Conoscere il mondo dei Ragni!

Post in costante aggiornamento, visto che via via riporterò varie notizie.

Nota di Lunaria: da bambina ero già Aracnofila: adoravo osservare i ragni nei giardini di mia zia e di mia nonna e anche oggigiorno adoro imbattermi in questi deliziosi esserini, se mi capita di andare nei parchi e nei boschi (ma si trovano anche in città! In stazione, alle fermate dei pulman, sotto i davanzali...). Gli Aracnofili vengono costantemente presi in giro dagli altri, se non direttamente schifati, visto che nella nostra cultura sono cani e gatti a suscitare l'entusiasmo di tutti...

A me, comunque, non importa quel che il resto dell'universo pensa sulle e delle cose che piacciono a me, per cui, ecco un post che celebra questi bellissimi animali. (anche più intelligenti e più teneri di certi bipedi umani...).

Anni fa avevo costruito il terrario per le Tegenarie, che sono i ragni delle cantine, quelli che fanno la tela spessa, con la "casetta" nella quale si rifugiano, e ho tenuto qualche tegenaria facendola ingrassare nutrendola con i cagnotti che vendono nei negozi per pescatori. In genere, entrano nelle case durante le sere d'estate, quando i maschi sono in giro a cercare le femmine. 

Qui abbiamo parlato dell'affascinante simbolismo del ragno: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/il-simbolismo-del-ragno.html 

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I ragni non sono insetti: sono Aracnidi. Hanno quattro paia di zampe, quindi otto zampe in totale (gli insetti ne hanno sei) e il corpo è diviso in due sezioni. Producono seta, anche se non tutti la tessono, e paralizzano gli insetti con il loro veleno. Le femmine sono più grosse e più aggressive dei maschi.

Ragno crociato (Araneus diadematus): tesse una tela più o meno circolare; i fili a spirale sono attaccaticci e intrappolano gli insetti volanti. Si trova nei giardini e si riconosce facilmente dal disegno a croce sull'addome. Trascorre l'inverno allo stadio di uovo, al sicuro in piccole palline di seta.

Zigiella (Zygiella x-notata): ha un disegno a forma di foglia sull'addome. La sua tela di solito è tessuta negli angoli degli stipiti delle finestre, ha due settori vuoti nella parte superiore. Il ragno si nasconde in fessure.

Ragno Quadrato (Araneus quadratus): è molto arrotondato e varia dal colore grigio al mattone, con quattro punti chiari. Vive nei cespugli della brughiera

Epeira fasciata (Argiope Bruennichi) è un ragno inconfondibile: è zebrato di giallo, bianco e nero; è il mio ragno preferito in assoluto, ma purtroppo non sono mai riuscita a vederlo dal vivo. Tesse grandi tele, dalla forma particolare, avendo due fasce a zig-zag di seta bianca. Vive nell'Europa meridionale e centrale.

Nuctenea umbratica: quasi interamente nero e molto piatto. La tela è spesso filata nei luoghi frequentati dalla Zigiella, anche sui tronchi degli alberi e degli steccati. Il ragno è notturno.

Tetragantha extensa: ama la vegetazione umida, come quella dei fiumi. Fa una tela sottile senza il punto centrale tipico di quelle sferiche.

Araniella cucurbitina: ragno molto piccolo, a tela sferica. La femmina ha un addome più grigio; entrambi i sessi hanno una macchia rossa sotto l'estremità posteriore.

Cyclosa conica: identificabile per la strana forma del suo addome, ha un disegno variabile nero, marrone e bianco e assomiglia a un uccello che sta cadendo quando è appoggiato a testa in giù sulla sua tela, filata in genere nei cespugli; ha una fascia di seta di rinforzo, come nella tela dell'Argiope.

Meta segmentata: ha un disegno scuro, come un diapason, sulla metà anteriore. Predilige la vegetazione erbacea; la sua tela è senza centro.





















APPROFONDIMENTO SULL'EPEIRA

Il Ragno Crociato, l'Epeira, tende le sue reti nei boschi e nei giardini, tra alberi e siepi, anche molto distanti tra loro, per poi restare immobile al centro della tela. Il corpo è formato da due pallottole unite da un sottile peduncolo. La più grossa è l'addome, la più piccola il cefalotorace, cioè un pezzo unico che corrisponde alla testa e al torace degli insetti.  è meglio ricordare che i ragni NON sono insetti, bensì Aracnidi. Con le otto zampe si aggrappa alla tela: quattro sono dirette in avanti e quattro all'indietro. Tutto il corpo è rivestito da una robusta corazza di chitina e non presenta segni di segmentazione. Sul cefalotorace si notano otto punti neri e brillanti come perline di vetro nero: sono gli occhi semplici; vi sono poi un paio di uncini velenosi, i cheliceri, con i quali il ragno uccide la sua preda iniettando il veleno. Infine, ai due lati della bocca, difficilmente distinguibili, si trovano due piedi-mascelle, costituiti da un segmento masticatore e da un lungo palpo sensoriale. Al centro e un po' indietro rispetto ai due segmenti masticatori si trova il labbro inferiore.  Vista dal basso l'Epeira presenta otto zampe che partono dal cefalotorace. 



Ogni zampa è formata da sette articoli, l'ultimo dei quali termina con tre unghie, di cui due sono più lunghe ed hanno la forma di pettine, che serve a guidare il filo durante la costruzione della tela.

Sull'addome vi è una croce ornata di punti bianchi, che formano il diadema, perciò questo ragno viene chiamato Epeira diademata.


Le filiere si trovano nel lato inferiore e posteriore dell'addome e sono costituite di numerosi forellini attraverso i quali esce un liquido vischioso, che rapprendendosi all'aria, forma la seta. L'Epeira tesse la sua ragnatela solo di notte e se il tempo promette bene; nell'antichità, i contadini traevano presagi dal comportamento dei ragni. Una volta deciso di avviare il lavoro, il ragno emette una piccola goccia di seta per ancorarsi ad una foglia o ad un ramoscello e si lascia cadere nel vuoto, rimanendo appeso al filo di seta che si è formato dalla sostanza emessa dalle filiere. Ad un tratto, ma senza scosse, l'Epeira arresta la sua caduta, fa dietro front e si arrampica sul primo filo, emettendone un secondo, del quale favorisce l'uscita aiutandosi con l'ultimo paio di zampe. Giunge così al punto di partenza, avendo posto due fili paralleli, abbandonati nel vuoto. Ora si sofferma in attesa che un alito di vento faccia ancorare l'estremità libera su un altro sostegno. Quando è successo, il ragno dispone del filo maestro che dovrà sostenere l'intera tela.  Dopo essersi assicurato che è ben attaccato, lo percorre più e più volte, rinforzandolo con fili accostati parallelamente. Continua così fino ad ottenere un'intelaiatura poligonale. Ponendo un filo in diagonale ne individua il centro, con meravigliosa esattezza. Da questo centro farà partire molti fili disposti a raggiéra, sui quali appoggia due spirali: una interna, costituita di seta rappresa che si svolge in un senso, l'altra esterna, che si svolge in senso opposto e che è costituita di seta vischiosa che serve da pania per le vittime del ragno.



Finita l'opera, l'Epeira si nasconde tra il fogliame. Non appena il filo segnalatore l'avverte che un insetto è rimasto intrappolato, il ragno schizza alla cattura definitiva della preda, legando strettamente l'insetto con la seta, paralizzandolo col veleno. I ragni non mangiano le loro vittime, ma ne succhiano le sostanze liquide. Alla fine gettano le spoglie, svuotate e rinsecchite.

In autunno, la femmina tesse un bozzolo di seta e deposita le sue uova, pone tutto in luogo nascosto; in primavera dalle uova escono minuscoli ragnetti simili agli adulti, che si lasceranno disperdere dal vento.

(Nota di Lunaria: la femmina del Pholcus phalangioides invece tiene le uova tra i cheliceri per tutto il tempo del loro sviluppo)

Mamma Falangio con i ragnetti appena nati che le stanno tutti intorno


I ragni "dalle gambe lunghe" sono i Pholcus phalangioides, detti "Ragni Ballerini", appartenenti alla famiglia dei Pholcidae, sottordine degli Araneomorphae.
Possono arrivare a 7-10 mm di lunghezza, e vivono su tele costituite da pochi fili, spesso a distanza tra di loro (anche se praticano il cannibalismo e si nutrono anche di altri ragni)
Se disturbato, comincia ad oscillare sulla tela, provocando una forte vibrazione. La femmina dura fino a 4 anni, il maschio non più di due.
Amano vivere nelle case degli uomini, dove tessono la tela stando a pancia in su.
L'accoppiamento avviene a primavera: il maschio secerne sulla tela una goccia di sperma che viene poi inserita negli organi copulatori. Si avvicina alla femmina e la corteggia con dei movimenti oscillatori. La femmina produce uova tenute insieme da un unico filo, e le conserva tra i cheliceri fino alla schiusa. I piccoli si disperdono sulla ragnatela tessuta della madre per poi abbandonarla dopo qualche giorno.

I RAGNI GRANCHI

I ragni granchi sono animali provvisti di due paia di zampe anteriori più lunghe delle rimanenti. Si muovono con un'andatura laterale, simile a quella del granchio. Non filano tele. Si mimetizzano nell'ambiente.

Xysticus cristatus abbonda nell'erba bassa in primavera e all'inizio dell'estate ma non si cela nei fiori.
La femmina è più grossa e pallida del maschio. Il maschio fissa la femmina al terreno o su una foglia o altra superficie con fasce di seta prima dell'accoppiamento. 

Thomisus onustus: la femmina è rossa, gialla o bianca e facilmente identificabile per i grossi tubercoli sull'addome. Il maschio è arancio-marrone. Si appostano nei fiori.







Da non confondersi con

Ragni in Amazzonia, info tratte da

In Amazzonia vivono moltissimi ragni; i ragni non sono insetti, bensì aracnidi: hanno otto zampe e il corpo diviso in due parti, mentre gli insetti hanno sei zampe e il corpo diviso in tre parti. Le tele che i ragni fabbricano hanno forme e dimensioni varie. 

I più famosi sono le migali, diffuse un po' in tutte le regioni calde ma specialmente nell'America tropicale.

Possono arrivare ad una lunghezza di 10 cm ma la dimensione aumenta se si considerano le zampe coperte di una peluria nera; alcune specie hanno le estremità rosse.

I ragni si nutrono di insetti, millepiedi, altri ragni. 

Le migali di grossa taglia possono uccidere anche anfibi, lucertole, serpenti e uccelli come i colibrì.

In genere le femmine sono più grosse dei maschi.

Gli Argiopes hanno capacità di sommozzatori.

I ragni del genere Lycosa hanno delle proprietà cancrenose che provocano una necrosi grave e perfino la decomposizione dei tessuti.

Gli indios utilizzano alcuni di questi veleni per rendere mortali le loro frecce. 

Nei deserti, ragni e scorpioni sono cacciatori temuti ma vengono anche mangiati dai carnivori più grossi. Ragni e scorpioni hanno dei rivestimenti che trattengono l'acqua e nei momenti caldi della giornata si rifugiano sotto le pietre o in tane; alcuni ragni sanno scavare buche che poi ricoprono con un finto tetto, formato di bava filamentosa: quando l'insetto, ignaro, ci cammina sopra, la tela vibra e il ragno cattura la preda. I ragni iniettano il veleno con i loro cheliceri, gli scorpioni hanno il veleno nella loro coda, che usano per colpire le prede.

I SISTEMI PER INTRAPPOLARE LE PREDE

Info tratte da


Alcuni sistemi escogitati dai ragni per intrappolare le prede sono molto ingegnosi. Alcune specie tropicali attaccano una goccia adesiva al'estremità di un filo che spingono avanti e indietro come un pendolo. Gli insetti si avvicinano e ne restano intrappolati. Il genere Actinopus scava nel terreno dei complessi cunicoli da cui si dipartono anditi laterali nei quali trovano rifugio in caso di allagamento. Il ragno tessitore Atrax robustus scava un cunicolo con l'apertura di ingresso a forma di imbuto. Quando la preda scivola dentro, resta intrappolata e viene uccisa dal ragno.

Dinopis bicornis pende da un filo tenendo tra le zampe una rete adesiva che fa calare sulla vittima che passa al di sotto.

Il ragno d'acqua è il solo ragno che vive sott'acqua: i peli che ricoprono il corpo riescono, al momento dell'emersione, a trattenere uno strato d'aria che il ragno, tuffandosi, scarica nella campana di seta attaccata alle piante acquatiche che gli assicura una provvista d'aria.











https://intervistemetal.blogspot.com/2024/01/breve-evoluzione-dei-ragni-dal.html



https://intervistemetal.blogspot.com/2023/04/gli-scorpioni.html









































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