola un foglietto che annuncia l'inizio di un misterioso Corso Serale e decidono di parteciparvi, non hanno la minima idea di quale sia la materia insegnata, e se l'avessero fuggirebbero a gambe levate. Perché quel Corso Serale è diverso da ogni altro, è un corso sulla paura e, seguendolo, i quattro giovani impareranno a muoversi come ombre sugli oscuri sentieri della notte, lasciandosi dietro una scia di terrore e disperazione.



Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/lhorror-non-ha-eta.html

Ritrovamenti di Necropoli tra Cuggiono e Turbigo

Info tratte da 

Molti ritrovamenti si fecero a Cuggiono, nella località "In Scanscioeu" e "la Gallizia"; nella prima si rinvennero bronzi e fittili gallici che si conservano nel Museo di Legnano.

Sono fibule a sanguisuga, tintinnabuli, anelli, pinzette, ornamento a lucertola, braccialettini, poi vasi per alimenti, patere e coppe, ciotoline.

Una testa leonina con disco traforato venne trovata nella località "Gallizia"; vennero rinvenute anche lame di cesoia, un'impugnatura per specchio metallico o per pugnale, delle monete, degli anelli in ferro e altri cimeli romani trovati nei sotterranei del suo stesso castello (Nota di Lunaria: non è chiaro che castello sia, perché a Cuggiono non c'è un castello)

A Turbigo, ai piedi della collina che costituisce il primo terrazzo del Ticino vi era una necropoli romana molto vasta nella quale si trovarono una ventina di anfore peduncolate, scoperta durante degli scavi dal 1920 al 1926. Si rinvennero un frammento di armilla in bronzo con coppa per contenere erbe aromatiche, una pinzetta depilatoria ed una moneta di Augusto.

Infine a Gornate fu rinvenuto un coltello di ferro terminante ad occhiello.

Per approfondimenti vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/12/strade-e-necropoli-tra-cuggiono-e.html