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Le origini del carnevale di Sappada sono ancestrali, risalendo al momento più freddo dell'inverno che è anche il momento dell'evocazione degli spiriti protettori della fertilità: vanno evocati, perché la primavera ritorni.
Attraverso la maschera si possono dare sfogo alle forze assopite durante l'anno.
Il carnevale di Sappada è quello tipico dei carnevali di montagna e ha al suo centro la maschera di legno: il Rollate, il cui nome deriva dalle sfere in bronzo contenenti biglie legate alla vita da una catena che annunciano il suo arrivo.
L'origine del Rollate si perde nel passato e il travestimento veniva usato, anticamente, anche da chi era mosso da vendetta.
Il Rollate consiste in una maschera di legno, con baffoni, sopracciglia folte, occhi terrifici; completano l'abbigliamento un pellicciotto con cappuccio, pantaloni a righe ricavati dalla Hille, la tela che serviva a coprire gli armenti nei mesi invernali; vengono indossati anche dei scarponi ferrati e un fazzoletto al collo, rosso per gli sposati e bianco per i celibi. Il Rollate brandisce una scopa che viene usata per scherzare o con toni minacciosi.
Le maschere attraversano il paese, simulando situazioni e astuzie che i poveri architettano per sopravvivere; spesso entrano nelle case per mendicare qualcosa da mangiare.
Nella domenica dei contadini, la Paurn Suntag, si rievocano i carri e attrezzi agricoli e cumuli di fieno del mondo agreste. Si passa di casa in casa per scroccare qualche ricottina o formaggio. Le donne distribuiscono dolci locali come le Hosenearlan e le Muttn'.
L'ultima domenica di carnevale è quella dei signori (Hearn Suntag) e si esibiscono le maschere raffinate; capita che ci siano uomini travestiti da donne.
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