Gli Slavi (1) Introduzione

Ci sono talmente tante cose da sapere sugli Slavi e sulla Russia che suddivido questo argomento in più post! Come primo argomento, vediamo l'introduzione!

  Intanto, ricordatevi anche di questi post:

Slovenia: http://intervistemetal.blogspot.it/2017/07/slovenia-pagana-parte-i-triglav-vesina.html
http://intervistemetal.blogspot.it/2017/07/slovenia-pagana-parte-ii-zlatorog-le.html
Croazia: http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/croazia-il-poklad-thana-poesia-e-tanto.html
Bulgaria: http://intervistemetal.blogspot.it/2018/01/bulgaria-traci-rose-rovine-e-black-metal.html
Macedonia: http://intervistemetal.blogspot.it/2018/03/macedonia-lavacro-delle-ossa.html

Nota bene: vorrei fare anche Ucraina e Polonia pagana - oltre che parlare della scena Black Metal satanica, si intende ^-^. Soprattutto perché in Polonia stanno mettendo al potere una dittatura cattolica. Quindi è sempre bene sponsorizzare in giro le tante ottime band polacche ed ucraine che sono anticristiane, sataniche e pagane ^-^

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Chi sono gli Slavi e da dove provengono?

Di fronte alla realtà diversificata e mutevole dei popoli slavi, dovremmo interrogarci senza sosta, definire e considerare i limiti ma anche le possibilità delle nostre conoscenze.

Gli Slavi rappresentano un ramo linguistico e culturale distinto nel seno della famiglia indoeuropea. Probabilmente già nel Neolitico essi si concentrarono nelle Pianure dell'Europa orientale, fra la Vistola e il Dnepr. Popoli cerniera, si situano giusto al punto di intersezione fra due gruppi umani: quello indoeuropeo occidentale, i membri del quale adottarono la vita staziale degli agricoltori europei e quello indoeuropeo orientale, dispiegato nelle regioni steppose e semidesertiche, i cui movimenti furono spesso più complessi.

Già a metà del primo millennio il popolo slavo prese a diffondersi a partire dal versante settentrionale dei Carpazi, su di una larga fascia procedente dall'alta Vistola al medio Dnepr, al Sud della Polonia attuale, alla Bielorussia e al Nord-Ovest dell'Ucraina. Una serie di spinte verso l'Ovest, il Sud e l'Est portarono gli Slavi in direzione dell'Elba, del Danubio e del Don per farli approdare dapprima sul Baltico e sull'Adriatico, poi al margine delle steppe a ridosso del Mar Nero e del Caspio. Situato a levante del nostro continente, quello slavo era un territorio accerchiato da etnie assai differenti - Balti e Ugrofinni a Nord e a Est, Germani a Ovest, Iranici a Sud; troviamo dunque i Croati tanto nella regione dell'alta Vistola, quanto sulle sponde dell'Adriatico; gli Sloveni, sui contrafforti alpini della Carinzia e dell'Istria come pure a Novgorod; i Serbi, sul corso superiore dell'Elba e a ovest dei Balcani, gli Obodriti lungo il Danubio e sulle coste del Baltico; i Poliani sulle rive della Vistola e nella regione di Kiev.



Il termine "slavo" deriverebbe da "sclavus", "schiavo". Nel latino medioevale del XIII secolo "slavo", infatti, era lo schiavo per eccellenza. Gli schiavi di origine slava s'incontreranno in Italia ancora nel XVII secolo! Infatti, fin dal secolo VII gli Slavi finirono in cattività.

Il termine "Slavo" appare nella composizione di molti nomi propri quali Jaroslav, Svjatoslav, Rostislav, Vjaceslav e così via, il cui primo elemento evoca l'una o l'altra Divinità appartenenti all'antico pantheon degli Slavi Pagani: Dei del Sole, del nucleo famigliare o dell'abbondanza come Jarilo (*), Svjatovit, Rod, Vlas/Volos. Ciò starebbe ad indicare che l'individuo con un nome siffatto è "votato a questa o quella Divinità che gli assicura la propria protezione".

 (*) Nota di Lunaria: su Jarilo/Yarilo (Jaryło in Polacco), un Dio della primavera e della fertilità, senti questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=OHU9LZlAYDs




Bellissime immagini di Dei Slavi: http://www.slavorum.org/slavic-mythology-by-igor-ozhiganov/

Infine, ricordiamo che gli Slavi ricavavano dal miele fermentato una sorta di idromele. Uno storico del X secolo, Ibn Fadlan, scriveva: "Nelle foreste hanno moltissimo miele, nei nidi d'ape dei quali conoscono l'ubicazione. Partono per la raccolta, ma talvolta un gruppo di nemici li sorprende e li uccide"; ma gli Slavi impararono presto ad allevare le api: gli alveari venivano decorati con scene religiose o di vita quotidiana.

Il miele era anche l'ingrediente principale per delle torte di semola che i Russi mangiavano in occasione dei banchetti funebri o nel giorno dei morti.


Nota di Lunaria: il miele (e più in generale, i dolciumi) rientravano nei culti pagani.

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Essendo le calende di gennaio uno dei Dies Fasti, cioè uno di quei giorni "il cui Sacro interviene per valorizzare l'azione dell'uomo e dargli la sua piena fiducia" [...] ci si scambiava anche visite, durante le quali si facevano e ricevevano auguri e "Strenae" come rami di alloro (con i quali si ornavano anche gli stipiti delle porte delle case) datteri, fichi secchi, miele (*), noci rivestite di uno strato di zafferano oppure dorate o argentate. A Giano 



si offriva in quel giorno una focaccia di frumento e sale, chiamato "Ianual". Nel Basso Impero, "si offrivano al posto dei datteri e delle noci, dei "Popana", focacce al miele ricoperte di foglie dorate". Tutti doni dolci, che intendevano quindi augurare e promuovere la prosperità e auspicavano la "dolcezza" dell'anno nuovo. Il dono reciproco di monete manifestava chiaramente "L'intenzione magica di determinare, l'anno avvenire, la ricchezza materiale".

Più tardiva è l'usanza di offrire oggetti, ad esempio lucerne di terracotta, che portavano incisi simboli o frasi augurali.

I Compitalia, festa dei Compita, cioè dei crocicchi, erano una festa mobile, ma che doveva essere celebrata prima del quarto di Luna di gennaio. In quel giorno, i contadini e gli schiavi delle proprietà rurali si riunivano nel Compitum, modesto santuario eretto nel crocicchio sacro; vi portavano dei gioghi rotti, dei vomeri di aratro, simbolo della chiusura dei lavori agricoli e dei doni che offrivano ai Lari, dei dolci, delle ghirlande di fiori e sospendevano davanti all'altare dei gomitoli e delle bambole di lana in numero uguale a quello degli schiavi della tenuta e dei membri della famiglia. Poi, a nome del suo padrone, il villicus offriva un sacrificio.

(*) Il miele è citato anche nella Bibbia e proibito come offerta a javè, proprio perché era offerto alle Dee.  I Gitani, in passato, spesso lo offrivano alle Ourmes, le Dee del Destino. Il miele e l'ape sono collegati alla Dea: Melissa-Bisu Mate-Bhramari...

Bhramari, Dea indù delle api e delle vespe, ancora adorata


 
L'ebraismo infatti NON offriva miele a javè. Il miele era offerto agli Dei e alle Dee dei popoli politeisti anche se nella bibbia si parla di "terra dove scorrono latte e miele"; e del resto, tale cosa, è ripresa anche dall'Aquinate, con abbondanza di particolari:




Prima l'Aquino riporta la dolcezza del miele citato nella bibbia e su come sarebbe stato appropriato offrirlo a javè:



poi, dimostra come gli ebrei non offrissero il miele per evitare "sacrifici idolatrici e voluttà carnale", tipici dei Cananei:



comunque, il miele (e l'ape) sono citati anche nel corano, "islamizzate", però, nel culto del solo allah. Vedi



e tutta la speculazione mistica islamica sull'Ape, animale caro alle Dee... Anche il latte (e la carne), nell'ebraismo, sono soggetti a certe "manipolazioni" speciali. Segno che probabilmente erano tutte cose desunte dal politeismo e dai culti ad esso associati.
E vediamo anche le prime sette band, che consiglio! Tenete presente che in Russia ci sono ben 3546 band!!!

Come prima band, abbiamo gli ottimi Symphonic Black Metallers Abutor Ensis






e l'altrettanto bravo Astarium





Abbiamo poi i più cradle of filthiani Tragedy in Hope




https://www.youtube.com/watch?v=DDgfRlbP5_Q

I Tvangeste, che ho anche intervistato ^_^

http://intervistemetal.blogspot.it/2014/01/tvangeste-symphonic-black-metal-dalla.html






Questa canzone la stra-adoro!!!!

In ambito più Pagan Folk, sono già famosissimi gli Arkona, tanto che esemplificano al meglio il Black\ Folk russo...









Meno famosi degli Arkona, ma altrettanto "epici pagani" sono i Fferyllt





Infine dal sound più moderno, tra Nu e Metalcore, ci sono i Nu Nation



con questo video molto "di critica politica" alle tante ideologie che annebbiano la mente. Qui potete leggere l'intervista: http://intervistemetal.blogspot.it/2015/02/nu-nation-modern-nu-metal-dalla-russia.html

Altra band russa che avevo intervistato sono loro: http://intervistemetal.blogspot.it/2014/11/tillen-avers-rock-dalla-russia.html

Bene, per il momento il post finisce qui. Nei prossimi articoli vedremo meglio tante altre cose interessanti dalla Russia e tante altre band!