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Un album che mi sto riascoltando in questi giorni, e che se proprio devo fare una classifica dei miei album preferiti degli Iron Maiden, metterei ai primi posti.
Nonostante qualche canzone prolissa e priva di mordente (The Nomad, The Thin Line Between Love and Hate, che se fossero state proposte "con un minutaggio inferiore" sarebbero state più apprezzabili), è un album che apprezzo, anche e forse soprattutto col senno di poi: uscì nel 2000, in un periodo dove andava il Nu Metal e dove anche band che facevano tutt'altro genere "sperimentavano", "innovavano", "stravolgevano", si pensi ai Machine Head di "The Burning Head" o anche ai Dimmu Borgir, The Gathering e ai Theatre of Tragedy... Lo apprezzo anche mettendolo a confronto con quanto gli Iron Maiden hanno sfornato dopo "Brave New World" (che forse fa un po' da spartiacque, dovendo dividere la carriera della band in ere).
La copertina è particolare e "resta in testa" ma devo dire che così "sci-fi" mi trasmette un senso di "artificiosità posticcia" (sono una di quelle rimasta alle copertine disegnate a mano dagli illustratori, copertine troppo artificiali non mi piacciono) e non riesce a coinvolgermi quanto dovrebbe (SPECIALMENTE se la mettiamo a confronto con le copertine spettacolari dei loro album precedenti)... forse più adatta a band industrial, che non agli Iron...
i testi, invece, sempre apprezzabili.
E voi che ne pensate, a distanza di così tanti anni, di questo "Brave New World"?
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| Toppa vinta ad una bancarella di tiro a segno (ma non ero io a sparare 😂) |











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