Metal & Interviste: Rubens, Pisanello, Carpaccio e il Simbolismo della Quaglia

Alcuni dipinti che mi piacciono di Rubens, Pisanello e Carpaccio.

Commento su Rubens tratto da

Rubens (1577-1640) nato a Siegen in Westfalia, è il più grande rappresentante della pittura fiamminga del periodo barocco. Il suo stile maturò soprattutto in Italia, a Venezia, Mantova, Roma, dove l'artista soggiornò dal 1600 al 1608, e dove studiò appassionatamente gli illustri esempi lasciati dai maestri del tardo Rinascimento: veneti come Tiziano, lombardi come Caravaggio, emiliani come il Correggio. Egli però assimilò questi insegnamenti assoggettandoli alla sua impetuosa personalità. La caratteristica più evidente dei suoi numerosi dipinti è infatti una gioiosa ed epica esplosione dei colori, delle tonalità, che si condensano in figure animate da un movimento diffuso, incontenibile, tipico dell'enfasi barocca.

Nota di Lunaria: la quaglia è un simbolo pagano.

Infatti:

"Associata alla notte ma anche alla buona fortuna e alla primavera; ha una connotazione fallica e rappresenta i rapporti amorosi. Nella cultura cinese rappresenta il coraggio, il fervore militare (esattamente come per gli antichi Romani), l'estate e la povertà; nella cultura ebraica, il nutrimento miracoloso nel deserto ma anche il cibo della collera e della lussuria. Una quaglia veniva sacrificata dai Fenici, in onore di Melkhart, dopo che sconfisse Tifone\Sephon. Nella cultura greca rappresentava la primavera, il rinnovamento della vita; era anche attributo e forma di Asteria e correlata a Zeus, Latona, Apollo, Diana. Nella cultura indù rappresenta gli Asvin che in quanto giorno e notte, luce e oscurità, fanno rivivere la quaglia che era stata inghiottita dal lupo: la quaglia se ne va in inverno, ma ritorna in primavera. La quaglia è stata demonizzata in quanto uccello del Diavolo e simbolo della stregoneria. Nel folklore russo la quaglia e la lepre sono il Sole e la Luna trovati dalla Fanciulla all'alba; la quaglia è emblema del Sole, della primavera e degli Zar."