Recensione a "Quel convento nella Foresta Nera"
"Quel convento nella foresta nera" di Jeremy Selenius [pseudonimo di Antonio di Pierro]
Trama: Hall Mason è un americano in vacanza nella Foresta Nera. Offre un passaggio ad una strana ragazza che ha forato la bici e si trova sul ciglio della strada. Una volta accompagnatala a casa, la ragazza lo seduce fino a fargli perdere i sensi. Quando Hall si sveglia, è sola in casa, non c'è traccia della ragazza, e come se non bastasse trova per caso un cadavere dall'aspetto quasi vivo. Sbalordito dopo aver assistito alla dissoluzione, a vista d'occhio, del cadavere in questione, si sente svenire. Quel che non sa è che la ragazza è coinvolta in strani esperimenti sui cadaveri e che fa parte di una setta satanica che ha sede in un convento nascosto nella Foresta Nera e che un vampiro è alla ricerca di vendetta sui membri della setta...
Le pagine più belle: 109-110
[...] tutta la setta sarebbe stata distrutta dall'ultimo rampollo. Questo pensava Von Paulus ritto di fronte al letto ove le due donne si contorcevano in una posizione oscena che non permetteva loro né di distrarsi né di vedere all'infuori delle rispettive cosce sudate. [...] Gertrud sentì un rivolo di sudore scendere lungo la schiena. Era sopra a Marion. Era una goccia più pesante e fredda dell'altra che si fermò all'attaccatura delle natiche e poi scese ancora di più giù, nello spacco. Ma non era una goccia... era il pugnale di Von Paulus. Spalancò la bocca e rimase senza fiato. Il vampiro aveva immerso la sua lama nel retto della donna, fino all'elsa. Strappò col braccio armato e squarciò l'intero complesso genitale della donna. Marion dilatò le pupille inorridita, in una pazza espressione. Von Paulus spostò da un lato il corpo ancora palpitante ma muto di Gertrud e fissò le pupille della Santa di Satana. Fissò il terrore mostruoso di lei. Vide la pelle della donna arricciarsi e incapponirsi come quella di un maiale che si sta sgozzando. E la vedeva realmente come una tro*a. Un tro*a troppo grassa e malata, schifosa. Gertrud improvvisamente urlò. Fu un urlo stridente acutissimo, di morte. Si reggeva gli intestini e le ovaie con la mano e le guardava... urlava e le guardava. Marion stette per svenire... ma Von Paulus fu più svelto: si chinò con uno scatto serpentino, da cobra sul suo collo e affondò i tremendi canini tra la carne.