Sì vabbè, mo' non vedremo l'intera storia della Polonia :P, smembrata per secoli tra Prussia, Russia ecc. ecc., la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti e i comunisti... sennò non finirei più.
Vedremo quelle due-tre cose utili da sapere per contrastare il cattolicesimo polacco che è piuttosto virulento.
La Polonia alle Origini
Il territorio che oggigiorno chiamiamo Polonia fu abitato fin dall'Età della Pietra; l'insediamento pre-slavo di maggiore importanza è quello di Biskupin, costruita dalla tribù dei Lusazi circa 2700 anni fa. Dopo di loro sono attestati Celti, tribù germaniche, popolazioni baltiche.
Per quanto riguarda le Dee, e quindi il periodo pagano della Polonia, non sono riuscita a trovare fonti approfondite... comunque i nomi più celebri sono Dziewanna Gromniczna, "Nostra Signora della Candela Benedetta del Tuono";
veniva adorata a febbraio e proteggeva dai tuoni, dai lupi e dal gelo che colpiva i campi; era comunque, allo stesso tempo, la protettrice dei lupi e degli animali domestici.
Nel suo aspetto lucento rappresentava "la Stella Lupo", Venere mattutina. è comunque associabile a Dee come Diana o Brigid.
Altre due Dee erano Dzydzilelya, Dea dell'amore e della sessualità e Oynyena, Dea del fuoco
Sicuramente ce ne saranno tante altre, peccato non avere altre fonti!
Per chi mastica inglese, comunque, qui c'è un resoconto sul paganesimo polacco e l'uso delle candele:
http://danavarahi.uk/2015/01/15/feast-of-our-lady-of-the-thunder-candle/
SCONTATO DIRE che il cattolicesimo scopiazza, e alla grande.
Parchi, Rovine & Castelli
Con le rovine ricoperte di erbe, i padiglioni cadenti, i templi, il parco di Arkadia sembra un'antica vestigia pagana. Fu realizzato dalla principessa Helena Radziwiłł tra il 1770-80.
Attualmente il parco è disseminato da rovine e da vegetazione, il che ne aumenta il fascino. I monumenti più celebri sono la Casa Gotica (Domek Gotycki) arroccata sopra la Grotta della Sibilla, il Santuario dell'Arciprete (Przybytek Arcykapłana) con una bassorilievo raffigurante una Chimera e il Tempio di Diana (Świątynia Diany).
Tempio di Diana |
La Grotta del Drago
Si pensa che in questa grotta risiedesse il leggendario Drago del Wawel
Cicogne!
In Polonia ci sono persino piattaforme artificiali per permettere alle cicogne di fare il nido. Il villaggio di Pentowo è chiamato "Villaggio Europeo delle Cicogne" ospita 23 nidi e una colonia di cicogne con più di settanta volatili
Nota di Lunaria: chi ha studiato esegesi e mitologia, sa benissimo che la cicogna è un animale che aveva un profondo significato simbolico. Purtroppo la chiavetta internet della connessione è tiranna, il credito è poco, sicché non posso star qui a riportare un'enciclopedia di roba sulla cicogna.
Condenso al minimo, dicendovi solo che la cicogna si associava alla Dea - per questo motivo si pensava portasse i bambini... - e in ambito pre-islamico era adorata una Triade di Dee Gru, le Al Gharaniq: Allat, Manat, Al Uzza.
Intanto spulciate qui l'essenziale da sapere in ambito pre-islamico http://intervistemetal.blogspot.it/2017/07/magia-nera-iblis-e-black-metalla-scena.html
anche se ovviamente dovrei riportare altre informazioni... ma non ci starei dentro nei tempi della chiavetta per impaginare il tutto :P, essendoci tonnellate di roba esegetica da riportare...
Il gallo di pane
A Kazimierz Dolny si usa sfornare un pane a forma di gallo ("Koguty"). La leggenda locale parla di un eroico gallo che avrebbe salvato la città da un disastro avvisando gli abitanti dell'arrivo del Diavolo. E così gli abitanti celebrarono il gallo dando la sua forma al pane (Nota di Lunaria: io non escluderei che sia in realtà la testimonianza, ciò che resta, di un antico totemismo, un culto di un Dio Gallo, forse...)
Nota: curiosamente, il gallo compare anche nell'Induismo, nell'iconografia di Bahuchara - sull'India, vedi qui http://intervistemetal.blogspot.it/2017/07/induismo-e-symphonic-black-metal.html
e ricordiamo anche l'Anguipede gnostico
a Czermna fu costruita nel 1776: le pareti interne sono decorate con migliaia di teschi. Il creatore di questo macabro "santuario" fu Vàclav Tomàšek che, col becchino, raccoglieva gli scheletri, vittime delle guerre slesiane, della Guerra dei Sette Anni, o uccise dai conflitti nazionali\religiosi o dall'epidemia di colera.
A Kartuzy c'era un rigido ordine monastico, i cui monaci trascorrevano l'intera giornata in preghiera nel ripetersi "Memento Mori": Ricordati che devi morire. C'è anche la meridiana, con questo motto:
Nota di Lunaria: in Serbia esiste un monumento simile:
La macabra "Torre dei Teschi" fu eretta dai Turchi nel 1809 come ammonimento per i serbi ribelli. I crani di 952 cadaveri serbi, decapitati e scuoiati, vennero incastonati nella torre, che oggi ne conserva 58; oggi la torre è un monumento in onore della resistenza serba.
La Serbia la vedremo meglio qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/serbia-archeologia-torre-dei-teschi-e.html
e ricordatevi che il mio gruppo serbo preferito è questo qui
http://intervistemetal.blogspot.it/2014/04/tales-of-dark-gothic-doom-death-metal.html
e che la sottoscritta se ne frega delle loro beghe nazionalistiche, perché amo anche gruppi bosniaci
http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/bosnia-herzegovina-le-stele-il-pantheon.html
croati http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/croazia-il-poklad-thana-poesia-e-tanto.html
albanesi http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/albania-2-donne-patriore-antichi-dei-e.html
e turchi http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/turchia-origini-topkapi-musica-e-poesia.html
sul mio blog c'è spazio per tutti :D
"Chrząszcz brzmi w trzcinie", "Il maggiolino ronza tra l'erba"
Poesia Polacca: L'ho trattata diversi anni fa e andrebbe riaggiornata. Comunque, questi sono i versi che mi erano piaciuti quando in biblio mi ero noleggiata i seguenti autori:
OSIP EMIL'EVIC MANDEL'STAM
(1891, Varsavia, muore deportato il 1938 a Vtoraja Recka, in Siberia)
Poesie tratte da "Cinquanta Poesie"
Un tonfo cauto e sordo -un frutto
dal ramo s'è staccato via-
tra l'incessante melodia
del bosco silenzioso, muto...
(1908)
Splendono di fittizie dorature
nelle selve gli abeti di Natale;
lupi-giocattolo, fra le ramaglie,
hanno sguardi che mettono paura.
Mia tristezza fatidica, presaga,
mia quiete, silenziosa libertà,
e tu, sempre ridente, là, cristallo
della volta celeste inanimata!
(1908)
Un buio afoso grava sul giaciglio
e respira, con affanno il petto...
forse, più d'ogni cosa prediligo
l'esile croce e una via segreta.
(1910)
O cielo, cielo, ti vedrò nei sogni!
Non sarà mai che tu divenga tenebra
e il giorno avvampi come un bianco foglio:
soltanto un po' di fumo e un po' di cenere!
(1911-1915)
Come un toro a sei ali, minaccioso
gli uomini, qui, la gran fatica assedia,
e in un tugore di sangue venoso
preinvernali fioriscono i roseti...
(1930)
Lo sguardo era acuto, tagliente più di una falce affilata
un vanello in ogni pupilla e una goccia di rugiada;
eppure stentava a discernere, fitta, vasta,
la solitaria moltitudine degli astri.
(1937)
WISLAWA SZYMBORSKA
"Nulla due volte"
(1957)
Nulla due volte accade
né accadrà per tal ragione
nasciamo senza esperienza
moriamo senza assuefazione.
[...]
Non c'è giorno che ritorni
non due notti uguali uguali
né due baci somiglianti
né due sguardi tali e quali.
[...]
Perché tu, ora malvagia,
dai paura e incertezza?
ci sei - perciò devi passare.
Passerai - e in ciò sta la bellezza.
Cercheremo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua.
ADAM MICKIEWICZ
"La tomba della Potocka"
(la Dinastia dei Potocki fece costruire una tomba dedicata ad una loro schiava)
Nella terra della primavera, frammezzo ai giardini voluttuosi,
sei appassita, o giovane rosa! Poichè gli istanti del passato
volando via da te come auree farfalle,
han gettato in fondo al tuo cuore il tarlo del ricordo.
Lassù al settentrione, verso la Polonia scintillano miriadi di stelle;
perchè mai tante ne splendono su quella via?
Forse il tuo sguardo pieno di fuoco, prima di estinguersi nella tomba,
ha acceso là eternamente impronte rilucenti?
O Polacca! Anchio terminerò i miei giorni in solitario rimpianto;
possa gettar qui un pugno di terra una mano amica.
I viandanti spesso parlano presso la tua tomba,
e mi desterà allora il suono della lingua natia;
e un vate un canto solitario, a te pensando,
vedendo la mia tomba vicina, anche a me scioglierà.
STANISLAW JERZY LEC
Pubblicati nel 1965 col titolo "Pensieri Proibiti", i "Pensieri Spettinati" del polacco Stanislaw Jerzy Lec, nato a Lwow (Leopoli) nel 1903 da una ricca famiglia ebrea viennese-galiziana (i baroni di Tusch-Letz). Nel 1933 esce il primo volumetto di poesie, "Tinte", nel '35 dei versi satirici, "Zoo". Nel 1941 viene arrestato dalla Gestapo e internato in un campo di concentramento, da cui riesce a sfuggire, per unirsi alla Resistenza. Nel 1957 publica la prima edizione dei "Pensieri Spettinati", una seconda, più ampia, due anni dopo. Il libro ottenne un notevole successo.
"Anche Lec, al pari di altri rappresentativi scrittori del Novecento polacco -ad esempio Andrzej Kusniewicz o Julian Stryjkowski fra i viventi - è figlio delle "borgate dove il vento fondeva il canto biblico alla canzone polacca e al pianto slavo/ove i vecchi Ebrei nei frutteti all'ombra dei ciliegi/piangevano le mura sacre di Gerusalemme" (A. Slonimski). Mondo già allora recante in sé il presentimento d'una prossima fine (Lo stesso Lec diceva di sé: "Ich bin der Letzte - io sono l'ultimo") e così radicalmente spazzato via dalla furia nazista che oggi ne resta traccia solo nelle enciclopedie dell'epoca. Lec si laurea in legge a Leopoli nel 1933, quando ormai le illusioni della rinata Polonia sono state infrante dalla violenta radicalizzazione dei conflitti etnici e religiosi, politici e sociali. Come allora molti della sua condizione, anch'egli sceglie le posizioni della sinistra e si pronuncia apertamente contro la montante fascistizzazione del paese. Trasferitosi a Varsavia, pubblica su quotidiani e settimanali versi lirici, satire, ed epigrammi. Il suo primo volumetto di poesie (Tinte) è del 1933, la prima raccolta di versi satirici (Zoo) del 1935. D'ora in avanti il genere lirico e satirico convivranno, alternandosi e mescolandosi in successive raccolte (l'ultima è del 1966), senza che sia possibile tracciare una linea di demarcazione netta e precisa. Arrestato a Leopoli nel 1941 dalla Gestapo, viene internato in un campo di concentramento, da dove riesce a fuggire travestito da SS grazie alla sua perfetta conoscenza del tedesco. Entra nella resistenza comunista, è redattore della stampa clandestina e partecipa ad azioni di guerra, raggiungendo il grado di Maggiore nell'"Armia Ludowa" (Esercito Popolare).
Il contesto in cui apparvero i "Pensieri Spettinati" (il titolo deriva da Heine: "schon gekammte, frisierte Gedanken") ne determinò anche la modalità di lettura: nel 1956 in Polonia, con l'ascesa al potere di Gomulka, muta radicalmente, seppure per poco, il clima politico-culturale e la letteratura conosce la sua stagione di "disgelo". Vengono pubblicati i romanzi e i racconti di Jerzy Andrzejewski, Kazimierz Brandys, Tadeusz Konwicki, Slawomir Mrozek, "Il Poema per Adulti" di Adam Wazyk. è il momento della resa dei conti con il passato prossimo dello stalinismo in versione bierutiana. E anche gli aforismi di Lec sembrano non avere altro bersaglio che il sistema di dogmi e verità pietrificate, il castello spettrale eretto dallo stalinismo.
Al di fuori dei confini polacchi, l'interpretazione non può essere diversa: la prima edizione italiana, col titolo significativamente mutato in "Pensieri Proibiti" (Bompiani, Milano 1985) presenta gli aforismi di Lec "come una grande scepsi ironica sulla falsa coscienza che accompagna le prime forme di realizzazione socialista". Oggi a distanza di anni, vediamo meglio quanto sia parziale una lettura che voglia ridurre i pensieri dello scrittore polacco a una reazione del socialismo dell' "Uomo di marmo". Essi hanno radici assai più remote e obiettivi assai più estesi. Ne è prova il fatto che il tempo non ha gettato neppure un'ombra sul loro originario nitore, anzi sorprende la loro attualità rispetto al qui e ora della realtà psicologica e sociopolitica contemporanea. E ciò perché Lec non è tanto un chirurgo alle prese con un bel localizzato bubbone maligno, quanto piuttosto un disincantato e solitario Don Chisciotte che si misura con l'immane polipo, infinitamente ramificato, che è dentro e fuori dell'uomo, che è l'uomo stesso. Suo bersaglio non è questo o quel sistema politico, ma il meccanismo di ogni sistema autoritario, non questa o quella morale, ma ogni sistema morale, non questa o quella falsa coscienza, ma ogni falsa coscienza, non questa o quella assurdità, ma la stessa assurdità del reale. Niente si salva del sarcasmo di Lec, né l'accademia letteraria e i suoi adepti, né gli orpelli di cui l'uomo ammanta la propria miseria spirituale, né gli stereotipi mentali e linguistici, introiezione e prolungamento della menzogna che regola i rapporti sociali. Uno scrittore più che corrosivo, sovversivo: "Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell'innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale" (L. Kolakowski).
è un incalzare di frustate che scorticano la pelle più coriacea, probabilmente perché l'autore dei "Pensieri Spettinati" porta impresso su di sé il solco sanguigno di quelle rovesciatesi nella prima metà del secolo sull'Europa centro-orientale, dove nessuna ferocia è stata risparmiata, ogni delitto consumato.
Se la sensazione che ci lasciano "I Pensieri Spettinati" è quella di una visione profondamente pessimistica, addirittura tragica, della natura e della condizione umana, è anche vero però che in essi non c'è traccia di moralismo didascalico o superbia intellettuale. Lec sembra avere una ripulsione istintiva per i panni del fustigatore o del predicatore ("Il delitto: la musa dei predicatori e dei moralisti"), non ha verità da insegnare o lezioni da impartire in nome di una qualunque legge.
Se si potesse scontare la morte dormendola a rate!
Il fatto che sia morto, non significa affatto che sia vissuto.
Non raccontate i vostri sogni. Chi sa mai che i freudiani non prendano il potere!
è forse per scontare il fatto che non credo nell'anima, che ne sono privo?
Al momento del confronto il cadavere non ha saputo riconoscere il proprio assassino.
Ho sognato della realtà. Che sollievo, svegliarsi!
Chi ha mai visto una lacrima cadere dall'occhio della Provvidenza?
Non chiedere a Dio la strada per il cielo; ti indicherà la più difficile.
Da quando si è messo in piedi sugli arti posteriori, l'uomo non sa più riacquistare l'equilibrio.
I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventare persone per bene.
è triste quando l'esistenza che ti è più cara è l'esistenza del problema. La negazione è un elemento positivo dell'insieme.
Si può chiudere un occhio sulla realtà, ma non sui ricordi.
Viveva fuori del proprio corpo ma si curava lealmente del suo mantenimento.
Bisogna continuamente ricominciare dalla fine.
Molti dei miei amici mi sono diventati ostili, con molti nemici ho stretto legami di amicizia, ma gli indifferenti mi sono rimasti fedeli.
"Un domani migliore" non dà mica la certezza di "un dopodomani ancora migliore".
Il pensiero dell'autore è spesso così fecondo da generare aborti presso i critici.
Ognuno si metta la corda al collo, del colore che più preferisce.
Stai attento a non creare, per distrazione, qualcosa di memorabile. Quanti uomini dovranno consapevolmente immolarsi per annullare ciò che hai fatto.
Sono curioso di sapere se un animale, guardandoci, pensa: "Ecce Homo!"
Il condannato non è mai all'altezza della forca.
La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
Sono convinto che l'uomo finirà per creare l'omuncolo, l'uomo artificiale, ma per l'amor di Dio, non ripeta il suo errore, non lo crei a somiglianza propria!
Che cosa è il Caos? è quell'Ordine che fu distrutto con la Creazione del Mondo.
Come esercitare la memoria per saper dimenticare?
Si potrebbe escogitare una condanna all'ergastolo aggravata dal prolungamento artificiale della vita.
E pensare che lo stesso fuoco che Prometeo sottrasse agli dei, accese il rogo di Giordano Bruno.
Le ferite si cicatrizzano, ma le cicatrici crescono insieme con noi.
Era riuscito a liberarsi dalla prigionia altrui, ma continuava a considerarsi schiavo di se stesso.
Ho sognato questa pubblicità dei mezzi anticoncettivi: "I non nati vi benediranno".
è strano: ad aver paura della "Filosofia della disperazione" sono soprattutto gli ottimisti.
Nello specchio della lingua si riflettono spesso i genitali dell'uomo.
L'arte, per essere realistica, dovrebbe prima deformare l'uomo.
Il progresso: i nostri antenati giravano in pelli di animali, noi ci sentiamo ormai a disagio in quella umana.
La tecnica arriverà a una tale perfezione, che l'uomo potrà fare a meno di se stesso.
Molti nei loro curricula tacciono la propria inesistenza.
Aveva la coscienza pulita. Mai usata.
Quanto più in basso cadi, tanto meno la cosa ti duole.
Grande è la forza del nulla, non le si può far niente.
Si può avere una profonda venerazione per Dio senza credere nella sua esistenza.
Quelli che in genere hanno orizzonti più ampi hanno in genere prospettive peggiori.
Certe volte smetto di credere nell'azzurro, mi sembra uno spazio perfettamente ricoperto di lividi.
Non salutate la gente a braccia spalancate, non facilitate la vostra crocifissione.
Mi chiedo cosa dovrebbe essere punito con maggiore severità dal Codice: la procreazione intenzionale o quella involontaria?
Ho pensieri che non confesso neppure a me stesso. Li conoscete tutti.
C'è un disgusto generale, infatti ci divoriamo reciprocamente.
Quanti vorrebbero abbandonare se stessi nei momenti di terrore!
Era inflessibile. Si costrinse al compromesso.
Siate autodidatti, non aspettate di imparare dalla vita.
Vedo tutto a fosche tinte? No! Mi limito a guardare attraverso un vetro affumicato per scorgere il sole durante l'eclisse.
Il boia non voleva lavarsi le mani dopo l'esecuzione. "Non sono mica Pilato!" gridò indignato.
Ho smesso di essere scettico. Mi sono convinto dell'esistenza del male imminente.
"Anche l'alba proietta ombra" sibilò il crepuscolo. "Ma da un'altra parte" spiegò l'alba.
Ci sono individui che non hanno bisogno della notte; essi stessi irradiano l'oscurità.
Quanto è difficile nascondere la propria inesistenza.
Mi stimo molto. Dici? Lo so, chiederei più di 30 denari.
Abbi nella vita un solo monologo, ma cambia di continuo l'accento sulle parole.
La censura interiore dell'uomo è spietata, non conosciamo neppure i pensieri che non vogliamo generare.
L'uomo, Corona del Creato - di spine.
I fiori dell'amore non appassiscono, se ne possono gettare alcuni ancora freschi sulla sua tomba.
Avere un sosia, suicidarsi uccidendolo e continuare a vivere come se si fosse quello - che possibilità per la schizofrenia!
Sospetto che in cima all'albero genealogico del Marchese de Sade ci sia Giobbe.
La vita ha anche lati oscuri, è ciò che resta della sua decenza.
Nota di Lunaria: all'epoca, mi piacquero molto questi aforismi. Se vedete che fanno al caso vostro, leggete anche Cioran! http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/romania-storia-letteratura-e.html
Black Metal Polacco!
Visto che se dici "Polonia" le prime cose che vengono in testa sono queste
ovvero chiesa cattolica + estrema destra ultranazionalista,
io do spazio ai gruppi Black Metal, per fare dispetto, eh eh eh!
In Polonia, fino ad oggi, sono note 3314 band Metal di tutti i generi. Io, comunque, darò spazio alle band Black Metal anticristiane e sataniche :D
I Behemoth sono le superstar assolute, provenienti dalla Polonia:
Vabbè dai, non necessitano di alcun commento, sono super-famosi...
Band molto valida e storica, nel suo Death\Black Metal
che però non ho mai seguito nel dettaglio...
c'è da dire che però realizzano video che sono quasi "mini-film horror", molto suggestivi e inquietanti!
Citiamo poi i Belfegor
https://www.youtube.com/watch?v=LPj5zbiI27E
con un demo "malregistrato old style" che farà la gioia degli appassionati di Black Metal da cantina...
Berzemon
https://www.youtube.com/watch?v=8pRQAzF_DwE
Sympho Black molto curato alla Limbonic Art
Black Altar
https://www.youtube.com/watch?v=Os-wL4kSvvg
pesante Black Metal bello corposo, con echi di Possessed e Deicide e pause raggelanti e atmosferiche!
Notevole, per essere un demo di debutto. Il Nostro comunque è prolifico e ha fatto diversi album.
Qui lo potete sentire con un sound di matrice comunque più svedese
https://www.youtube.com/watch?v=qzjxjdWrbXo
Abused Majesty
https://www.youtube.com/watch?v=4dGaxQV35cs
molto Dimmu Borgiriani
Actum Inferni
https://www.youtube.com/watch?v=R3k9maTsgRc
classico Black Metal di matrice svedese, quindi velocissimo e infernale
Hate Them All
https://www.youtube.com/watch?v=soQ8Zn0ZNwg
altro Black Metal di matrice svedese, non particolarmente innovativo
Beleth
https://www.youtube.com/watch?v=bJNOtaK5gdE
Classico Black Metal piuttosto stantio e ripetitivo... cantato in polacco. Vi sfido a saper leggere i titoli!
Morsun Diaboli
https://www.youtube.com/watch?v=7NqBc0thaIY
altro Black Metal "old style" con qualche pausa melodica
Infernum
la primissima formazione della band |
https://www.youtube.com/watch?v=WdceLug5L-0
forse il nome più di culto nell'underground polacco dei primi anni Novanta.
Gelidissimo Black Metal di scuola dark throniana ma con un gusto più evidente per "gli stacchi atmosferici" che fanno tanto "chiesa gotica sconsacrata" ed enfatizzano un certo lato malinconico.
Questa band era citata parecchio nelle recensioni su Metal Shock, già parecchi anni fa.
In campo più Gothic abbiamo gli Angel's Sorrow
https://www.youtube.com/watch?v=L4lxxwTJNIg
Infine, video tributo alle band Black polacche:
Ci sarebbero molti altri nomi da citare... cito di sfuggita
Anno Domini Mortuum
Czort
Lord of Evil
Nawiia
Abiti tipici