Come si costruisce una dittatura

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Non si costruisce una dittatura in un solo giorno: avviene progressivamente per gradi, con l'applicazione di un programma che smantelli il vecchio sistema, concentrando il monopolio del potere nelle mani di un unico partito, l'accentramento di ogni potere in un unico vertice, il riconoscimento del Leader, simbolo del sistema fortemente gerarchizzato dall'alto verso il basso. Poi si colpiscono gli avversari politici (e non solo), destinandoli all'emarginazione, all'umiliazione e all'annientamento fisico. Il conformismo, la rassegnazione, il disinteresse, l'acquiescienza "degli altri", permette a chi vuole prendere il potere di impadronirsi dei posti chiave, accentrando il dominio politico e sociale. Ai monopoli dei centri di potere politico e amministrativo si aggiunge quello dell'istruzione e dell'informazione, per assicurarsi il controllo dell'opinione pubblica  (che deve essere allineata e omologata il più possibile). Tutto ciò che non è in linea con il regime viene censurato e allo stesso tempo si danno più poteri agli apparati polizieschi che diventano lo strumento esecutivo e il "braccio armato" a servizio del partito e si crea "un nemico" (vero, presunto o immaginario) che serva da capro espiatorio per sfogare tutti i bassi istinti, l'aggressività, la frustrazione e il rancore. I comportamenti sociali e collettivi vengono ingabbiati e permessi organizzando "eventi" (sfilate, parate militari ecc.) a cui tutti devono partecipare: lo scopo è "far sentire tutti parte della Nazione, del progetto, della missione", portando ad un livellamento delle coscienze, alla coesione collettiva e al loro consenso mentre chiunque "sia diverso" diventa "asociale, nemico, anomalia" da eliminare. Si riscrive la Storia, si creano simbolismi ispirandosi a simboli precedenti (pervertendone il significato originario o ampliandolo), si fa "arte" che sostenga e celebri i valori del regime con cui "imboccare" la massa, in un'opera di indottrinamento e di disciplinamento collettivo condotto dal regime. Agli intellettuali, artisti, scienziati viene lasciata la scelta: o si fanno "obbedienti cantori" del regime, celebrandone "la grandiosità" e "il trionfo" o finiscono in carcere o in esilio.


Nel marzo del 1933 i campi di concentramento entrarono in attività nella Germania nazista. Il 10 maggio del 1933 si organizzarono roghi di libri e di dipinti "di arte degenerata": cioè tutto quello che non piaceva ai nazisti.


Nella Spagna di Francisco Franco si mette al bando la filosofia, l'unica filosofia permessa e consentita è solo la Teologia Scolastica Cattolica. Anche l'abbigliamento delle donne è sottoposto a restrizioni, i balli e le occasioni di svago giudicate troppo peccaminose vengono proibite; alle donne si toglie il diritto al lavoro, gli uomini sono obbligati a "combattere come crociati".

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-dittatura-cattolica-di-francisco.html
Queste cose sono state tutte precedute dalla presa progressiva del potere politico e del consenso incondizionato di una massa che si faceva "imboccare" docilmente e che "non aveva più di tanto da dire" se "un qualcuno che si ribellava" veniva sequestrato, linciato, gettato in carcere.


Avevo già parlato di bullismo e cyberbullismo: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/bullismo-alcune-riflessioni.html



"Bullismo e Cyberbullismo rappresentano una forma estrema di degenerazione nel comportamento di alcuni bambini e ragazzi. Il bullo è un violento ma spesso dietro questo atteggiamento nasconde una grande fragilità: cerca l'affermazione attraverso l'uso della forza, pensando di compensare in questo modo sentimenti di inferiorità nei confronti degli altri. In una società come quella attuale, dove l'apparire ha più importanza dell'essere, l'amplificazione prodotta dal web e dai social network estremizza questi comportamenti, e la prodezza del bullo si trasforma in uno spettacolo con decine di migliaia di spettatori" (Nota di Lunaria: si pensi a quei video di violenza sessuale, oppure video di rapporti sessuali tra consenzienti, che poi vengono diffusi sui social network all'insaputa della persona o delle persone coinvolte)


Infatti, le nuove tecnologie hanno reso più facile anche per quei soggetti "sprovvisti di forza fisica" commettere violenza verbale.


Non a caso, nelle dittature "dei giorni nostri" il controllo del web e dei social network è fondamentale per creare il consenso e per silenziare chi non è allineato.