Censure e roghi di libri: l'Inquisizione Portoghese



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Quando il Portogallo entrò nello spazio culturale europeo, l'Europa era divisa in due blocchi ideologici contrapposti: da una parte, l'Europa conservatrice cattolica obbediente al Papa, dall'altra un'Europa riformista ribelle a Roma.
Questo conflitto si basava su condizioni sociali ed economiche.
Tra i primi resoconti di quest'epoca citiamo il caso Reuchlin: si discuteva se i libri degli ebrei dovessero essere bruciati (perché attentavano alla fede cattolica) oppure si dovessero conservare, perché utili alla cultura. In questo clima, anche braccianti e artigiani riuscivano a imbattersi in idee emancipazioniste del pensiero religioso.
La predicazione di Lutero in Germania finì per scatenare la guerra aperta tra queste due Europe.

Il Portogallo si schierò contro i paesi protestanti. La repressione cominciò nel 1534, anche se l'eresia luterana era diffusa scarsamente, in Portogallo; non arrivò mai ad essere un vero problema per la chiesa cattolica portoghese.
Il problema, in Portogallo, non era tanto la riforma luterana quanto la questione ebraica.
Molti ebrei che erano (stati) convertiti forzatamente, in segreto praticavano ancora la religione ebraica, anche se in pubblico ostentavano di praticare il cristianesimo.
Chiunque fosse stato battezzato e avesse continuato a praticare l'ebraismo veniva considerato apostata e l'apostasia era punita con la pena di morte e con la confisca dei beni (*). E così, siccome molti uomini ebrei possedevano grandi ricchezze, e lo Stato portoghese versava in difficoltà economiche, la repressione anti-ebraica diventò una fonte di introiti, fatta più per lucro che non per reale convinzione religiosa.

Nel 1531 Giovanni III chiese al Papa la licenza necessaria per organizzare l'Inquisizione in Portogallo. La bolla papale fu concessa nel 1536, anche se già a partire dal 1534 operava un inquisitore (basti citare il processo a Gil Vicente)
Il primo autodafé si registrò nel 1541.

Dal 1541 al 1684 furono uccise, bruciate vive, 1379 persone.
La maggior parte delle persone fu condannata per ebraismo o per stregoneria\costumi depravati (Nota di Lunaria: cioè, in pratica chiunque non fosse eterosessuale)

Fra le varie forme assunte dall'Inquisizione quella che suscita più orrore è quella dei roghi, eppure aspetti meno visibili, come le delazioni e la censura non sono meno orribili.
(Nota di Lunaria: autori come Ann Radcliffe e Poe hanno descritto magistralmente l'orrore dell'inquisizione nei loro romanzi e racconti)


Denunciare un delitto contro la religione era considerato un dovere religioso, che veniva prima di qualsiasi altro dovere. Vi furono denunce per cose insignificanti come bestemmiare su una nave per l'assenza di vento. La delezione, il fare le spie, era considerato una pia virtù.
E siccome tutto il Portogallo era religioso, per due secoli il paese fece da polizia a se stesso.
In quel lasso di tempo, tutti vivevano nel dolore di dover denunciare e il terrore di essere denunciati.
Ci sono pervenuti più di 20.000 processi, ma sappiamo che molti altri sono andati perduti.


Per quanto riguarda la censura intellettuale, riguardava tre aspetti:

1) La proibizione del possesso e della lettura di libri che si trovavano all'indice dei libri proibiti.
Tutti i libri erano consegnati e sequestrati. Seguiva un falò.

2) Si praticava il controllo del commercio dei libri e dei libri stranieri che erano portati nel paese; le librerie erano perquisite e le navi ispezionate.
3) Il Sant'Uffizio praticava la censura e le opere potevano essere stampate solo dopo essere state esaminate e approvate. La censura comprendeva il diritto alla correzione del testo: i censori potevano tagliare e modificare quanto a loro sembrasse conveniente. Persino l'opera (assunta a gloria letteraria nazionale) dei "Lusiadi" venne pubblicata con ampi tagli.

Nota di Lunaria: per dare un'idea di quanto sia innocuo il poema dei Lusiadi, e, più in generale, l'opera poetica di Luis de Camões, riporto qui uno stralcio:

LUIS DE CAMõES  "I Lusiadi" Canto III

Piansero gli alti monti e promontori
dei fiumi il letto si gonfiò di pianto
che per i campi dilagò fuori
inzuppando di lacrime ogni canto.
Fame delle vittorie, dei furori,
del suo grande valor diffusa è tanto
che chiaman sempre, nel suo regno invano,
"Alfonso, Alfonso" gli echi lontano.
Tu solo pur amor, col laccio forte,
che i cuori umani saldamente intrica,
sei stato la cagion della sua morte,
come se lei ti fosse aspra nemica.
Se dir si può che non c'è stato, O Sorte,
che tu risparmi nella tua fatica,
è, crudele amor, perchè, duro tiranno,
cerchi il sangue dell'uomo ed il suo danno.


In questi versi, invece viene descritta la morte di Inès:

Così d'Inès l'eburneo collo spezza
l'arma, contaminando la divina
forma, che vinto con la sua bellezza
aveva chi l'eleggerà regina.
Le spade macchia e il bianco sen l'asprezza
del sangue, mentre il capo ella reclina.


"Sonetto"

Muoia o perisca il giorno in cui io nacqui
e mai più il tempo a noi lo riporti,
e più non torni sul mondo e, se tornasse,
in quel punto il Sol abbia un'eclissi.
La luce gli manchi, il Sole gli si oscuri,
mostri il Mondo i segni della fine, nascano mostri
e piova sangue il cielo, madre più non conosca il proprio figlio.
La gente attonita e ignara, pallida e con le lagrime negli occhi
pensi che già il mondo va in rovina.
La gente timorosa non s'accori ch'oggi
dal Mondo si partì la vita
più disgraziata che giammai si vide!


Chi scriveva sapeva che l'Inquisizione sarebbe stato il suo primo lettore.
(Nota di Lunaria: identica cosa anche parlando della Spagna dell'epoca di Francisco Franco).

Per il XVI secolo e tutto il XVII secolo l'Inquisizione riuscì a mantenere l'attività culturale portoghese isolata dal movimento delle idee europee.
La conseguenza fu che la produzione letteraria si allontanò da tutto ciò che potesse causare problemi (Nota di Lunaria: infatti è per questo motivo che la Spagna e il Portogallo "non hanno una vasta letteratura" paragonabile a quella italiana, francese o inglese... difatti io, che pure sono bibliomane, non sono una grande fan della letteratura iberica e lusitana, ad eccezione di qualche poeta del 1600 e soprattutto 1800 e 1900...)


Per approfondimenti sulla poesia portoghese e spagnola, vedi questa antologia:


O questo autore:


Il nome più celebre resta Fernando Pessoa, che purtroppo non ho nella mia biblioteca personale... ;-(   Comunque si trova facilmente nelle biblioteche :) Consiglio soprattutto "Faust", che ho letto anni fa e che mi piacque molto.


FOTO PAGINE, PRIMA CHE QUALCUNO DICA CHE NON è VERO NIENTE, E SONO TUTTE COSE CHE MI SONO INVENTATA IO…