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Le donne, nei primi del '500 non avevano molta scelta: aut maritus aut munus, o il matrimonio o il monastero. Le donne che non erano sposate né monacate erano viste con sospetto, come se fossero promiscue.
Angela Merici (1474-1540) si occupò del problema delle monacazioni forzate e dei matrimoni di interesse. Perciò, fondò la Compagnia di S. Orsola (1535), che poi originò molti altri ordini religiosi dediti all'educazione delle ragazze, pur sapendo che sarebbe andata incontro ad ostilità.
Abolì la clausura, invitando ad abbracciare di spontanea volontà la verginità, la povertà e l'obbedienza, vivendo nelle proprie case e del proprio lavoro. Alle vergini che hanno il governo della Compagnia e la responsabilità dell'educazione delle Figlie, affianca delle matrone vedove appartenenti a famiglie di prestigio che devono occuparsi di questioni amministrative.
Per curiosità: Angela Merici non sapeva scrivere ma sapeva leggere.
Nota di Lunaria: aggiungo anche Arcangela Tarabotti (1604-1652) destinata dalla famiglia, contro la sua volontà, a farsi monaca. Nei suoi scritti denuncerà con forza il dramma delle monache forzate e la condizione della donna, confutando anche i pregiudizi misogini.
Per approfondimenti sulle donne poetesse del '600, vedi
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