Da un laboratorio di ricerca governativo così sinistro e segreto che nessuno osa nemmeno nominarlo, fuggono per avventurarsi nel mondo due creature, l'una malvagia e l'altra buona, entrambe spaventosamente mutate rispetto agli animali che erano una volta. Per gli scienziati che hanno dato loro forma, sono il prodotto finale di sofisticati esperimenti di ingegneria genetica e sviluppo dell'intelligenza ed è indispensabile che siano ritrovate. Per chi le incontra sono portatrici di una sconfinata crudeltà o di un genere d'amore nuovo ed esaltante. Al culmine di questa caccia spietata e raccapricciante, inevitabilmente si fronteggeranno. Lungo la strada il lettore è avvertito di non guardare indietro. Potrebbe esserci una presenza pericolosa che lo osserva, che lo segue. Potrebbe essere qualcuno spinto a un gesto disperato. Potrebbe essere un simpatico cane randagio che non è quel che sembra. Potrebbe essere un killer mercenario dotato di un talento geniale nell'infliggere la sofferenza… Potrebbe essere una bella donna dal passato triste e ossessionante. Potrebbe essere un mostro selvaggio uscito da un incubo genetico… Alcuni sono vittime, altri persecutori. Ma mentre l'incrociarsi dei loro destini li spinge verso un confronto violento, anche l'innocente deve imparare a difendersi da una malvagità che supera ogni umana immaginazione.
"Mostri" è una storia allucinante in bilico tra il terrore e la fantascienza, scritta con stile impeccabile da un autentico maestro dell'horror.
Commento di Lunaria: da un Autore che avevo già apprezzato con i bellissimi "Phantoms!" (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/dean-koontz-phantoms.html) e "La Casa del Tuono" (https://intervistemetal.blogspot.com/2022/10/la-casa-del-tuono-di-dean-koontz.html), "Mostri" è un bel romanzo, che si ispira neanche tanto indirettamente a "Frankenstein" (solo modernizzato con l'ingegneria genetica) per la manipolazione\creazione di un cane (chiamato Einstein, in riferimento alla sua intelligenza umana) e di un mostro (chiamato Outsider), una povera creatura assemblata e "cresciuta con l'odio e di odio" che darà la caccia, solo per una forma di invidia, al cane buono.
Poco horror (sono più le scene di azione ed inseguimento a prevalere)
Annoiano le sottotrame (le vite dei personaggi secondari alla vicenda come i poliziotti e i sicari della criminalità, i loro dialoghi e monologhi, che effettivamente allungano la trama senza poi più di tanto averne attinenza, suscitando solo prolissità che si poteva evitare)
Una bella vicenda, anche commovente (nel finale) che fa riflettere sul delirio di onnipotenza in campo scientifico.



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