Ciao e grazie per lo spazio dedicatoci. Ci presentiamo siamo Max e Gae rispettivamente cantante e chitarrista, e bassista della band.
2) Siete il secondo gruppo Power che intervisto :) Anche il vostro monicker DragonhammeR è perfetto per questo stile, ed esprime bene la vostra attitudine grintosa, potente, epica. Come lo sceglieste, all'epoca?
Gae: mi fa piacere siamo sul podio allora. Si un nome che si addice moltissimo al genere e da immediatamente impressione della tipologia di musica che proponiamo, anche se nel nostro trascorso siamo maturati molto cambiando e trovando nuove ispirazioni per non rimanere stereotipati nel classico power proposto da molti, diciamo che la nostra influenza di partenza è il power ma le nostre canzoni hanno un mix di potenza tecnica e melodia che abbraccia anche altri generi. Sulla scelta del nome era un nome che mi ronzava in testa da molto prima, e quando con Max decidemmo di affrontare questo progetto, decisi che era questo il nome giusto, credo e spero di non aver sbagliato.
3) Potete riepilogarci la vostra storia? Siete in giro dal 2000.
15 anni sono tanti, e anch'io ho iniziato a sentire Metal nel 1998 circa! Ora come vi sentite, dopo tutti questi anni? Come vedete la differenza tra ieri e oggi?
Max: Anche se il nostro primo album e’ uscito nel 2001, sia io e che Gae (bassista e fondatore insieme a me) ascoltiamo metal da molto tempo prima e i DragonhammeR sono il risultato di precedenti progetti cambiati nel tempo.
Pensa che alcuni brani presenti sul debutto inizialmente prevedevano testi cantati in italiano ed erano senza tastiere!
Te la faccio breve senza annoiare nessuno: dopo un buon demo di pochi pezzi troviamo un contratto con la Legend (Elevate records) ed esordiamo nel 2001 con il fortunato “The blood of the dragon”, bissiamo poi nel 2004 con “Time for expiation” sotto Scarlet Records e torniamo nel dicembre 2013 con “The x experiment” (My Kingdom Music). Gli anni passano veloci e le differenze purtroppo sono tante ed in negativo, sia riguardo le minor vendite di cd grazie alla pirateria oramai diventata normale uso quotidiano, sia per la difficolta’ nel suonare metal in Italia.
Nonostante questo oggi i DragonhammeR sono piu’ forti che mai, avendo imparato dagli errori del passato e dai troppi treni lasciati passare per colpa di compagni di viaggio non idonei.
Cerchiamo di parlare poco e di fare fatti, andando avanti per la nostra strada!
4) Ho ricevuto il materiale promozionale dalla My Kingdom Music: ha ristampato i vostri due cd "The Blood of the Dragon" e "Time for Expiation". Vorrei che ci riepilogaste tutto quello che è legato a questi due cd (nel passato, e anche oggi) anche a livello di concept e testi.
La copertina di "Time for expiation" in particolar modo mi incuriosisce: contro chi sta giocando quell'enorme diavolo? Forse contro l'umanità (le piccole figure che si vedono in lontananza)? è una copertina molto apocalittica...
Sarei anche curiosa che ci parlaste del vostro demo "Age of Glory"....
Max: Posso sintetizzare cosi’: “The blood of the dragon” il primo album e’ stato molto istintivo sia nella musica che nei testi essendo un debutto di “ragazzi” che vogliono spaccare tutto e corononare il sogno di fare un album! Risentendolo oggi trovo ovviamente queste caratteristiche insieme ad una normale vena compositiva ancora un po’ “acerba negli arrangiamenti e nei testi”! Ma la bellezza di questa release sta proprio in queste cose e nell’immediatezza del risultato finale!
“Time for expiation” Il secondo album presenta gia’ una maturita’ compositiva che sfocia nel cercare soluzioni meno “fantasy” fine a se stesso ma con contenuti piu’ concreti.
Il concept parla di un anima tormentata che per espiare le sue colpe e’ condannata a vivere e osservare quelle degli altri...ma senza poter intervenire!
Quindi l’uso sempre del Fantasy ma come mezzo per parlare di cose reali: fra le righe si parla di pedofilia, pena di morte, amore, fede.
“The x experiment”, l’ultima uscita e’ un vero e proprio concept che si sviluppera’ su piu’ albums: l’umanita’ e’ al collasso abbandonata a se stessa dai propri governanti che hanno abbandonato la terra! Oramai nessuno crede piu’ in niente e le religioni sono tutte decadute... l’unica salvezza e’ trovare la prova di “qualcosa” che torni a far credere e sperare in un mondo migliore! La storia parte dal punto in cui una alleanza segreta fra le piu’ importanti religioni supestiti riesce a scoprire una strana fonte di energia proveniente dall’interno di una sperduta montagna di ghiaccio e....comprate il cd e scoprite che succede!:)
Quindi anche qua un'evoluzione del Fantasy a servizio della realta’!
Riguardo il demo “Age of glory” e’ stato basilare per la nascita professionale dei DragonhammeR, avendoci aiutato a trovare il nostro primo contratto.
I pezzi erano molto grezzi e registrati male ma furono subito apprezzati gia’ cosi’!
5) Oltre a voi, all'epoca, altre brave band suonavano nella scena Power/Heavy Metal: Darcloud, Beholder, Cydonia, Wyrm, O.D.I, The Dogma, Kingcrow, Warloud, Antartide, Reinwen, Heimdall, Anthelion, Zadar, Winter Mist, Daimones... Poi, le band più famose credo fossero Rhapsody, Domine, Vision Divine... e a livello internazionale come dimenticare i Blind Guardian, Stratovarius, HammerFall, Gamma Ray, Edguy, Angra... Voi come vedavate questa scena? Eravate forse in contatto con queste band italiane? Come vedete questo tipo di Power, a distanza di così tanti anni?
Io ricordo che nel periodo 1998/2000, quando ero piccina, giravano tutte queste band Power accomunate dall'immenso amore per il Fantasy (l'opera somma di Tolkien...!), e che sono state le prime band che ascoltai... Ne ricordo ancora le splendide copertine; pensate che il Power Metal avrà modo di evolversi in altri generi o tendenze? Cosa vi piace ascoltare, tra i classici e gli album moderni?
Max: All’epoca non avevamo nessun contatto con le altre bands se non qualcuna locale qua a Roma.
Su tutti Rhapsody e Labyrinth sono state basilari all’epoca per lo sdoganamento del metal italiano all’estero, perlomeno per un certo tipo di approccio musicale.
Chi non riconosce questi meriti a queste bands x me e’ in malafede e non capisce il concetto che se un gruppo italiano va bene all’estero automaticamente apre delle porte anche per gli altri!
Oggi abbiamo contatti diretti ed avuto collaborazioni con alcuni dei nomi citati (Roberto Tiranti, Fabio Lione) e ne siamo molto fieri e contenti!
Riguardo tutti gli altri nomi da te citati (sia italiani che stranieri) posso dire che sono tutte ottime bands e una volta si andava “tutti” a vedere i concerti, sia del grande nome dall’estero che dell’esordiente italiano.
Oggi purtroppo non e’ cosi’: si spendono centinaia di euro per i soliti nomi e si penalizza tutto il resto!
E’ totalmente cambiato il modo di fruizione della musica ed in male purtroppo!
Riguardo l’evoluzione del power nello specifico non so risponderti: noi ci stiamo provando con l’indurimento delle atmosfere e l’approccio nei testi descritto prima!
Le nuove bands mi piacciono difficilmente... tutti questi gruppi iperprodotti di “occhi truccati” con i capelli alla Dragonball a me fanno veramente cacare!
Ridatemi Cliff Burton e Dimebag Darrel per favore....tutto il resto e’ noia! J \m/
6) Avete suonato live con i Fredoom Call! Che ricordi avete dell'esperienza?
Gae: ahh una esperienza a dir poco fantastica. Oramai con loro siamo più che amici, anche quest’anno abbiamo e stiamo facendo altre date insieme in europa. Musicisti e band fantastica, un piacere girare e condividere i palchi di tutta europa insieme. Anche grazie a loro abbiamo potuto esportare la nostra musica a grandi platee internazionali, con un ritorno di immagine e consensi incredibile, diciamo che il famoso sdoganamento è avvenuto! Ora abbiamo molti fanclub europei creati da alcuni super fans, moltissime mail e messaggi che giornalmente ci arrivano e ci chiedono un pronto ritorno nelle loro città… tutto questo fa più piacere di 1000 altre cose che girano intorno al mondo musicale in generale. Ricordi che porto e porteremo sempre nel cuore. E sicuramente ora non ci fermeremo più, anzi siamo pronti a continuare la nostra “invasione musicale”.
7) Sul materiale promozionale c'è scritto che state per iniziare una nuova serie di date in Sud America! Potete parlarcene?
Gae: beh è ancora tutto top secret! Posso dirti che abbiamo avuto delle proposte e stiamo valutando tutte le situazioni possibili che ci stanno arrivando. Comunque sono tutte cose che partiranno almeno a fine anno 2015 in poi. Se tutto va in porti, ne vedrete delle belle, credimi.
8) Ho visto che avete un contatto quasi a tu x tu con i vostri fans! Dev'essere bello percepire l'affetto sincero di tutte le persone che vi sostengono. In un certo senso, in questo periodo di crisi economica e morale, l'unica cosa che ci dona un po' di luce è il contatto che possiamo instaurare con le persone sui social network o per mail, qualcosa che abbatte tutte le barriere legate allo spazio...
Gae: il contatto con i fans è primario. a noi tutti piace rimanere in contatto con tutti i nostri fans, sia che abbiamo conosciuto nei live sia solo nei social network, sempre prima e dopo i live rimaniamo con loro vuoi al bar, vuoi al tavolo merch, vuoi a vederci il concerto insieme. Se ci siamo e suoniamo è anche per loro, e soprattutto grazie a loro che la nostra musica prende corpo. E poi personalmente è uno spasso quando ti aspettano per fare un foto con te, o chiedono un autografo, pensa in europa abbiamo visto scene degne delle maggiori band del panorama mondiale, siamo stati presi d’assalto in Germania mentre parcheggiavamo per scaricare il van per fare autografi e foto, abbiamo firmato su tutti i tipi di “fogli” intendo dire: cds, magliette, braccia, seni, biglietti, poster, etc etc… cose che fanno un piacere immenso credimi. Per me personalmente è la linfa vitale della musica. Poi grazie ai social network come detto si può rimanere in contatto molto facilmente con tutti, certo ci vuole tempo, ma noi rispondiamo sempre fino all’ultimo messaggio. Amiamo i nostri fans e penso che loro amino noi. Cosa carina è che molte ragazze di ogni parte di europa di sono precostituite sotto il nome di “Dragongirls” formando come la chiamo io una “setta di belle ragazze”. Hanno fatto amicizia, so che si organizzano anche per vedersi, si mandano materiale, regali ed altro, si sono fatte le loro magliette, e la cosa bella è che abitano a migliaia di km l’una dall’altra. Diciamo che in questo siamo stati una sorta di “social network” anche noi… andate a vedere sulla nostra pagina FB e ve ne renderete conto.
9) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
Max e Gae: che dirvi oltre che un grandissimo grazie per lo spazio dedicatoci, è sempre un piacere parlare con voi. Vi rimandiamo tutti ai nostri concerti, seguiteci che a breve ne sentirete di cose belle. E soprattutto, non è una frase di rito, supportate il metal italiano, abbiamo band che non hanno nulla a che invidiare alle straniere, solo magari i mezzi economici e di ambiente che qui non ci sono, ed è un vero peccato! Un abbraccione a tutti! Stay in metal guys!
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