"Il Vangelo di Maria Maddalena" (recensione)


Trama: Maureen è una giovane giornalista nota per le sue ricerche sulla figura di Maria Maddalena. Quando riceve una lettera da Sinclair, che la invita nel suo castello in Francia, nei pressi di Rennes-le-Chateau, per rivelarle un segreto che la riguarda, non sa che si sta lanciando in un'avventura densa di misteri e di morte. Guardando una fotografia di Maureen, Sinclair ha riconosciuto l'anello che la donna al dito. Secondo la leggenda, solo l'Eletta può indossarlo, colei che è destinata a riportare alla luce i testi segreti scritti da Maria Maddalena e che ora sono nascosti in qualche luogo remoto della Linguadoca. Sono documenti rivoluzionari che raccontano del suo legame con Gesù e dei figli nati dalla loro unione e che nel corso dei secoli molti hanno cercato di recuperare invano con ogni mezzo. La temibile Cospirazione dei Giusti è disposta a tutto pur di impadronirsene. E quando Maureen troverà su una vecchia tomba un'incisione identica a quella del suo anello, la caccia si farà spietata.


Commento di Lunaria: una sorta di "Codice da Vinci" (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/il-codice-da-vinci.htmlscritto bene nel senso che "ha suspense, buon ritmo, incuriosisce con gli enigmi da risolvere", anche se prolisso e sfiancante, e ad un certo punto diventa "troppo piatto" e l'attenzione del lettore si affloscia (441 pagine sono davvero troppe!).

Comunque, un libro che si può leggere sghignazzando, pensando a quanto darà fastidio ai cristiani maschilisti, considerato che l'Autrice critica "San Paolo di Tarso" (e non poteva essere diversamente, considerato che è san Paolo che introduce cose come "il velo per le donne" e "state zitte, femmine!") e si diverte a riscrivere il vangelo. 

Non si capisce molto a che serva una cosa del genere, considerato che poi l'Autrice si accoda pure lei all'idea del "Cristo maschio Dio\Dio Padre" e non parla esplicitamente di un Dio Madre\Dea\Ipostasi Femminile; il massimo del Femminile di potenza che introduce è l'idea del "Maria Madre di Gesù era Sacerdotessa". Vabbè.

Il problema di fondo non è il "ma Gesù trattava bene le donne", nessuno l'ha mai messo in dubbio, il problema fondante la misoginia nel cristianesimo è il simbolismo ESCLUSIVAMENTE MASCHILE di Dio (che è lo stesso Gesù a rivelare, per giunta) e il fatto che non si riesca ad introdurre un'idea di Divino femminile né su Dio, né sullo Spirito Santo (Gesù resta maschio in ugual modo) né tantomeno si divinizza Maria. 

La stessa Maria Maddalena che piace a molti e che tirano fuori per sostenere la fantasiosa idea del "Gesù era sposato\era divina anche lei" (idea non suffragata da un bel niente nel testo biblico ma tant'è, taluni praticano un cristianesimo di loro invenzione) se è presentata unicamente come "discepola di Gesù" rimarca il fatto della sottomissione femminile (il "Maestro che insegna e conduce" resta sempre un lui! Lei "è istruita e segue", perciò un ruolo subordinato e secondario)

Non ci siamo, insomma, ma se questo ricamare su una "Maria Maddalena sposa (UMANA) di un Gesù DIO MASCHILE" è il massimo "dell'empowerment femminile" che le cristiane e simpatizzanti tali riescono a tirare fuori dal cilindro dopo 2000 anni di misoginia, noialtre non possiamo farci niente; ci siamo sgolate in lungo e in largo per analizzare nel dettaglio tutta la misoginia cristiana, facendoci uno sbattimento assurdo sulla paccotiglia teologica cristiana e siamo pure state prese a calci nel sederino dalle suddette. 

Perciò, tenetevi pure la "Maddalena discepola obbediente e moglie del Dio maschile", credendo che sia "emancipazione della donna dal sessismo della chiesa". 

Non è così, visto che è il concetto di Dio Padre e del Redentore maschile che è sbagliato IN PARTENZA, ma se non ci arrivate, io mi sono anche stancata di farvelo notare.

Sarebbe stato più utile inventarsi una teologia dello Spirito Santo Femminile, se proprio volete tenervi il Dio Padre, e inventarsi che Maria Maddalena era "l'Ipostasi dello Spirito Santo disceso dal cielo che si è incarnato in un corpo femminile", se proprio volete tenervela come "sposa di Gesù". Ma tant'è. 


Uno stralcio per dare l'idea...

"Botticelli era molto devoto a Maria Maddalena, come emerge dalle sue opere più famose, come questa, per esempio." Sinclair indicò una copia della Nascita di Venere, il dipinto che raffigura la dea nuda che emerge dalle onde sopra una conchiglia. "Rappresenta l'arrivo di Maria Maddalena sulle coste della Francia. Lei viene rappresentata spesso come la Dea dell'Amore nella pittura del Rinascimento e ha una forte associazione col pianeta Venere."




Altri approfondimenti su Maria Maddalena

Info tratte da

Nota di Lunaria: non mi convince molto, il "culto della Maddalena", fatto passare come "la Dea nascosta nel cristianesimo", comunque visto che ci sarà sicuramente qualcuno che ricerca questa fonte, la metto a disposizione di tutti.

In Matteo 13:56 e Marco 6:3 si dice che Gesù aveva delle sorelle (che non sono citate per nome; nota di Lunaria) Nel "Panarion" e "Ancoratus" di Epifanio sono menzionate come Maria, Salome e Anna; compaiono anche nel Protoevangelion di Giacomo, nel Vangelo di Filippo e nelle Costituzioni Apostoliche della Chiesa. Maria Maddalena viene sempre citata per prima, come sposa, la regina messianica. (Nota di Lunaria: questa interpretazione non cambia comunque di una virgola la misoginia e l'androcentrismo cristiano, che considera Dio solo il maschio Gesù)

Maria sorella di Gesù, meglio conosciuta come Maria di Giacomo\Maria Jacoba, è la donna che accompagna Maria Maddalena in Gallia nel 44 d.C., come viene testimoniato in "Atti di Maddalena" e "Storia dell'Inghilterra". Santa Maria Jacoba era una sacerdotessa nazarita (Nota di Lunaria: a sostegno di questo non viene riportata nessuna prova), che venne conosciuta in Europa col nome di Maria la Zingara; compare in una delle finestre della chiesa di Santa Maria a Parigi.

La parola "la madre", inserita in Luca 24:10 è spuria e non fa parte del testo originale (anche qui, non compare nessuna prova. Nota di Lunaria)

Il personaggio di maggior spicco nei ranghi parentali di Gesù è Maria Maddalena, che viene tratteggiata come "la donna che sapeva tutto di Gesù", "la persona che Gesù amava più di ogni altra, anche dei discepoli", "dotata di conoscenza, visione ed introspezione interiore ben superiori a quelle di Pietro". Era la cara e amata sposa che nel corso del sacro matrimonio (Hieros Gamos) celebrato a Betania, aveva unto Gesù, suo sposo.

(Nota di Lunaria: sì, e questo cosa cambia nell'ideologia cristiana? Se anche fosse "la sposa di Gesù", SE NON VIENE CONSIDERATA UNA DEA, UN'INCARNAZIONE DI DIO IN UN CORPO DI DONNA, NON CAMBIA NIENTE DELL'ANDROCENTRISMO CRISTIANO)

Maria Maddalena era la designata "Magdal-eder", la Torre di Guardia del gregge, e veniva sempre associata alla Saggezza (Sophia), simboleggiata dal Sole, dalla Luna e da un contorno di Stelle.


La gnosi femminile della Dea Sophia era rappresentata in Terra dalla Maddalena, fuggita su una nave in esilio in Provenza, portandosi dietro il figlio di Gesù.

Con questa interpretazione andrebbe rivista Apocalisse 12:1-17

(Nota di Lunaria: invece i cattolici l'hanno riferito a Maria, la madre di Gesù)

Col tempo, le donne vennero bandite dall'ordinazione sacerdotale, appellandosi al retaggio di Pietro, e non della Maddalena.

Nel testo "Vita di Maria Maddalena" di Raban Maar (776-856) arcivescovo di Magonza e abate di Fulda sono raccontate molte tradizioni legate alla figura di Maria Maddalena. Anche "Santa Maria Maddalena" del frate Lacordaire (pubblicato dopo la Rivoluzione Francese) contiene delle notizie interessanti, così come l'opera di Jacopo da Varagine (1228) intitolato "La Leggenda di Santa Maria Maddalena". Sia Jacopo che Maar sostengono che Eucaria, la madre della Maddalena, apparteneva alla linea di sangue della reale casa asmonea di Gerusalemme.

Il culto più intenso verso la Maddalena fu presente nella zona di Rennes-le-Chateau, nella Linguadoca, e un po' in tutta la Francia; fra i più conosciuti santuari dedicati alla Maddalena c'è la chiesa di San Massimo, dove si dice sia conservato il sepolcro di Maddalena.

In Gallia, la casa sacerdotale di Gesù e Maria Maddalena divenne nota come la Dinastia dei Re-Pescatori, destinata a dare vita alla monarchia francese: si crede che furono proprio Maria Maddalena e Giuseppe di Arimatea a trasferire in Occidente il Santo Graal, l'emblema del sangue reale, il Sangréal.

La parola Graal deriva dall'antico mesopotamico "Gra-al", "Nettare della suprema eccellenza", "Oro degli Dei". 

Mettiamo una prova, prima che qualcuno sbraiti dicendo che non ho mai aperto un libro e me lo sono inventata io

Nota di Lunaria: ad Arconate, in via Roma, c'è un affresco che rappresenta la deposizione di Gesù dalla croce, con Maria e Maria Maddalena


APPROFONDIMENTO: MARIA MADDALENA E GLI APOSTOLI

Info tratte da

Nota di Lunaria: onde evitare il solito mantra del "non è vero niente, non hai letto niente sul cristianesimo!", ci troviamo alle pagine 138-139-140-141-142-143-144 e 150-151-152

Maria di Betania e Maria Maddalena provengono da città diverse e non possono quindi essere identificate con la stessa persona.

Le fonti più antiche non ci dicono molto di Maria Maddalena (Nota di Lunaria: il che è anche logico, visto che tutta la vicenda è ambientata in un contesto patriarcale dove le donne a malapena potevano parlare)

I cristiani del II e III secolo ampliarono e inventarono storie su Gesù e su Maria Maddalena. [...] Non meravigliamoci se su di lei si siano inventate leggende moderne (che era la moglie di Gesù, che gli diede una figlia ecc.) Questa visione del rapporto stretto tra Gesù e Maddalena affonda le sue radici in alcune fonti del II e III secolo, come il vangelo di Filippo e quello di Maria. [...] Il nome di Maria Maddalena compare solo 13 volte [...] e il nome "Maddalena" è usato per distinguerla dalle altre Marie: Maria la madre di Gesù e Maria di Betania, sorella di Marta. [...] Nei vangeli è lei (da sola o con altre donne, a seconda del vangelo che si legge) ha scoprire il sepolcro vuoto: Gesù appare prima a lei che non ai discepoli.

[...] Nulla lasciare intendere che Gesù avesse affidato a lei la missione della sua Chiesa. [...] Luca è il solo ad affermare che Gesù avesse scacciato "sette demoni" da lei [...] l'idea che questi demoni la inducessero alla prostituzione è azzardata. (Nei vangeli i demoni causano malattie)

L'idea che fosse una prostituta si fece largo 500 anni dopo quando papa Gregorio tenne un sermone in cui affermava che Maria Maddalena non era altri che la peccatrice citata in Luca 7, 36-50 (che è senza nome, mentre Maria Maddalena compare nella vicenda successiva, presentata come se comparisse per la prima volta)

Nota di Lunaria: è inutile continuare a ricamare su questa figura di Maria Maddalena dal momento che il problema del cristianesimo non è "se Gesù fosse sposato o no con Maria Maddalena", ma che la divinità è riconosciuta solo a lui, non anche a lei. 

Se anche ammettessimo l'ipotesi del "Gesù era sposato" l'esclusione sessista delle donne dalla divinità resterebbe immutata, visto che Maria Maddalena sarebbe solo una donna (umana) sposa di Dio (maschile). Il simbolismo maschilista su Dio resta immutato, la donna è considerata solo come madre (Vergine Maria) e moglie (Maria Maddalena) ma mai come Dea.

"La prima cosa da dire è che sembra che la maggior parte dei seguaci di Gesù fossero uomini. [...] Le donne nel I secolo erano soggette all'autorità degli uomini (padri e mariti) e in linea di massima non avrebbero potuto girovagare per la campagna al seguito di un maestro itinerante [visto che] erano gli uomini che avevano perlopiù un ruolo pubblico al di fuori delle mura domestiche [mentre le donne erano confinate all'interno per la cura dei figli e delle faccende domestiche]."

[...] Non è escluso che un ristretto numero di seguaci di Gesù appartenesse a ceti superiori ma per la stragrande maggioranza erano contadini e pescatori. [solo le donne aristocratiche potevano lasciare agli schiavi il compito di occuparsi delle faccende domestiche] Ma questo non significa che le donne fossero assenti dal ministero di Gesù, [visto che] le troviamo molto più spesso di quanto sia ragionevole aspettarsi considerando la società patriarcale.

In Marco 15, 40-41, Luca 8,1-3, Matteo 15,21-28 vediamo Gesù interagire con altre donne, visto che erano le donne a mantenere Gesù e i suoi discepoli che non disponevano di fonti di reddito (nel Vangelo si dice "molte altre donne che lo assistevano con i loro beni")

Tra le donne citate da Marco ve n'è una chiamata Salome e un'altra di nome Maria, definita come "madre di Giacomo il minore e di Joses", è possibile che questa donna sia la madre di Gesù, visto che in Marco 6,3 ci dice di avere altri due figli chiamati Giacomo e Joses.

Alcune volte Gesù dialoga con donne esterne alla cerchia (Giovanni 4,1-42, Marco 7,24-30) [...] in Luca 10,38-42 Gesù incoraggia Maria di Betania che ha scelto di ascoltare il suo insegnamento invece di occuparsi delle faccende domestiche.

In ogni caso, le donne sono le uniche a restare quando i discepoli uomini erano fuggiti. [...] Alcune studiose fanno notare che non si può sottovalutare l'importanza dell'episodio delle donne al sepolcro [le prime che credettero alla risurrezione di Gesù]: senza di loro non ci sarebbe stato l'annuncio della risurrezione e quindi nemmeno il cristianesimo. [...]

Nella proclamazione dell'avvento del regno di Dio, Gesù dichiarò che Dio sarebbe intervenuto nella storia invertendo i ruoli degli uomini: i primi sarebbero stati gli ultimi e gli ultimi primi; [l'antifona era che] il regno di Dio sarebbe appartenuto a loro. Se le donne erano disprezzate e ritenute inferiori agli uomini, che guidavano la società, non sembra inverosimile che Gesù avesse solidarizzato con loro esercitando un particolare fascino la sua proclamazione del regno a venire.

Alcuni hanno avanzato l'ipotesi che Gesù volesse riformare la società [ma egli riteneva] che solo con l'avvento del regno di Dio sarebbe comparso un ordine nuovo, dove la pace, l'uguaglianza e la giustizia avrebbero regnato sovrane."

PROVA


MARIA MADDALENA "TORRE" E L'ESCLUSIONE DELLE DONNE DALL'APOSTOLATO

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Nella bibbia, i personaggi femminili sono poco citati o sono anonimi, mentre Maria la Maddalena è costantemente nominata, in segno di autorità all'interno del gruppo di discepoli 

(Nota di Lunaria: ne dubito, considerando che Maria Maddalena non fa praticamente niente per tutto il vangelo)

Nella bibbia, in linea con la cultura patriarcale dell'epoca, le donne erano conosciute "in relazione ad un uomo" (moglie di, figlia di, madre di, sorella di) Maria Maddalena non viene identificata con ruoli familiari, in una sorta di indipendenza femminile (Nota di Lunaria: neanche questo mi convince molto...) che le permetteva di seguire Gesù nella sua attività itinerante (Nota di Lunaria: anche qui, non vedo che emancipazione femminile ci sia nel seguire "il salvatore maschile"...)

Il nome "Maddalena" deriverebbe dal luogo di provenienza, dal villaggio di Magdala, una località della Galilea.

Al tempo dei fatti narrati vi era un centro commerciale ittico, Tarichea ("Pesce salato"), ma se fosse stato questo il suo luogo di provenienza sarebbe stata denominata "Maria di Tarichea".

"Magdal\Migdal" significa "torre" e una località di pesca era Migdal Nuniya, "Torre del Pesce", e della città di Magadan-Dalmanoutha, dalla quale deriverebbe la Maddalena.

Le torri in Galilea erano diffuse e quindi "Maddalena" sarebbe un soprannome che non indica la provenienza ma la sua posizione tra i discepoli di Gesù: il termine "Magdalena" indicherebbe una qualità, più che non la provenienza, visto che non esiste una sola città chiamata "Magdala".

Il termine "torre-fortezza" (Migdal) nell'Antico Testamento viene attribuito a Dio (Sa 18,3, Sal 61,4, Pr 18,10), e Maria "La Turrita" viene lodata da certi padri della chiesa per la sua fede e per avere avuto il privilegio di vedere Cristo risorto prima degli altri apostoli (Anche qui, non si capisce dove sia "l'emancipazione femminile" nel vedere "un maschio risorto" attorno al quale ruota tutto il cristianesimo. Nota di Lunaria)

"Migdal", "Gadal", grande, e Maria Magdalena sarebbe stata "resa grande".

I vangeli presentano Maria Maddalena come colei che "insieme ad alcune donne come Giovanna e Susanna", seguì Gesù: "Egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata "la Magdalena", dalla quale erano usciti sette demoni, e Giovanna moglie di Cuza, amministratore di Erode e Susanna, e molte altre che li assistevano con i loro beni."

Non è facile interpretare cosa rappresentino i "sette demoni". 

Non indicavano "una vita dissoluta" ma una condizione di sofferenza psichica, per lo più e malesseri fisici.

La Maddalena, dopo l'incontro con Cristo, trova un punto di svolta, anche se non viene specificato che sia stato Gesù a guarirla.

Comunque, guarendo da questo male profondo, da questa situazione di emarginazione, Maria si mette "al seguito di Gesù" (Nota di Lunaria: donna che segue un maschio, perciò non si esce dall'androcentrismo...)

 In contrasto con le usanze religiose e di mentalità del tempo, il Gesù dei vangeli è colui che crea un dialogo empatico, proponendo relazioni basate sulla prossimità dell'amore e il corpo delle donne non è "un luogo impuro" (Gesù si fa toccare da donne, parla con loro e riconosce il gesto profetico di Maria di Betania). Insomma, le donne non sarebbero escluse dalla condizione di discepole di Gesù: Maria la Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, la madre dei figli di Zebedeo, Salome, Giovanna moglie di Cuza, Susanna, Maria di Betania e Marta, sono alcuni dei nomi di queste donne che seguirono Gesù, presenti alla crocifissione, annunciatrici della sua resurrezione.

Nota di Lunaria: e tutto questo cosa avrebbe a che fare con l'emancipazione femminile, considerato che "sempre dipendenti da Gesù si resta, per la propria salvezza" e che lo stesso Gesù rivela un Dio padre e mai madre?

Successivamente, con Paolo, le donne saranno estromesse: Paolo non menziona le donne e neanche Maria Maddalena: "Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, che cioè Cristo apparve a Cefa, e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di 500 fratelli in una sola volta (...)"

Paolo sancisce il primato di Cefa, ignorando Maria Maddalena, dimostrando che esistevano delle competizioni all'interno dei primi cristiani per la leadership nel proseguimento dell'opera di Gesù.

Le donne vengono espulse dalla successione apostolica, che da allora in poi sarà solo maschile. Di questa rivalità tra Maddalena e Pietro resteranno degli indizi nei vangeli gnostici.


APPROFONDIMENTO: ELEMENTI MAGICO-PAGANI NEL CULTO DI MARIA MADDALENA (LIGURIA)

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La leggenda narra che Maria Maddalena, dopo la conversione dovuta all'incontro con Gesù, lascia la Palestina e raggiunge la Provenza dove si ritira nella grotta della montagna della Sainte Baume. 


Ancora oggi, si usa appendere le "madeleneto", anelli e fiale con amuleti, e gli "iòu", reliquiari in forma di uova o di seno, simboli di fertilità.

La tradizione vuole che prima di raggiungere la Provenza, Maria Maddalena abbia soggiornato nella grotta di una vallata vicino Taggia, dove, dopo otto secoli, dei frati benedettini costruiranno una chiesa e un romitorio, di cui oggi restano alcune tracce.

La festa in onore della santa viene celebrata il 22 luglio e nel 1381 veniva persino stabilito quanto vino consumare durante quell'occasione.

Nella chiesetta del bosco esiste ancora un affresco risalente al 1570, 

dipinto da tre vescovi durante una terribile pestilenza.

Le funzioni e tutto quanto ha a che vedere con la festa e la chiesetta sono di competenza dell'antichissima Compagnia di Santa Maria Maddalena del Bosco, detta dei "Maddalenanti".

La festa si svolge così: la sera del sabato, fra la musica della banda musicale e i mortaretti, i Maddalenanti partono a dorso di mulo per l'eremo, dove dormiranno all'aperto su foglie di felce, dopo aver cenato con un piatto tradizionale a base di minestrone e stoccafisso e trascorso la sera suonando, cantando e danzando.

Al mattino della domenica si svolge la messa nel bosco e la festa si chiude con "u balu de a morte" (il ballo della morte), una danza che ha misteriose e ancestrali origini risalenti a riti pagani della fertilità.

METTIAMO LA PROVA, LA FOTOGRAFIA DELLA PAGINA, PRIMA CHE QUALCUNO MI ACCUSI DI INVENTARE FALSITA' SUL CATTOLICESIMO E DI SPARGERE IN GIRO I MIEI DELIRI, CHE NON HO MAI LETTO UN LIBRO DI TEOLOGIA ECC. ECC.


Tutto il rituale (la danza gioiosa, la musica simile ad una tarantella, la morte della danzatrice, la disperazione del compagno che tenta di rianimarla con lavanda e salvia, riuscendoci e la sfrenata danza finale) fa pensare ai raccolti autunnali, all'inverno, all'arrivo della primavera.

Infine, i Maddalenanti offrono uno "sciarmentan", un mazzo di fiori di lavanda, a quanti li attendono all'eremo.

Il mazzetto verrà conservato nei cassetti della biancheria, a casa.


APPROFONDIMENTO: EMANCIPAZIONE FEMMINILE NELL'OTTOCENTO E NUOVE INTERPRETAZIONI ESEGETICHE

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Pagine 108-109-110

Nel 1838 fu la quacchera Sarah Grimké a proporre la questione femminile dell'emancipazione, protestando contro l'interpretazione biblica degli uomini, da lei ritenuta "deformata".

Quasi in contemporanea fu la predicatrice metodista afroamericana Jarena Lee a chiedere "il diritto di predicare" usando come esempio Maria Maddalena:

"Per quanto possa sembrare strano che una donna predichi, si dovrebbe ricordare che niente è impossibile a Dio" (ma certo, a parte il farsi ANCHE DONNA, quella è una cosa che non ha voluto fare, in 2000 e passa anni di storia del cristianesimo, non c'è proprio verso di vedere questo dio cristiano che viene quaggiù con corpo di donna. Nota di Lunaria) […] Se un uomo può predicare perché il Salvatore è morto per lui, perché non può farlo la donna, visto che è morto anche per lei? Non è stata Maria la prima a predicare il Salvatore risorto e la dottrina della Resurrezione non è il culmine del cristianesimo? [...] E allora Maria, una donna, non ha predicato il vangelo? Sì, perché ha predicato la resurrezione del Figlio di Dio crocifisso."

(Ovviamente neppure questa Jarena Lee è riuscita a capire il punto fondante della questione: il fatto che NON C'è UN'INCARNAZIONE IN UN CORPO FEMMINILE DI QUESTO VOSTRO DIO "SALVATORE DELL'UMANITà")

Le Bible Bands, la rete femminile di studi biblici fondata nel 1884 in seno alle comunità afroamericane rappresenta il tentativo pionieristico di riappropriarsi del sacro per richiedere i ruoli profetici esercitati dalle donne nella Bibbia.

Questi tentativi sfociarono nel Woman's Bible (1895), "La Bibbia della Donna" di Elizabeth Cady Stanton (anche suffragetta), che tentava di rivendicare l'emancipazione femminile mettendo in dubbio l'esegesi maschilista del testo biblico, che ha caricato di interpretazioni legate al silenzio, all'accudimento, alla penitenza e all'ubbidienza donne bibliche come Maria di Betania, Marta, Maria di Nazaret, la Maddalana, la Samaritana…

Nota di Lunaria: aggiungo anche Argula von Stauff (1492-1554), 

la prima scrittrice protestante, che "promuoveva Martin Lutero"... ammazza, che emancipazione femminile..., ma tant'è... L'ho trovato menzionata in questo libro

Più utile all'emancipazione femminile è stata Arcangela Tarabotti, che fu tra le prime donne a criticare aspramente l'obbligo di clausura che colpiva alcune donne, obbligate dalla famiglia a monacazione forzata, scrivendo "Inferno Monacale", dedicato "A quei padri e parenti che forzano le figlie a monacharsi":

"Ben si conviene in dono la Tirannia Paterna a quella Republica nella quale, più frequentamente che in qual altra si sia parte del mondo, viene abusato di monacar le figliole sforzatamente. Non merita d’esser presentata ad altri principi per non apportar loro scandoli eccessivi: proporcionata è la mia dedicatione al vostro gran Senato, che, con incarcerar le figliole vergini, acciò si maccerino, salmeggino et orino in cambio loro, spera d’etternar voi, Vergine belissima, Regina dell’Adria."

"Alcuna, rimasta sotto la cura de’ frattelli, per liberarsi da’ disgusti che la oprimono e per fugir la fattica di far con esso loro l’officio di vil serva, proferisse un sì sforzato e prende un volontario essiglio dal mondo; ma con che core lo dica Dio che è lo scrutatore dell’amare passioni d’animi così travagliati! Concorrono per necessità, non per volontà, essendone tal’una, ben ché rare, di spiriti vivi e di pensieri sollevati a dar consenso alla funebre sentenza che le condana a star sottoposte alle voglie altrui e fa di mestiero che fingan elettione propria quello che è sforzo dell’altrui tiranica dispositione, la temeraria crudeltà d’huomeni inhumani; e non mancano insino di quelle che vengano chiuse con violenza dalla barbarie de’ loro stessi padri, quali non arrosiscono a servirsi di gridi e di minaccie; e con tutto che le figliole, spinte a forza ne’ chiostri, facciano gagliarda resistenza e si respingano nei seni de’ propri non so s’io dica genitori o carnefici, dalla cui impietà superate con lagrime e lamenti publici e private, restano a lagnarsi e movono Iddio a risentirsi di tal’ingiustitia con i castighi che fulmina nelle case dei malvaggij"

"Non può già l’humana mente immaginarsi maggior sceleragine di quella che comettono questi padri, che fan quasi l’offitio di Caronto nel traghettar le lor figlie a quelle rive oscure alle quale può ragionelvomente darsi titolo d’Inferno per le serate monache, poi ché vien dinegato lo sperarne mai più l’uscita."

"Misere sventurate, non venute per altro alla luce del mondo che per star sempre, ancorché innocenti, fra le prigioni!"

 


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