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Nel simbolismo alchemico, la sostanza maschile viene unita alla "moglie vapore", finché ne scaturisce l'acqua amara. La femmina viene rappresentata come vapore, e in generale, il vapore viene considerato come la psiche della materia, la materia sublimata.
I fantasmi sono descritti come "un vapore, qualcosa di nebuloso".
Che la psiche abbia a che fare con la qualità del vapore è un'idea archetipa. L'unione della sostanza maschile con il vapore genera l'amara acqua divina; in greco la parola divino, "theios" significa anche "zolfo" e perciò si può tradurre "acqua divina" come "acqua di zolfo"
In generale l'acqua, anche l'urina, porta su di sé la proiezione della conoscenza. Nel simbolismo della chiesa medioevale si parla di "Aqua Doctrinae"; l'acqua si collega con la conoscenza attinta dall'incoscio, sia che venga usata bene o male.
Cristo, per ricordare una metafora religiosa, è detto "Sorgente di vita"
Lo zolfo è una delle sostanze basilari del processo alchemico. In "Mysterium coniunctionis" Jung gli ha dedicato un intero capitolo, in cui lo zolfo appare come sostanza attiva, corrosiva, pericolosa e dal cattivo odore: nell'immaginario collettivo il diavolo puzza di zolfo.
Lo zolfo, in Alchimia, produce tutti i colori, è l'amante della sposa alchemica ed è il ladro che si intromette tra i due amanti. Lo zolfo è quindi pulsionalità, lo stato dell'esser mossi dalle pulsioni; è la parte attiva della psiche, quella parte che ha uno scopo preciso.
Lo zolfo, che è definito sostanza maschile, fornisce l'impulso originale ed è duplice, positivo e negativo.
Nelle rappresentazioni alchemiche, l'uccello senza ali è lo zolfo rosso, l'uccello che sta sotto è indicato come femmina.
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2025/04/aker-doppio-leone-salma-del-sole-e-la.html

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