Nota bene: il termine "Splatterpunk" è stato inventato da David J. Schow nel 1986 e unisce il termine "Splatter" a "Cyberpunk", sottogenere della fantascienza. http://intervistemetal.blogspot.it/2017/12/introduzione-al-cyberpunk.html
Lo Splatterpunk è un genere di romanzi o racconti che descrivono atti violenti brutali, da bassa macelleria, e non tutti gli appassionati di terrore amano il genere, perché rispetto alla ghost story o al racconto paranormale che "si limita solo a suggerire" situazioni horror, nello Splatter la violenza e la morte sono descritte con particolari cruenti. Romanzi famosi sono "In fondo al tunnel" di John Skipp e Craig Spector e "Slugs" di Shaun Hutson. Poche le donne e solo "saltuarie" avendo comunque scritto anche in altri generi: Poppy Z. Brite, Nancy Collins e Roberta Lannes. Dal punto di vista cinematografico, sono dozzine i film Splatter.
Questa antologia
Nota di Lunaria: uno dei miei racconti splatter preferiti è "Pastone per maiali" di Graham Masterton contenuto in questa antologia.
Roba che se non ti converte al vegan, poco ci manca... :P
Ma quali sono le tematiche tipiche dello Splatter? Cosa lo distingue dal racconto horror di fantasmi o vampiri? Nello Splatter si trovano serial killer, mutanti, necrofilia, coprofagia, incesto, razzismo, stupro, cannibalismo, crudeltà, humour nero, sangue e budella a volontà, spesso in chiave iperrealista, polemica o umoristica. Per esempio, un racconto come "La sera che non andarono all'Horror Show" di Joe Lansdale, che descrive l'omicidio brutale di un afroamericano ucciso da due razzisti bianchi obesi, serve proprio a denunciare, con quei dialoghi crudi, il razzismo e la "fogna" che alberga nella mente dei razzisti protagonisti del racconto.
Lo Splatterpunk, a prima vista, "sembra che sia" letteratura-immondizia, roba scadente per deviati e scritta da analfabeti ed è per questo motivo che molti scrittori horror rifiuterebbero di venir etichettati con un termine che è "volgare e basso". Ma è solo un pregiudizio, perché lo Splatterpunk è proprio un iperrealismo parodistico che spesso impallidisce a confronto di quello che poi succede nella realtà vera e propria. Anzi, forse è più corretto dire che lo Splatterpunk descrive proprio ciò che vede nella realtà, amplificandolo fino al parossismo. Per questo è assurdo censurare questi racconti: danno fastidio perché descrivono all'ennesima potenza ciò che da millenni l'essere umano fa all'altro essere umano? Anzi, paradossalmente, lo Splatterpunk, sottosotto, è decisamente moralista e puritano: se descrive uno stupro con amputazioni sta di fatto suggerendo che "fare sesso può diventare una cosa davvero repellente" e i toni misogini stanno affermando "hey, le donne vengono davvero trattate come se fossero spazzatura"; se ci mostra le budella fumanti in un mattatoio, sottosotto sta di fatto alludendo al fatto che la carne macellata non è poi così buona, eticamente parlando. In tal senso, i racconti più notevoli dello Splatterpunk vanno ben oltre il "stuprare con un coltello e decapitare la prostituta dopo averle esposto le viscere" oltre che all'umorismo nero fine a se stesso, ma si avvicinano al Nichilismo, alla disperazione, alla critica politica-sociale e all'intento ammonitorio: è come se dicesse "Guardate a che livelli si arriva: per cui fate attenzione alle vostre pulsioni!"
Non manca una certa malinconia: per esempio il breve racconto "Rosso" di Richard Christian Matheson descrive lo strazio di un padre che ha causato la morte della figlioletta e il suo raccoglierne pezzo per pezzo, su quella strada, sotto un caldo rovente, oltre allo schifo del "sta toccando pezzi di cadavere" riesce a smuovere, - forse anche di più - le corde della nostra compassione, di noi osservatori che assistiamo a quel gesto disperato. La brutalità sanguinolenta (una bimba smembrata) è un mezzo, decisamente incisivo, per descrivere il dolore del lutto e il rimorso di chi l'ha causato (il padre): ci sono più chiavi di lettura per il racconto, ed è questo che rende alcuni racconti Splatterpunk indimenticabili rispetto al limitarsi a dire "X ha ucciso una prostituta" o "X è morta in un incidente automobilistico"; queste suonano come definizioni sintetiche, burocratiche, persino banali e svuotate di tutta la parte sgradevole. Che è lì, e resta lì, ci piaccia o meno, anche se cerchiamo di "ometterla".
è ovvio che la letteratura Splatterpunk non incita a commettere crimini sessuali, anche se molti dei suoi racconti vertono su quello, tanto quanto la letteratura Cyberpunk non incita a drogarsi, anche se molti dei suoi racconti vertono su droghe sintetiche. Entrambe le letterature, piuttosto, sono di monito o critiche sferzanti al vetriolo, nel raffigurare umanità degradate o alienate in contesti urbani ipertecnologici o "borghesi", dove ormai non esistono più sentimenti o valori culturali, dove il Vuoto, l'apatia, la mancanza di senso, l'ignoranza o il consumismo sfrenato dominano incontrastati. La violenza splatter e l'assumere droghe servono proprio a descrivere il malessere socio-spirituale che caratterizza quei mondi fittizi che come ho già detto sono parodie iperrealistiche di quello che in fondo già vediamo.
Quasi sempre i censori di questo genere di letterature e che gridano allo scandalo ignorano - o fanno finta di ignorare - che storielle splatter altrettanto disgustose a base di stupri, misoginia, cannibalismo e squartamenti sono presenti anche nella bibbia (*) o in diverse altre mitologie: già al tempo dei Sumeri "ci si era immaginati" che Marduk uccidesse e smembrasse Tiamat.
Concludo con due citazioni:
"In generale, a me piace lo Splatterpunk perché accetto l'idea che il male interessa enormemente tutti noi" (Paul Sammon)
"Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare un mostro egli stesso. E se guarderai a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te" (Nietzsche)
Per quanto riguarda la letteratura Splatter, qui in Italia le opere più celebri restano i primi libri di Clive Barker, il papà di Hellraiser ma anche di Candyman
anche se su diverse antologie come queste
qualcosa, di Splatter, si trova incluso.
Infine, un posto d'onore va alla band Splatter Brutal Death Metal più famosa di tutti i tempi: i Cannibal Corpse! :D
Non sono un'appassionata di Brutal Death Metal, pur conoscendo le band storiche e avendo dato un ascolto un po' a tutta la scena Death Metal, però i Cannibal Corpse sono sicuramente tra gli artisti più rappresentativi dello Splatter messo in musica: Hammer Smashed Face https://www.youtube.com/watch?v=gNhN6lT-y5U, Stripped, Raped, and Strangled https://www.youtube.com/watch?v=oHBTVzRreSY, Necropedophile https://www.youtube.com/watch?v=cFpsdsvTNLQ sono tra i classici della band.
E no, non lasciatevi ingannare dalle copertine e dai testi: i Cannibal Corpse non stuprano, non decapitano e non mangiano cadaveri xD
Chi ha fatto stragi di ogni tipo non vestiva con t-shirt splatterose e non ascoltava i Cannibal Corpse. Chiedete a Pinochet, uno che le sue azioni le dedicava a Dio
NIENTE CD BLACK METAL E DEATH METAL NEI PARAGGI!!!
(*) La storia della concubina del Levita, la storia della figlia di Iefte, Mosè che sgozza donne e bambini, l'incesto di Lot con le due figlie, Sara che dice ad Abramo di fare sesso con una donna in schiavitù, difatto dando il lasciapassare ad uno stupro, sono chiari esempi di splatter e porno violento!