I Tatuaggi Femminili: una valenza sacerdotale

Abbiamo già parlato di Indonesia https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/indonesia-mitologia-tatuaggi-e-metal.html
(curiosamente è uno dei miei post più letti: ad oggi, ben 692 visualizzazioni! :D ): 
qui riprendiamo l'argomento, però da una prospettiva femminile.
A proposito, di sacerdotesse abbiamo già parlato qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-sacerdotessa-che-e-un-concetto.html
per definizione, è un concetto che NON può esistere nelle tre religioni monoteiste. Quando le suddette "femministucole cristiane\islamiche" lo capiranno, invece di frantumarci gli zebedei con le loro analisi esegetiche ridicole di "dio madre", "maria maddalena sacerdotessa" "maria dea", "san paolo dalla parte delle donne", "Gesù mezzo maschio e mezzo femmina", tirerò un bel sospiro di sollievo, dopo essermi sgolata per decenni…

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Info tratte da


Per prima cosa, è interessante notare come anche presso gli Aborigeni dell'Isola di Formosa esista la concezione cosmologica del Sole e del Serpente che danno origine all'umanità:

"Nella tradizione orale si racconta che il Sole, posatosi sulla cima di un monte, vi avrebbe deposto due uova, uno rosso e uno bianco. Il grande Serpente-Spirito, strisciando vicino ad esse, le morse. Ne nacque così la prima coppia, un uomo e una donna, che sono gli antenati delle famiglie nobili. I popolani nacquero dalle uova di un serpente verde."
 


Vedi questo collegamento:


“All'inizio Eurinome, Dea di Tutte le Cose, emerse nuda dal Caos e non trovò nulla di solido per posarvi i piedi; divise allora il mare dal cielo e intrecciò sola una danza sulle onde. Sempre danzando si diresse verso sud e il vento che turbinava alle sue spalle le parve qualcosa di nuovo e distinto; pensò dunque di iniziare con lui l'opera della creazione. Si voltò all'improvviso, afferrò codesto Vento del Nord e lo soffregò tra le mani: ed ecco apparire il gran serpente Ofione. Eurinome danzava per scaldarsi, danzava con un ritmo sempre più selvaggio finché Ofione, acceso di desiderio, avvolse nelle sue spire le membra della Dea e a lei si accoppiò. Ora il Vento del Nord, detto anche Borea, è un vento fecondatore; spesso infatti le cavalle, accarezzate dal suo soffio, concepiscono puledri senza l'aiuto di uno stallone. (1) E così anche Eurinome rimase incinta.
Subito essa, volando sul mare, prese la forma di una colomba e, a tempo debito, depose l'Uovo Universale. Per ordine della Dea, Ofione si arrotolò sette volte attorno all'uovo, finché questo si schiuse e ne uscirono tutte le cose esistenti, figlie di Eurinome: il Sole, la Luna, i Pianeti, le Stelle, la Terra con i suoi monti, con i suoi fiumi, con i suoi alberi e con le erbe e le sue creature viventi.” (contributo segnalatomi da N.)


(1) Credenza testimoniata anche dai cristiani, come Lattanzio; lo stesso Tommaso d'Aquino nella Summa Theologiae riporta l'idea che sia il vento australe a "formare feti femminili".
Per approfondimenti, vedi https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/epona-e-il-culto-dei-venti.html


Che il serpente sia l'animale delle Dee lo abbiamo detto un triliardo di volte e ormai dovrebbero saperlo anche i sassi, ma dato l'andazzo di certi signorini di mia conoscenza, chi avesse qualche dubbio sul discorso "Il Serpente non è il diavolo ma la Dea"...
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/il-serpente-sophia-la-sapienza.html
ché ci trovate pure le foto delle pagine…

Gli Tsoo credono anche in un diluvio universale e l'umanità superstite si sarebbe radunata sul monte Yu Shan, la più alta montagna dell'isola. Cessato il pericolo, si sarebbero dispersi alla ricerca di terra coltivabile; in questo modo sarebbe avvenuta la suddivisione in tribù

METTIAMO UNA PROVA, PRIMA CHE QUALCHE CRISTIANUCOLO DICA CHE "NON è VERO NIENTE! SOLO NOI CRISTIANI CREDIAMO AL DILUVIO UNIVERSALE! è SOLO IL NOSTRO DIO CHE è VERO, ESISTENTE E LO HA MANDATO, QUINDI NESSUN ALTRO PUò CREDERE AL DILUVIO!"


 La lotta contro gli spiriti del male, il culto degli Antenati e i riti funebri sono temi essenziali della religione degli Aborigeni di Formosa. Alcune tribù credono in un Dio del fuoco e in una Dea del fulmine

ma in generale i vari gruppi non hanno che una vaga idea di un Essere Supremo se non come potenza misteriosa che non interferisce nella vita umana. Inoltre tra di essi non esistono immagini di divinità o luoghi riservati di culti.

Molti sciamani sono donne che hanno il potere di entrare in rapporto con gli spiriti attraverso l'estasi e svolgono una funzione importante nei riti celebrati per propiziare la pioggia.

INGRANDIAMO IL CONCETTO CON LE DUE PAROLE CHIAVE IN EVIDENZA, PRIMA CHE QUALCHE MONOTEISTA SBOFONCHI CHE "NON è MAI ESISTITA LA DONNA SACERDOTESSA! NON è MAI ESISTITA LA SCIAMANA! SOLO NOI MASCHI SIAMO SACERDOTI, IL NOSTRO DIO HA RIVELATO COSì!"

Le aborigene di Taiwan hanno le guance tatuate: è un privilegio riservato alle tessitrici più abili


 Primo elemento interessante: sapendo che a Taiwan le donne erano sciamane e che da quello che ci è pervenuto si adorava una Dea (e forse anche più) del fulmine (o forse, della tessitura...) (*), si può ipotizzare che questi tatuaggi, riservati solo alle donne più abili nella tessitura, fossero una sorta di marchio simbolico per identificare le Sacerdotesse?

Vediamo il confronto con gli Ainu.


Le donne Ainu si tatuavano dei grandi baffi nero-azzurri intorno alla bocca

ora però questa usanza è tramontata. Anche le braccia e le mani venivano spesso tatuate.

Nota di Lunaria: curiosamente ci si potrebbe chiedere se tatuarsi la bocca avesse un significato erotico (metterla in evidenza al massimo) o non piuttosto un significato di protezione contro gli spiriti maligni, similmente a certi tatuaggi o incisioni africane.

Da sottolineare che anche presso gli Ainu la Dea più adorata e amata era Fuchi Kamui, la Dea del focolare.


"Gli Ainu non hanno templi, perché la casa stessa è il tempio. L'angolo nord-est della casa è considerato l'angolo più sacro di tutti e vi si custodiscono i simboli religiosi: non immagini (gli Ainu non li avevano) ma bastoncini. Il punto più sacro era il focolare, presieduto da Fuchi-kamui, la Dea Madre degli Ainu, la protettrice del fuoco e della famiglia."
Il concetto di Dea del Focolare sappiamo che era presente anche nel Paganesimo Greco/Romano, con la figura di Hestia/Vesta https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/hestiavesta-e-la-betulla.html


e delle Sue Sacerdotesse, le Vestali... Donne Sacre per definizione 

Anche gli Sciti (visti qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/gli-sciti-prima-parte.html)
adoravano una Dea del focolare: Tabiti (**) E abbiamo ritrovato copricapi rituali femminili del IV secolo a.c... è possibile che anticamente le donne matriarche, le più abili e capaci a gestire la vita della comunità, fino alle vere e proprie Sacerdotesse, fossero marchiate con questo tatuaggio facciale?


Nel film "Le Nebbie di Avalon" è suggestiva la scena della Consacrazione di Morgana:



 "E finalmente fui in grado di ricevere il sacro marchio che solo coloro che sono consacrate alla Dea possono portare"
"Ma diventare Sacerdotessa non significava solo acquisire conoscenze, significava anche acquistare un potere su tutti gli elementi, uno dopo l'altro"
Abbiamo visto prima che le donne di Formosa controllavano la pioggia…


Certo, le mie sono solo ipotesi, dettate dal mio "sesto senso, intuito"... Che ne pensate? Forse nei tempi antichi, quando alcune donne erano rispettate e poste come guide spirituali, le Sacerdotesse sfoggiavano un tatuaggio facciale, che le rendeva subito riconoscibili? Solo un caso che a Tahiti ci fosse una Dea dei tatuaggi, Hina-'ere'ere-manu'a?

Solo un caso che la bibbia, a favore del malvagio dio javè, un dio anti-Dea per definizione, proibisse i tatuaggi? Infatti, da un sito cristiano, leggiamo che:

"Già nell’Antico Testamento, agli israeliti usciti d’Egitto, Dio aveva proibito di praticare incisioni sul corpo e tatuaggi. “Non vi farete incidere nella carne per un morto, né vi farete dei tatuaggi addosso. Io sono il Signore” (Lev. 19:28). Ai sacerdoti ebrei era vietato farsi “incidere nella carne” (Lev. 21:5) ed a tutti gli Ebrei veniva altresì ricordato: “Voi siete figli per il Signore vostro Dio; non vi fate incisioni addosso e non vi radete tra gli occhi per un morto” (Deut. 14:1)
Gli israeliti venivano dall’Egitto, dove «la pratica di farsi tagli sul volto, sulle braccia e sulle gambe nel periodo del lutto era comune tra i pagani ed era considerato un segno di rispetto per il morto, ma anche una specie di offerta propiziatoria verso le deità che governavano la morte e la tomba. Il termine tatuaggio deriva dal taitiano «tatu», che significa «segnare qualcosa». I tatuaggi sono stati praticati, nelle diverse civiltà, per scopo differenti: in alcuni casi, soprattutto in estremo oriente, erano legati a riti religiosi o all’appartenenza a un determinato clan per indicare maturità e coraggio, i greci usavano i tatuaggi per comunicare nel mondo dello spionaggio; i romani li usavano per segnare criminali e schiavi. Nella Scrittura i due divieti citati, relativi alla proibizione di deturpare il corpo, erano giustificati perché ritenuti come un’offesa verso il Signore, il Creatore, ed erano considerati come atti di violenza a danno del corpo umano creato da Dio. Incidersi il corpo era soprattutto una manifestazione violenta del dolore per la perdita dei propri cari, mentre i tatuaggi avevano una funzione di carattere superstizioso e religioso, come dimostrazione di dedizione alla deità. Servivano come segno di riconoscimento di persone devote ad un determinato idolo. Per questa ragione la legge del Signore vietava incisioni e tatuaggi.
Per le implicazioni commesse con i tatuaggi e i «piercing», crediamo che i credenti fedeli all’Evangelo debbano attuare l’insegnamento della Parola di Dio riguardo a queste manifestazioni. È scritto “Non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché foste comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.” (1° Cor. 6:19,20). Certamente il Signore non apprezza che il Suo tempio sia segnato e sfregiato in questo modo. Dimostrazioni di questo genere, che rivelano credenze pagane in contrasto con la Sacra Scrittura, debbono essere evitate perché lo scopo dei veri seguaci di Cristo è quello di glorificare Dio anche con il proprio corpo, come ulteriore segno di una vita cristiana equilibrata"


sì, i cristiani detestano i tatuaggi! :D


Forse il malvagio javè proibiva i tatuaggi proprio perché erano legati al culto delle Dee... e delle Loro Rappresentanti in terra.

Libro consigliato

Cercate anche questi libri super interessanti:



Note:

(*) Le tante Dee della tessitura: le Parche, la Dea russa Mokosh (spesso considerata Triplice), Ixchel, la Filonzana (letteralmente "La Filatrice",  figura femminile del carnevale sardo),  le germaniche Holle/Berchta, la Celta Habetrot, la greca Arachne, forse antica Dea detronizzata…

(**) Tabiti è legata anche alla Tapati indiana, figlia del Sole. Nel Mahabharata è la protagonista di un racconto prossimo a quello che gli Osseti hanno costruito intorno a una donna meravigliosa chiamata Acy-ruxs, "Luce Soprannaturale", figlia del Sole. Il rapporto stretto del Sole osseto con il fuoco, e specialmente il fuoco del focolare, lascia pensare che questa concordanza non è frutto del caso. Tapati era "tutta luce. Il suo corpo brillava come la fiamma, mentre la gentilezza della sua anima, visibile sul suo viso faceva pensare al volto purissimo della Luna. Ella stava immobile sulla montagna, simile a una sfavillante statua d'oro, e la montagna, con i grandi alberi e la vegetazione rampicante, pareva tramutata nello stesso metallo."
"Il mio nome è Tapati [La Riscaldante]. Sorella minore di Savitri, io sono, o ottimo fra gli ksatriya, la Figlia del Sole, Illuminatore dell'universo." (Stralci tratti dal "Libro dei Re", conservato nel primo canto del Mahabharata)
Tapati aveva anche una sorella maggiore, Savitri, e un racconto ancora più antico nomina una terza figlia del Sole, Surya. Avremmo quindi Tre Dee del Sole.
N.B: per la maggior parte delle fonti però Surya è maschile, mentre Dumézil chiama il Dio Sole Savitar.

Nel mito, Tapati "dalle belle sopracciglia che discende come il lampo discende dalle nubi" sposa Samvarana (un principe devoto del Dio Sole), e il principe ormai re e consorte della figlia del Sole è talmente innamorato di Lei che per vent'anni si dimentica di curare il suo regno; intanto, Indra, per punire il re, non manda più la pioggia. Questo provoca una grande carestia. è Vasistha (un Brahmano) a convincere Samvarana a tornare nel suo regno e a ricordarsi del suo popolo.  è interessante notare che Tapati è il femminile irregolare del participio presente del verbo "Tàpati", riscalda, parola antica la cui radice è anche quella del russo "Teplyi", caldo, come dell'irlandese "Tene", fuoco, e sopravvive ancora indebolita attraverso il latino "Tepidus", e nel nostro italiano "Tiepido". Altre due figlie del Sole, presenti nei racconti Osseti, sono Acyruxus e Azan-Han. è interessante notare che Tapati/Acyruxus/Azan-Han possono ascendere al cielo e volare via a loro piacimento. I cattolici, con il loro inesistente dogma dell'"assunta in cielo" non si sono proprio inventati niente... visto che già la vedica Tapati ascendeva al cielo… secoli prima che i cattolici scopiazzassero questa idea per la loro inesistente "vergine maria" ricalcata sulle antiche Dee!!!
Per non parlare poi di quest'altra scopiazzata: "maria tutta luminosa" che sembra avere un sole in testa ricopiata non solo da Amaterasu (e una dozzina di altre Dee del Sole, gli Africani ne hanno ben 10, gli Aborigeni 5), ma anche dalle Figlie del Sole della mitologia vedica/scita.

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/amaterasu-e-limperatore.html
"Da parecchio tempo il nome di Acyruxs, Figlia del Sole ha attirato l'attenzione dei linguisti [...] il secondo termine , ruxs, significa "luce", il primo altro non è che l'elemento ac(y) modificazione di wac(y) [...] "Luce Santa, Luce Meravigliosa". Questa denominazione, applicata nell'epopea a una figlia del Sole, il cui corpo risplende, probabilmente è stato alle origini l'epiteto di una figura divina dei tempi pagani chiamata altrimenti."

Ritornando alla Figlia del Sole, curiosamente un proverbio osseta diceva:
"La donna dev'essere il piccolo sole della sua casa, una parte del zaed (spirito guardiano) di questa, colei che riscalda intorno a sé"
Da Tapati deriva quindi Tabiti, e Erodoto la chiama "Regina degli Sciti", collocandola in cima al pantheon. Sembra che gli Sciti proferissero i più grandi giuramenti proprio sui focolari. Tuttavia, Erodoto non indica che Tabiti sia "figlia di", quindi è probabile che per gli Sciti Lei fosse semplicemente la Grande Dea Primordiale. Il re Idantirse, parlando della sua genealogia, dice: "Io riconosco solo Zeus, mio antenato e Histìe, regina degli Sciti": è palese il riferimento a Hestia.

Comunque, se Tabiti era simile a Vesta/Hestia, Vesta aveva le Vestali. Che anche Tabiti avesse un suo ordine di Sacerdotesse?
Comunque sugli Sciti rimando a questo post: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/gli-sciti-prima-parte.html
dove troverete anche diverse immagini interessanti.