Papà Gambalunga

Trovato per caso, ho iniziato a leggerlo oggi: da bambina mi era capitato di vedere il cartone

Orfana, Jerusha, detta Judy, sembra destinata ad un vita tutt'altro che brillante... è una trovatella e ha trascorso l'adolescenza tra le tetre mura dell'orfanotrofio. Giunta alle soglie dei 18 anni sembra destinata a restare all'orfanotrofio in qualità di istitutrice, ma ecco l'imprevedibile...!  Un anonimo benefattore, colpito dal suo talento per la scrittura, le consente di frequentare un ottimo college, in cambio la ragazza dovrà scrivergli spesso per tenerlo al corrente dei suoi progressi. Però il misterioso personaggio, che Judy battezza "Papà Gambalunga", non si fa mai vivo. Perché?

Jean Webster è lo pseudonimo di Alice Chandler, che nacque a Fredonia nel 1876. "Papà Gambalunga" (1912) è il suo capolavoro. 

Gli stralci più belli:

"Nel lungo corridoio dell'ingresso non era ancora stata accesa la luce, e mentre Jerusha scendeva dalle scale un ultimo signor Consigliere indugiava ancora, ormai sul punto di andarsene; ritto sulla soglia del portone spalancato che immetteva nella corte esterna, agitava il braccio verso un'automobile ferma in attesa sulla curva del viale. Come il motore fu acceso e il veicolo cominciò ad avvicinarsi, la luce abbacinante dei fari proiettò l'ombra netta del Consigliere all'interno dell'atrio: un disegno grottesco, con lunghissime gambe e braccia, che si arrampicava lungo le pareti del corridoio. Pareva proprio l'ombra di un enorme, ondeggiante, ragno dalle lunghe zampe, quello che è chiamato familiarmente dai ragazzini americani papà gambalunga."






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