Robinson dello Spazio e Toro Seduto (trame)

L'attenzione di tutto il mondo e a maggior ragione quella dei giovani, è oggi polarizzata sulle imprese spaziali. Bene, che cosa accadrebbe se una di queste imprese fallisse e se a un astronauta toccasse di ripetere sulla Luna le drammatiche esperienze di un Robinson su un'isola deserta?

Da questa ipotesi, tutt'altro che improbabile, l'autore è partito per intrecciare un'avventura carica di affascinante, misterioso, trascinante suspense; e di questo spunto si è servito per descrivere, nelle forme più piane e accessibili, ma anche più concrete, le particolarità della navigazione spaziale, le macchine e gli strumenti di cui gli astronauti dispongono, la fantastica organizzazione che sta dietro a ogni lancio, e anche i segreti del nostro satellite, che già oggi non sono più tali, grazie alla massa di informazioni fornite agli scienziati dai satelliti e dai diversi mezzi di osservazione.

"Robinson dello Spazio" è un'avventura moderna, pone al servizio delle situazioni, dei personaggi, del ritmo più tipico del romanzo d'avventura gli sfondi, i contenuti, i significati più moderni della nostra epoca.


Toro Seduto, il gran Capo Indiano attorno a cui volteggiarono ondate di indiani selvaggi avidi di massacri e di preda, in ogni pagina si staglia netto contro i bagliori di fuoco che orlano le colline del West, come di un disegno che ne fissa i contorni e ne precisa la indomita natura. Le praterie immense, l'aspra e brulla terra percorsa dalle carovane dei colonizzatori, in marcia verso l'Ovest, le piste polverose fra i canyons impervi, sono le immagini che si susseguono a far da fondale a vicende altamente drammatiche a cui gli agguati, i gridi di guerra, la fucileria dei cavalleggeri fa da sottofondo per rendere più appassionante questo racconto in cui lo spirito della vendetta è temperato dal buon senso di un selvaggio dal grande cuore.

Storia e leggenda trovano motivo di fusione attraverso le scarne parole dei due principali protagonisti di una delle più discusse vicende che causarono conflitti e tradimenti, soprusi e concessioni, in un carosello senza sosta che poneva di fronte avversari di razze diversi, animati dal desiderio di sopravvivere in pace, senza trovar mai quel disperato gesto di bontà che fa amici i nemici che ascoltano soltanto la voce del cuore.


























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