Laos: Spiriti e Brutal Death Metal!

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Nota di Lunaria:  alcune parole tipiche della lingua laotiana sono scritte senza gli accenti e alcuni segni particolari che andrebbero messi sulle o sotto le "a" e sulle "e": ho quindi scritto il termine senza questi segni, così come lo leggerebbe un italiano, perché sulla tastiera del pc non ho quegli accenti.


Laos: la storia in sintesi
 
Il Laos emerge nel corso del XIV secolo col nome di "Lan Xang", "Il regno del Milione di Elefanti": questo curioso nome serviva a minacciare! Infatti gli elefanti erano usati come carri armati, in guerra, per cui far sapere di essere un regno con un milione di elefanti doveva servire come monito; nonostante questo, il Laos fu uno Stato-vassallo, costretto a pagare tributi ai siamesi e vietnamiti. Prima del 1975 scoppiò la guerra civile, e i comunisti presere il potere, imponendo i soliti "campi di rieducazione" per chi si ribellava alla loro propaganda.

Laos: antica religione

 
In ogni regione del Laos è praticato il culto degli spiriti (Pee) che precede il buddhismo. Una degli elementi caratteristici di questo animismo è "la casa degli spiriti", piccoli templi in miniatura che decorano i giardini e che vengono considerati la dimora dello spirito. 


Nota di Lunaria: questa credenza è diffusa anche in Thailandia: http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/thailandia-spiriti-divinita-e-black.html



I "Then" sono spiriti della terra presenti nelle piante, nel suolo, in interi distretti. I "Mor" sono gli sciamani che esorcizzano gli spiriti e guidano le cerimonie. Le tribù hmong-mien praticano anche il culto degli antenati.
L'elemento culturale che più distingue il Laos e che rappresenta anche motivo di attrazione per i gruppi di minoranza è la religione buddhista: praticata con dedizione dai numerosi monaci, seguita con devozione dalla popolazione, la religione rappresenta un motivo fondamentale di coesione sociale; ma la maggior parte dei Laotiani non si pone il problema della scelta tra animismo e buddhismo: pratica entrambi.
Una delle cerimonie più popolari è quella del Baci (Baasiì), che si rivolge agli spiriti Khwan: il termine significa "chiamata dell'anima"
I Laotiani credono che ogni persona abbia 32 spiriti Khwan nei vari organi e arti del corpo; questi Khwan si occupano ciascuno di una diversa parte del corpo o della mente. Una parte può essere in pericolo perché malata o sotto una cattiva influenza o perché un Khwan vuole andarsene e abbandonare il corpo. Con la cerimonia del Baci, gli spiriti sono invitati a ritornare e\o rimanere e per legarli al corpo si lega un nastrino colorato al polso della persona a cui è dedicato il rito. Si tratta di un rito popolare che nulla ha a che fare col Buddhismo. Questa cerimonia si pratica stando seduti intorno ad un "Pàh kwan", una struttura conica realizzata con foglie di banano, fiori e frutti da cui pendono fili di cotone. Un anziano, il "Mor porn", invoca i Kwan; una volta conclusi i canti, gli abitanti prendono il filo del Pa kwan e iniziano a legarlo al polso degli ospiti. Si agitano anche i fili vicino alle mani, per tre volte, dicendo "fuori il male, fuori il male, fuori il male" o "dentro il bene, dentro il bene, dentro il bene". Mentre il filo viene legato, si augurano buon viaggio e buona salute; occorre tenere i fili ai polsi per tre giorni e poi slegarli, senza tagliarli. 


Il Buddhismo ha rispettato anche qui, come altrove, le credenze popolari negli spiriti della natura, i Phi dell'acqua, della terra, delle montagne e dell'aria, che i Laotiani amano propiziarsi con qualche gesto o frase. I bonzi, d'altra parte, oltre a dedicarsi alla meditazione non disdegnano l'arte divinatoria, le guarigioni magiche, le pratiche occulte, assicurandosi così un forte ascendente sulla popolazione, anche tra chi non si dichiara buddhista.
I katang che vivono nei villaggi situati all'interno dell'area nazionale protetta di Dong Phu Vieng credono in una miriade di spiriti che popolerebbero le foreste. Uno dei più importanti è "lo spirito della casa" che vive nelle dimore del villaggio. Per non disturbarlo si mettono in atto alcuni divieti come il divieto di dormire vicino ad una persona del sesso opposto al proprio e con i piedi rivolti verso la testa di una persona.
Le case tradizionali sono spesso caratterizzate da dei teschi appesi al muro sopra un altare, che appartenevano agli animali domestici sacrificati dalla famiglia agli antenati: è assolutamente vietato toccarli.
Per curiosità: in Laos è ammesso il culto dei 32 spiriti guardiani Kwan, ma è proibito il culto del "Pee",  lo spirito della terra, e la pratica della magia (Sainyasaht)  


Condizione delle donne in Laos

Le donne nel Laos occupano una posizione subalterna rispetto agli uomini: alle donne vengono riservati i lavori più faticosi e vengono anche pagate di meno. Le donne possono ereditare terreni, ma è sempre il marito ad avere l'ultima parola su come gestirlo. La condizione delle donne laotiane è influenzata da alcuni precetti del buddhismo: tutte le donne devono rinascere come uomini prima di raggiungere il nirvana, cosa che indica che lo status spirituale delle donne è inferiore a quello maschile. (Nota di Lunaria: la stessa identica e schifosa idea c'è anche in Myanmar http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/myanmar-spiriti-black-metal.htmlhttps://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/la-condizione-delle-donne-nel-myanmar-e.html
ed è un'idea tipica del vero buddhismo, e non il buddhismo "all'acqua di rose" che c'è qui da noi in Europa, rivisitato apposta per piacere agli occidentali creduloni; il vero buddhismo, postulato dal buddha, è sempre stato, fin dalle origini, un'ideologia misogina e dittatoriale, tanto quanto il monoteismo; meglio ricordare che nelle dittature buddhiste si pratica la censura contro la musica, i libri, i film che "offendono" i monaci e il buddha, ovverossia tutto quanto abbia a che vedere con i diritti civili e la libertà d'espressione.)
Poche ragazze riescono a frequentare le scuole; se una donna divorzia, difficilmente riuscirà a risposarsi. Nelle grandi città la situazione sta mutando e le donne laotiane preferiscono avere relazioni con stranieri piuttosto che con connazionali.
Sembra che le donne delle tribù delle colline usino una mistura avvelenata a base di lime e oppio quando vogliono suicidarsi a causa delle angherie di mariti violenti.


MEGLIO METTERE DELLE PROVE PRIMA CHE QUALCUNO DICA "NON è VERO NIENTE! SONO I TUOI DELIRI! IL BUDDHISMO AMA LE DONNE! E TU NON HAI MAI LETTO UN LIBRO!"

















Qui abbiamo parlato di confucianesimo: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/breve-introduzione-al-confucianesimo.html

Libertà d'espressione e Musica
 

Per quanto riguarda la libertà d'espressione ecc., bhè, il Laos, come il Myanmar, non brilla per libertà e democrazia: fino al 2003 è stato illegale suonare musica moderna, immaginatevi quella Rock o Metal! Band come i Sapphire sono stati censurati. I giovani, comunque, hanno sempre ascoltato di nascosto musica thailandese e occidentale.
Comunque, negli ultimi anni il Governo ha dato il permesso di ascoltare del Pop prodotto direttamente nel Laos, piuttosto che all'estero. E così sono ascoltate artiste come Thidavanh Bounxouay, nota come Alexandra, o le Princess, gli Awake, i Crocodile, i Leprozy, i Cells. Nella musica Rap, ci sono gli Hip Hop Ban Na e i L.O.G.


E per quanto riguarda il Metal? Su Metal Archives sono citate solo sei band... Insomma, ci vanno giù pesante, visto che su 6 band ben 4 suonano Brutal Death Metal!  xD

Io ho sentito loro due:

Sapanakith 
https://www.youtube.com/watch?v=9mgDo8xVYXw


Tradizionalissimo Brutal Death Metal di scuola Cannibal corpsiana anche se i Sapanakith sono meno focalizzati sullo sfoggio della bravura tecnica dei virtuosismi e si limitano a "pestare" e basta

Dissevered 
https://www.youtube.com/watch?v=FaITF-6roNA
https://www.youtube.com/watch?v=iTNz-2ByX8Y
anche loro, classicissimo Brutal Death Metal... insomma, a Laos si suona quasi sempre e solo Brutal Death Metal!!! Si vede che daranno cittadinanza onoraria ai Cannibal Corpse, eh ehe!



E per dare un'occhiata alla lingua del Laos

https://www.omniglot.com/language/phrases/lao.php



Abiti del Laos: