Akvan, Black Metal dall'Iran: intervista in italiano


Info tratte da qui
https://daily.bandcamp.com/2017/02/10/akvan-interview/

Traduzione libera di Lunaria

Questa intervista è un po' diversa dalle altre. Akvan mi ha fatto sapere per mail che purtroppo il governo in Iran usa la censura e alcune volte blocca internet. Così abbiamo concordato che sarebbe stato più facile tradurre un'intervista in inglese già fatta, che è online da diverso tempo.
L'intervista è molto lunga, e qui mi limito a tradurre le domande che avevano attinenza con quanto chiedevo anch'io, ma non il testo integrale, che resta reperibile al link indicato.
Invito tutte le persone amanti del Black Metal, ma anche no, a mettere like alla pagina facebook, youtube o bandcamp di Akvan. Per un discorso inerente la libertà di espressione e per premiare un musicista che ha il coraggio di esprimersi, vivendo in un paese dove la libertà d'espressione non è un diritto così tanto riconosciuto. Insomma, usiamo il Black Metal come strumento di emancipazione da ogni dittatura e per i diritti civili, come una forza sovversiva che permette la rivolta del Singolo e degli altri Singoli!

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Akvan è un one-man project creato da Vizaresa; 

https://akvan.bandcamp.com/ 
Vizaresa suona un Black Metal old style mixato ad elementi sonori ottenuti con strumenti persiani come il tar e il setar.
Ogni track è spesso impreziosita da letture in spoken word sulla storia persiana, preghiere zoroastriane, mitologia persiana.
Ha rilasciato tre EP, sin dal 2015.

1 - Akvan è un nome di un demone che si trova scritto nel Shahnameh, il poema epico nazionale più famoso della letteratura persiana. Perché hai scelto di usare questo nome e che relazione ha questo nome con le tue lyrics?

L'ho scelto per varie ragioni. Questo nome compare nel Shahnameh, ed è anche un altro nome usato per definire Ahriman, il nemico di Ahura Mazda, nello zoroastrismo.



 Ahura Mazda

è un nome molto Black Metal insomma!, ed è strettamente associato all'Iran pre-islamico, che è la fonte di ispirazione maggioritaria del mio lavoro.
Comunque, sfortunatamente è stata diffusa un'immagine distorta della cultura iraniana. Così, con questo nome e progetto spero di ispirare i fans e i curiosi nel fare le loro ricerche per scoprire la storia antica dell'Iran. Spero che dopo questa ricerca avranno un visione più positiva di questo splendido paese.

 
2 -  Che canzoni ci sono nell'EP?

I contenuti delle mie canzoni sono inerenti lo zoroastrismo e la mitologia iraniana.
شاه شاهان  è una preghiera dedicata allo spirito di Ciro il Grande, la figura più celebrata della storia iraniana, e in questa canzone parlo del mio desiderio: vedere un risveglio e un ritorno dell'Iran alla sua gloria antica, quando era l'impero più grande del mondo, un impero costruito sulla tolleranza, l'uguaglianza, le conquiste senza sangue, l'innovazione scientifica - lontano dagli artigli di un'ideologia straniera pessima.
 میراث esplora il tema di un impero sbriciolato per colpa di un'ideologia straniera e il combattimento per tornare alle sue radici zoroastriane. Entrambe le canzoni celebrano e promuovono un ritorno all'Iran pre-islamico; sono da intendersi come inni di opposizione.


La Dea Anahita آناهیتا
 
3 -  Cosa significa il testo recitato in  شاه شاهان ? e quel canto che si sente alla fine? [...] Cosa ha ispirato طبرستان ?

All'inizio, si sente una traduzione in farsi del "Cyrus Cylinder", una delle prime dichiarazioni dei diritti umani e che serviva come testamento per Ciro il Grande; siccome la canzone parla di Ciro, era assolutamente necessario includere questo testo. La canzone termina con una preghiera zoroastriana [...] طبرستان parla del senso di rabbia e tristezza che mi sommergono quando penso all'Iran moderno [...] طبرستان è basata sulle lotte di Babak Khorramdin e Maziar contro il califfato abasside islamico. Sono stati eroi nazionali e molti iraniani li ammirano, perché sono stati martirizzati nel tentativo di evitare che l'Iran diventasse islamico. Questa canzone serve come metafora per parlare della situazione corrente in Iran.
Maziar ha tentato la sua battaglia finale nelle regioni montuose del Tabaristan,
  طبرستان ; è stata una delle ultime regioni a cadere in mano agli islamici. (Nota di Lunaria: come il Nuristan afghano, chiamato anche "Kafiristan", "la terra dei miscredenti": è stata l'ultima zona afghana che ha resistito fino alla fine alla conversione islamica, restando pagana)
 


4 - Il tuo primo demo è del 2015, ma a quando risale il vero inizio del tuo progetto e cosa lo ha ispirato?

Ho iniziato a lavorare su questo materiale alcuni mesi prima di rilasciare "Born Ov Fire". Ho avuto l'idea di fondare un progetto tutto mio fin da quando ho sentito la musica Metal per la prima volta... sono sempre stato un fan della musica tradizionale iraniana; forse se amo il Metal è perché questo genere di musica, specialmente il Black Metal, ha qualche somiglianza con il "Sonati", una musica persiana tradizionale. (Nota di Lunaria: sì, come anche il canto gutturale mongolo khoomi, insomma, l'antenato delle growls vocals...!) Ho pensato che includere una nota tipica della musica iraniana, il Koron\Sori, avrebbe creato un sound più sinistro.
Sono nato negli Stati Uniti. I miei genitori si erano trasferiti lì prima della rivoluzione islamica del 1979.
Comunque, avevo trovato problemi anche in America, nessuno voleva suonare in una band Black Metal che avesse dei temi persiani... Ho trovato anche difficoltà per reperire gli strumenti tradizionali.
Ho viaggiato molte volte in Iran fin da piccolo, ma non avevo la possibilità di portare via gli strumenti dall'Iran [...] La mia ragazza ha comprato un setar, da non confondersi col sitar indù, e me lo ha regalato. Ciò che guida la musica del progetto Akvan è il mio disdegno per la politica estera americana, il regime iraniano e la demonizzazione degli Iraniani. Akvan è il ribelle contro tutte le forze che sminuiscono il passato ancestrale dell'Iran.





5 - Hai imparato a suonare prima il setar e il tar o la chitarra?

Prima ho imparato a suonare la chitarra, quando frequentavo l'università; ma per la maggior parte, sono autodidatta. Ho imparato a suonare il Sonati ascoltandolo "ad orecchio" e leggendo il sistema Dastgah.

6 - Quando hai iniziato a sentire Metal e che genere di band ti hanno ispirato?

Ho scoperto questa musica tramite un amico, a 12 anni. La prima band sono stati i Metallica di "Ride the Lightning". Un po' clichè, lo so. Poi ho sentito anche The Crown, Dissection, Kalmah, Children of Bodom, In Flames, Arch Enemy e Lamb of God; queste sono state le prime band che mi hanno ispirato a prendere in mano una chitarra e a scrivere musica.
Poi quando ho approfondito meglio, ho sentito anche The Black Dahlia Murder, Behemoth, Necrophagist, Arsis, Obscura, e la lista potrebbe continuare; sono andato progressivamente verso band sempre più estreme. Ero consapevole del Black Metal con band come Darkthrone e Emperor ma è stato quando ho visto la perfomance dei Watain che mi sono immerso nel Black Metal. Quello show non era simile a niente che avessi visto prima! Tutto mi ha colpito profondamente: la musica, l'immagine, il messaggio.
è veramente arte.


7 - L'Iran è noto per essere un paese conservatore. Quanto devi essere cauto nel mantenere segretezza? Hai avuto problemi con le autorità religiose o con gente che disapprova il tuo lavoro?

Bhè, devo essere un po' cauto [...] ci sono dei limiti a quello che posso fare, ma questi limiti aiutano a coltivare una più minacciosa associazione di Akvan tra le fazioni conservatrici della popolazione. Mi piace l'idea che il nome Akvan passi di bocca in bocca, e venga visto come un gruppo malvagio e underground di persone o di una persona che sussurra di nascosto alla coraggiosa gioventù iraniana. Una specie di leggenda urbana, di ghost story. Non mi interessa il successo o i soldi: voglio dire, suono Black Metal Iraniano, non esattamente qualcosa che ti fa avere uno stile di vita da Hollywood. [...] Finora non ho avuto problemi con le autorità. E per le persone che disapprovano la musica, bhè, non parlo molto con loro; in genere dicono le solite cose che direbbero tanti altri anche fuori dall'Iran: "cosa sono queste vocals?", "perché sei così arrabbiato?", "questa non è musica" eccetera.
Poi ho ricevuto critiche da alcune famiglie religiose che lavorano per il governo, ma niente di pesante. Mia madre supporta la mia musica anche se non le piacciono le vocals. Gli iraniani sono open-minded e molto sofisticati. Dubito che mi vorrebbero in carcere o torturato. Ma il fatto che questa è comunque una possibilità che potrebbe verificarsi non mi esce dalla testa.


8 - La musica Metal, Black o meno, raggiunge facilmente l'Iran? Com'è la scena locale?

Non è facile, anche con internet. Il Metal e la musica occidentale sono bannate anche se le puoi trovare masterizzate nei venditori all'angolo.
Si può tentare anche col Metal, ma è più difficile e arduo come tentativo.
Internet, in Iran, è lento, lentissimo se provi a scaricare qualcosa. E pesantemente censurato. [...]
La maggior parte della gente qui in Iran, comunque, segue quanto crede che sia popolare in Occidente. E sì, ci sono band Metal, ma non c'è proprio una scena organizzata, date le circostanze.
 

Nota di Lunaria: metto qui alcune band iraniane che è possibile seguire su youtube:

Abathur, Raw Black Metal
Aras, Depressive Black
Dark Leader, Black Metal
Ekove Efrits, Black Metal
From the Vastland, Black Metal
Halla, Black Metal
Kahtmayan, Prog-instrumental Metal
NefriN, Black Metal

Bibliografia per una storia pre-islamica dell'Iran:


















Per approfondimenti, vedi: http://intervistemetal.blogspot.it/2018/02/iran-parte-1-ahura-mazda-e-il-black.html

http://intervistemetal.blogspot.it/2018/02/iran-parte-2-anahita.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/statuette-femminili-dal-luristan.html